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CULTORES ARTIUM | Privernum, l’antica capitale dei Volsci

Priverno è una piccola cittadina del Lazio, in  provincia di Latina, collocata al centro della valle dell’Amaseno.

Oggi è la sede della XIII Comunità Montana, ma, nel IV secolo a. C., era un potente centro Volsco.

La storia

Privernum, capitale dei popoli Volsci, fieri avversari dei romani, ha una storia molto antica.

La leggenda vuole che essa sia stata fondata dal re Metabo, padre della regina Camilla, la leggendaria regina guerriera, caduta in battaglia per difendere la libertà dei popoli italici e, quindi, della sua terra.

A seguito di lunghe lotte, però, la città passò sotto il controllo dei Romani che, una volta conquistatala (nel 329 a.C.), la distrussero completamente, ricostruendo, successivamente, il nuovo abitato nella piana di Mezzagosto, dando così origine alla Privernum romana.

I lavori per la costruzione della Privernum romana sono datati intorno al 161 a.C., grazie alle mura, ancora oggi visibili.

Vennero costruiti un acquedotto, delle fognature e persino una diga, sul fiume Amaseno, che permetteva, così, l’irrigazione dei campi e l’uso civile.

Con la caduta dell’Impero romano, le colonie attraversarono periodi di profonda crisi e analoga sorte toccò a Privernum: da città ricca e ambita, si trasformò in un punto di sosta, presso cui ristorarsi, prima di proseguire il cammino.

Nel IX secolo, Privernum cessò di esistere a causa delle invasioni barbariche e , in seguito, venne totalmente distrutta dai Saraceni. I cittadini abbandonarono, quindi, l’antica Privernum e fondarono nuovi centri sui colli e monti circostanti:  Priverno sul Colle Rosso, Sonnino, Roccasecca, Maenza e Roccagorga.

Fino alla presa di Roma, Priverno era sotto il dominio dello Stato Pontificio; mantenne tale condizione fino al 1870, quando entrò a far parte del circondario di Frosinone, abolito, tuttavia, nel 1927.

Dal 1946, anno della fondazione di Latina, appartiene alla provincia omonima.

Cosa vedere a Priverno

Priverno conserva un centro storico ancora in parte medievale, diviso in due parti dall’asse principale di Via Consolare.

Molto bella è Piazza Giovanni XXIII, che è impreziosita dai palazzi nobiliari e dai monumenti che l’abbracciano: è il caso, ad esempio, del Palazzo Comunale (del XIII sec.) e della Cattedrale di Santa Maria Annunziata (X-XI secc.).

Quest’ultima è caratterizzata da una facciata romanica e, al suo interno, è possibile ammirare molte opere d’arte.

Da visitare sono anche la Chiesa di San Giovanni Evangelista (IX-X secc.) e le chiese di Sant’Antonio Abate (XIV-XV sec., con all’interno notevoli affreschi) e di San Benedetto (IX-X sec., con affreschi duecenteschi).

A pochi chilometri dal centro abitato, invece, si può visitare la bellissima abbazia di Fossanova (1187-1208).

Abbazia di Fossanova _ foto a cura della pagina Facebook “Valle dell’Amaseno”

Si tratta di un primo esempio di stile gotico cistercense italiano. Al suo interno, è possibile ammirare la tomba celebrativa del Dottore della Chiesa San Tommaso d’Aquino, morto nell’abbazia nel 1274, le cui spoglie, invece, riposano a Tolosa.

Il Castello di San Martino è una dimora rinascimentale, che si trova in uno splendido parco. Oggi ospita l’interessante Museo per la Matematica (“Il giardino di Archimede”) e il centro di educazione ambientale.

L’area archeologica di Privernum, situata in località Mezzagosto, a poca distanza dalla stessa Priverno, conserva imponenti scorci della Privernum romana. Al suo interno, è possibile visitare le domus romane, che conservano ancora la bellissima pavimentazione a mosaico, con i più svariati decori e intrecci geometrici.

Visibili sono anche i resti imponenti di un teatro con una grande piazza porticata alle sue spalle e un edificio termale costruito, dopo il II secolo d.C., sulle strutture abbandonate di una domus.

Area Archeologica di Privernum _ foto a cura della ProLoco di Priverno

Scavi recenti hanno anche riportato alla luce quella che era la fase altomedievale della città.

