giornata del dialetto ceccanese

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NEWS | Grande successo per la quarta edizione della “Giornata del dialetto ceccanese” di Cultores Artium

Anche la quarta edizione della “Giornata del dialetto ceccanese“, organizzata dall’associazione Cultores Artium, è stata un grandissimo successo.

La giornata dedicata ai dialetti e alle lingue locali, è stata istituita otto anni fa dalla UNPLI (Unione nazionale proloco d’Italia); fissata per il 17 gennaio, possono aderire all’evento le proloco ma anche altre associazioni che vogliano promuovere la loro “prima lingua”.

La locandina della quarta edizione della “Giornata del dialetto ceccanese”

Cultores Artium organizza questa giornata da quattro anni ormai, ed è ogni anno un successo crescente. Partiti il primo anno, quasi per gioco, con la scenetta delle commari che fu un successo inaspettato di pubblico e di consensi. Fu per l’associazione una grande soddisfazione essere ripresi dalle telecamere della RAI e ciò ha spinto i ragazzi e, invogliati soprattutto dai partecipanti, a continuare a portare avanti l’evento.

A raccontare il percorso dagli esordi ai giorni nostri è il presidente dell’associazione Andrea Selvini che racconta – “l’anno successivo, per la seconda edizione ci organizzammo di nuovo per replicare l’evento, organizzando una scena ispirata ad una delle novelle in Ciociaria di Targioni Tozzetti, gli reconsulo, ed una serie di scenette storiche basate su fatti divertenti della storia ceccanese. E anche lì, fu un grande successo. Quell’anno coinvolgemmo anche le amiche della compagnia teatrale Atto Primo e proiettammo le puntate di Fonzie a Ceccano”.

Tante realtà in un evento ma il dialetto è un patrimonio di tutti, ceccanesi e non, e va condiviso con tante altre realtà.

Prosegue nel racconto – “Dallo scorso anno l’evento viene realizzato a Santa Maria a Fiume. Proprio lo scorso anno realizzammo il sequel de gli reconsulo, con gli stessi personaggi ma in altra ambientazione, la fila dal medico, che ebbe la presenza di 150 persone! Ed eccoci al 2020. Quest’anno abbiamo cambiato completamente i personaggi ed abbiamo realizzato in chiave dialettale il trono di Maria de Filippi, ed il risultato è stato divertente e spassoso. Da settembre abbiamo lavorato alla scena e all’evento, e siamo stati ampiamente ripagati dalla presenza e dal calore delle persone!”

La formula vincente è ogni anno la stessa: promuovere il dialetto in ogni sua forma, con un occhio al passato, certo, ma indispensabilmente anche uno rivolto al futuro, alle giovani generazioni, che vanno coinvolte.

L’evento  – la giornata del dialetto ceccanese 2020

La parte inziale dell’evento è stata dedicata alle radici e ha previsto l’introduzione storica a cura di Vincenzo Angeletti e l’intervento di numerose artiste, tra cui: Piera Tiberia, Enza Di Stefano, Anna De Santis, Umberta Di Stefano ed Enza Capoccetta, che hanno declamato i versi delle loro opere o di quelle degli artisti ceccanesi scomparsi.

Una figura indimenticabile nel patrimonio culturale ceccanese è quella di Angelo De Santis presente in sala era sua moglie Anna a cui l’associazione ha rivolto un ringraziamento omaggiando questa grande figura

L’evento è proseguito con la parte dedicata invece ai giovani attraverso la proiezione dei video realizzati dagli istituti che collaborano ogni anno con l’associazione, realizzati rigorosamente in dialetto. Quest’anno sono stati proiettati i video del Comprensivo Ceccano 2 e dell’Istituto Alberghiero.

Parte finale dell’evento è stata l’esilarante scenetta “Ommuni i vizzocu”, ispirata al trono di Uomini e Donne che ha visto membri (e non) di Cultores Artium: Andrea Selvini, Annaluce Liburdi, Eleonora Di Mario, Antonio Spaziani, Valeria Selvini, Rita Ronzullo, Marco Pizzuti, Anna Rita Spaziani Testa, Giovanna De Luca, Maria Luisa Frasca, Roberta Cassetti, Orietta Cecconi.

I ragazzi di Cultores Artium in un momento simpatico che ha coinvolto il pubblico presente in sala.

I ragazzi dell’associazione hanno così vestito i panni di corteggiatori, opinionisti e tronisti; ad accompagnare come ogni anno le numerose battute della scenetta, il suono di un campanellino a bloccare (spiritosamente) la scena per leggere una parola o un detto ceccanese tratta dal Dizionario Enciclopedico Ceccanese del Maestro Carlo Cristofanilli edito nel 1992, una vera e propria Bibbia per i cultori del dialetto ceccanese.

Conclude così il presidente Selvini – “Ringraziamo tutti i partecipanti, anche quest’anno numerosi, e diamo l’appuntamento al prossimo anno. Tra questi un doveroso ringraziamento all’Ex assessore al turismo Mario Sodani e all’ex consigliere al Patrimonio, Marco Mizzoni, che hanno accolto fin dalla prima edizione, con grande entusiasmo l’evento. Un enorme grazie al “padrone di casa”, Padre Antonio Mannara che ci ha ospitato e che ci supporta (e ci sopporta!), alle fantastiche signore della parrocchia per il rinfresco finale, al grande Vincenzo Angeletti, fonte di sapere e di ispirazione per noi, ai docenti che hanno collaborato con noi per i video con i loro alunni, alle poetesse che hanno scelto e declamato le poesie e a tutte le persone che hanno dedicato il loro prezioso tempo per l’ottima riuscita dell’evento!”

Appuntamento già confermato per il prossimo anno con quella che sarà quindi la quinta edizione della fantastica giornata dedicata al dialetto ceccanese.