Nell’Area Archeologica, inoltre, è possibile, grazie a un settore ben attrezzato, partecipare ai laboratori didattici incentrati sul tema della ricerca archeologica.

 

Eventi da non perdere

Palio del Tributo:

il Palio del Tributo rievoca i fatti risalenti al XIV- XV secolo, quando i castelli dei paesi vicini pagavano un tributo a Priverno poiché centro politico e amministrativo. Si svolge solitamente durante la prima settimana di luglio e ha già superato le venti edizioni.

Festa Medievale:
il bellissimo borgo di Fossanova, nei giorni dell’undici, dodici e tredici agosto, si trasforma e torna ai fasti del suo periodo medievale. Ogni strada del borgo ospita spettacoli di danza, giullari e mestieranti dell’epoca: la festa attira i turisti di tutta Italia.

Sagra Falia e Broccoletti:

la manifestazione è dedicata a due prodotti tipici di Priverno: la falia, un pane dalla forma allungata, che viene preparato con acqua, farina, lievito naturale e olio di oliva, e i broccoletti, verdura tipica di zona.

Curiosità

Priverno è stata scelta come location del videoclip “Piccola Anima” di Elisa ed Ermal Meta; le scene sono state girate tra i vicoli medievali della città e nella centralissima piazza sovrastata dalla cattedrale di San Giovanni e dalla scalinata che porta alla chiesa. Di seguito, il link del videoclip:

( https://www.youtube.com/watch?v=JaB1wdm9pTo )

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CULTORES ARTIUM | Al via il progetto “Il Cammino della Regina Camilla” nei Borghi della Valle dell’Amaseno

 

Nasce nel Lazio il progetto per la costruzione del Cammino della Regina Camilla. Esso nasce come un “cammino sociale” di circa 130 chilometri, suddiviso in diverse tappe che attraversano tutti i Borghi della Valle del fiume Amaseno: si tratta di un territorio straordinario dal punto di vista culturale e naturalistico, situato nel Lazio meridionale, tra le province di Latina e Frosinone.

Chi è la Regina Camilla?

          Camilla e Turno 

La Regina Camilla è la capostipite del popolo Ciociaro, figlia di Re Metabo, tiranno di Privernum,una delle città dei Volsci.

Il Re Metabo venne, però, cacciato per il suo modo spietato di governare e, durante la fuga, portò con sé la piccola Camilla, ancora in fasce.

Inseguito da bande di cittadini inferociti, giunse sulle rive del fiume Amaseno, in piena per le troppe piogge; il sovrano avvolse, quindi, la bambina con una corteccia di albero e la legò alla sua lancia, per gettarla oltre il fiume.

Incalzato dai nemici, si tuffò, così, in quelle acque, per raggiungere la figlioletta che, nel frattempo, era rimasta incolume poiché, secondo la leggenda, già consacrata da Metabo alla Dea Diana.

Camilla crebbe in queste terre come una principessa guerriera, imparando l’arte bellica, difendendo la sua terra anche a costo della vita.

Viene citata nella Divina Commedia di Dante e, prima ancora, nel libro XI dell’Eneide.

Il Progetto

L’idea nasce alcuni anni fa all’interno di un progetto di ricerca condotto e seguito dalla Dott.ssa Sara Carallo, ricercatrice dell’Università di Roma Tre, che ha portato alla realizzazione di un portale web dedicato alla Valle dell’Amaseno (www.valledellamaseno.it).

È proprio dall’esperienza di incontro di questi luoghi e delle sue comunità che questa idea ha iniziato a conquistare gli abitanti e a trasformarsi in un progetto originale e ambizioso.

Suo obiettivo è promuovere e rendere fruibile il patrimonio materiale e immateriale della Valle dell’Amaseno, attraverso modalità di turismo sostenibile, a bassissimo impatto ambientale e ben integrate con le potenzialità dell’area.

Un momento della conferenza del Progetto di inizio del “Cammino della Regina Camilla”

Il Progetto del Cammino della Regina Camilla vede attualmente il coinvolgimento e l’adesione de:

  • Il Gruppo di ricerca Terre Alte del Club Alpino Italiano, sezioni di Frosinone, Sora, Cassino, San Donato Val Comino.
  • Delle Associazioni culturali “A piedi liberi” e “Cultores Artium”, che saranno coinvolte come gruppo di coordinamento insieme alla XIII Comunità Montana dei monti Lepini Ausoni, alla Compagnia dei Lepini, a numerose altre associazioni locali e a liberi cittadini della Valle.

Si tratta di un progetto partecipativo ed è, quindi, aperto all’adesione di chiunque volesse offrire il proprio contributo.

L’itinerario

L’itinerario è dedicato alla Regina dei Volsci Camilla ed è volto a favorire processi di inclusione socio-spaziale tra le popolazioni, a rafforzare la loro consapevolezza identitaria e il legame con il territorio.

Le recenti esperienze di successo di altri cammini in Italia (come, ad esempio, la Via degli Dei da Bologna a Firenze o il Cammino di San Benedetto) mostrano quanto tali percorsi saino in grado di generare processi virtuosi di sviluppo e crescita economica, sociale e ambientale.

Proprio per questo, il progetto di Cammino della Regina Camilla sosterrà le realtà ricettive, enogastronomiche e commerciali locali, attraverso un coinvolgimento diretto.

Il percorso ad anello partirà dalla stazione ferroviaria di Priverno-Fossanova, per favorire il più possibile una mobilità sostenibile; attraverserà tutti i borghi della Valle:

Abbazia di Fossanova, Priverno, Roccagorga, Maenza, Prossedi, Giuliano di Roma, Villa Santo Stefano, Castro dei Volsci, Vallecorsa, Amaseno, Pisterzo, Roccasecca dei Volsci, Sonnino.

Il territorio è costituito da importanti evidenze storico culturali e naturalistiche, da aree di rilevante interesse speleologico e altri geositi, nonché da Zone di Protezione Speciale e Siti di Importanza Comunitaria. Si tratta, dunque, di un insieme paesistico tra i più caratteristici del Lazio meridionale.

Il cammino si collegherà agli altri cammini già esistenti sul territorio (come la Via Francigena nel Sud); seguirà, inoltre,  antichi percorsi di transumanza e mulattiere per dare valore a tutto il patrimonio già esistente nella Valle.

Potrà essere percorso a piedi, in mountain bike o a cavallo.

Sabato 21 dicembre sarà inaugurata la prima tappa:

dalla Stazione di Priverno-Fossanova a Roccagorga (passando per Priverno).

Nei mesi successivi, verranno presentate le altre tappe attraverso l’organizzazione di escursioni ed eventi pubblici. È prevista anche la pubblicazione di una guida in cui saranno inserite tutte le informazioni tecniche e logistiche per poter svolgere l’itinerario, insieme ad approfondimenti culturali sulla storia del territorio e sulle comunità che lo abitano.

Per maggiori informazioni potete rivolgervi a:

Sara Carallo, responsabile scientifico del progetto

camminoreginacamilla@gmail.com – 3496480272

Sito web: http://www.valledellamaseno.it/valle/cammino-regina-camilla/

Pagina Facebook: Cammino della Regina Camilla

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CULTORES ARTIUM | Il Cimitero Monumentale di Ceccano (FR)

A Ceccano, non troppo distante dal centro urbano, si trova il Cimitero Monumentale.

Ogni anno, a novembre, ospita al suo interno un evento dedicato alla storia e alla scoperta dei personaggi illustri che hanno lasciato un segno nella città e che ivi riposano: obiettivo di tale manifestazione è, sicuramente, quello di lasciare qualcosa di profondo in chi vi partecipa e invitare alla riflessione.

L’evento “il Cimitero Racconta”, che ha avuto luogo proprio la scorsa domenica 9 Novembre, raggiungendo la quarta edizione, è promosso da Cultores Artium in collaborazione con l’architetto Vincenzo Angeletti Latini, storico di Ceccano. Numerosi i visitatori accorsi.

Evento “il Cimitero racconta” 09.11.19 _ foto di Cultores Artium

Cenni storici sul Cimitero Monumentale

Era il 21 luglio 1868, quando il vescovo Gesualdo Vitali benedì il cimitero di Ceccano, costruito prima di quello di Frosinone, risalente, invece, al 1871.

Nel 1889, fu donato dalla famiglia Sindici il terreno per la costruzione, nell’esedra sommitale, di un ampliamento del cimitero e della tomba dei Passionisti, realizzati anche alla generosità dei ceccanesi.

L’architetto Giovanni Jacobucci, che realizzò, tra il 1930 e il 1933, in stile neoclassico, il Palazzo della Provincia a Frosinone, fu incaricato di progettare, in quegli stessi anni, anche l’ampliamento del cimitero.

A lui si deve la creazione del monumentale accesso con il viale, che termina con un’ampia scalinata che si conclude nella sommità con l’esedra, sacrario per le spoglie dei caduti della prima guerra mondiale.

Il portale d’ingresso presenta due torri ai lati, con locali destinati al custode; su di esso è incisauna citazione, tratta dall’ Apocalisse di San Giovanni:
BEATI MORTUI QUI IN DOMINO MORIUNTUR“, “Morti beati coloro che muoiono nel Signore”.

“BEATI MORTUI QUI IN DOMINO MORIUNTUR” dall’Apocalisse di San Giovanni _ entrata del Cimitero monumentale di Ceccano, foto di Cultores Artium.

 

Alcuni dei personaggi illustri di Ceccano

GIUSEPPE BRUNI

Ceccano vuole tributare il suo omaggio all’Eroe dell’aria e all’importante esponente del regime, rinominando piazza Castello in piazza I. Balbo, con delibera n. 83 del 10/7/40, il cui oggetto è “Denominazione di p.zza Italo Balbo dell’attuale piazza Castello, morto il 28/6/1940 nei cieli di Tobruk”.

Con Balbo, moriva Giuseppe Bruni, di Ceccano, Vicegovernatore della Libia, autore de “II nuovo assetto politico-amministrativo della Libia e de “In Viaggio del Duce in Libia per l’inaugurazione della litoranea”. L’aereo sul quale si trovavano venne abbattuto, ufficialmente per errore, dalla contraerei italiana.

CESARE BRAGAGLIA.

Fu il primo traduttore di letterature slave per la “Biblioteca Universale”, edita dalla Sonzogno che pubblica Boris Godunof di A. Puskin (licenziato a Ceccano il 4 settembre 1883 e uscito come n. 57 della collana), de La camicia rossa di A. Herzen (licenziata “sulle sponde del Fucino” nel settembre 1884, e uscita col n. 124 l’anno successivo) e del Libro della nazione polacca e dei pellegrini polacchi di Mickiewicz.
Pubblicista, fondò a Ceccano nel 1883 la rivista letteraria, d’arte, agricoltura e industria, di cui ne è il direttore, Vita Nuova.
Di spirito democratico, si interessò anche alla politica, fondando, nel 1886, il Giornale Elettorale del 4° Collegio di Roma, del quale diventò direttore con Giuseppe Angeletti. 

L’avvocato Cesare Bragaglia dedicò a suo figlio la Cappella alla fine del viale del Cimitero: nella parte superiore è ancora leggibile la dedica
“PER MIO FIGLIO GINO ERESSI  AVV. CESARE BRAGAGLIA”

DON MARIO COLONNA

Fu V Duca di Rignano e Calcata, principe di Sonnino, Nobile romano, Patrizio napoletano, Patrizio veneto e Patrizio onorario di Ferrara, Cavaliere d’onore e devozione SMOM.
Primogenito di Don Prospero Colonna, Sindaco di Roma prima e dopo Nathan, con capacità realizzatrici notevoli. E’ lui a sistemare la Piazza Esedra, ad acquisire al pubblico Villa Borghese, a realizzare il Traforo sotto il Quirinale. Alla sua amministrazione si lega la prima legge speciale su Roma del 1904. Parlamentare del Regno d’Italia per due legislature, XIX e XX, eletto nella circoscrizione di Anagni.

DON PROSPERO COLONNA

Sposò a Parigi il 10 settembre 1917 Adelina Drysdale Munro (Buenos Aires, Argentina, 19 Settembre 1896 – Roma, Italia, 14 Dicembre 1942), figlia di Thomas James Drysdale e Elisabeth Maria Munro.
In onore di Adelina, suo nonno materno, tale Duncan MacKay Munro, intitolò la stazione ferroviaria centrale, che collega Cordoba e Buenos Aires.
Sempre da Adelina prende il nome una città nel quartiere di San Isidro, a 20 km a nord della città di Buenos Aires, fondata nel 1909.


GIZZI GIOVANNI GIUSEPPE

Nacque a Ceccano il 25 dicembre 1863 da Emilio e Maria Sodani. Di ingegno precoce, si dedicò con passione agli studi e, dopo aver frequentato il liceo ginnasio di Ceccano, si iscrisse sedicenne all’Università di Roma, seguendo, in successione, i corsi di numerose facoltà e conseguendo ben sette lauree: in filosofia, lettere, giurisprudenza, medicina e chirurgia, scienze naturali, scienze fisiche e matematiche, ingegneria e architettura.

TANZINI MICHELE

Dal 1929 al 1943 fu Deputato, dal 1931 al 1933 Podestà; fece costruire l’acquedotto con il serbatoio e il campo sportivo e si occupò che venisse ingrandito il Cimitero, incaricando l’architetto Iacobelli.

LATINI GAETANO E BERARDI APOLLONIA

La tomba, nella quale riposa Augusto Angeletti, medico e primo dentista specialista di Ceccano, venne realizzata nel 1918.
Sergio Angeletti fu, invece, un musicista (chitarra, basso) e suonò ne “I Faraoni”, complesso musicale degli anni ‘60; incise per la RCA il 45 giri Lupo Mannaro e Solo Sarò. Il suo fu tra i gruppi che inaugurano il Piper.

Si trasferì a Vienna dove fece parte del gruppo I Corsauri, incise vari brani per la discografica Lesborne.

Suonò  all’Hotel Hilton di Theran in occasione delle nozze dello Scià di Persia. E’ l’autore della colonna sonora del film Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene.

Insegnò Italiano presso l’Istituto di Cultura del Consolato Italiano a Vienna.

Testo tratto dagli scritti dell’Arch. VINCENZO ANGELETTI LATINI

 

Il Cimitero Monumentale è visitabile tutti i giorni.

Per maggiori approfondimenti e informazioni si può contattare l’Ass. Cultores Artium nelle pagine Facebook, Instangram o alla mail dell’Ass.: cultores.artium@gmail.com

 

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NEWS | Sabato 9 novembre Terzo Convegno sui Templari a Ceccano (Fr)

Si terrà il prossimo Sabato 9 novembre, alle ore 17.30, nella splendida location del Castello dei Conti di Ceccano (Frosinone), la Terza edizione del “Convegno Nazionale sui Templari”.
 
Sabato 9 Novembre ore 17.30 _ III convegno nazionale sui Templari al Castello dei Conti De Ceccano
Questo Grande Evento, già nelle due scorse edizioni, ha ottenuto un grande successo di pubblico, accorso numeroso ad ascoltare i vari interventi e le relazioni tenute da illustri studiosi della Storia Templare.
 
Fortemente voluto dall’ex Assessore alla Cultura del Comune di Ceccano, Dott. Stefano Gizzi, il Convegno ha attirato, già negli scorsi anni, la grande attenzione di tantissimi appassionati e cultori della Storia dei Templari.
 
Coordinato dal ricercatore storico Giancarlo Pavat, il Convegno, quest’anno, appare già di particolare interesse, con una relazione iniziale, affidata al giovane ricercatore di Ceccano Alessio Patriarca, che illustrerà aspetti nuovi di assoluta importanza della Chiesa di Santa Maria a Fiume, con foto e documenti inediti.
 
Seguiranno relazioni di altri studiosi, che saranno a Ceccano appositamente in occasione di questo Terzo Convegno, per far conoscere aspetti importanti della grande esperienza storica dei Templari.
 
 
 
 
 
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NEWS | Sabato “Notte Bianca” al Museo Archeologico di Frosinone

Questo sabato 20 Ottobre è possibile passare una fantastica notte al Museo Archeologico di Frosinone. Una notte all’insegna di Storia, Archeologia, Cultura, Laboratori e tanto tanto divertimento. 
Un evento dedicato a ogni fascia d’età e che coinvolgerà soprattutto i più piccoli. 
 
“NOTTE BIANCA AL MUSEO ARCHEOLOGICO DI FROSINONE”.
Dalle ore 20.00 fino alle 24.00 sarà possibile partecipare agli eventi di seguito riportati: 
 
– I tuoi avi nella storia ritrovata della Città _ storia della Città di Frosinone; 
– Visite guidate alle collezioni;
– Laboratori per bambini e ragazzi.
 
Al secondo turno, dalle ore 24.00 fino alle ore 9.00 di domenica mattina, avrà luogo invece:
 
– La notte dei bambini al Museo (su prenotazione).
 
Per tutte le informazioni necessarie, prentazioni, come raggiungere il Museo potrete cliccare sul link di seguito riportato: