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NEWS | La riqualificazione di Cava D’Ispica (RG): dal Grand Tour alla fruibilità turistica

L’Assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana ha sottoscritto il 10 aprile 2021 il contratto per la riqualificazione dell’area archeologica di Cava D’Ispica. Il progetto è finalizzato alla valorizzazione di quest’area del ragusano, atta ad attrarre forza turistica con anche l’abbattimento delle barriere architettoniche ancora presenti. Ricordiamo infatti come questa zona sia stata un’importante meta siciliana del Grand Tour e come ancora oggi sia un gioiello archeologico e naturalistico della provincia ragusana. Maggiore accessibilità significherà non escludere nessuno dai percorsi culturali, creando dei percorsi appositi. Il finanziamento deriva dal PON Cultura e Sviluppo e ha un importo d’asta pari a €2.906.187, oltre IVA. Il tutto rientrerebbe tra le iniziative atte a portare avanti i progetti pilota dei poli di eccellenza del Mezzogiorno.

L’iniziativa è stata affidata alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Ragusa, che ha sottoscritto un appalto integrato assegnato all’ATI, formata dalla Conscoop di Forlì, dal C.A.E.C. e dalla Operes S.r.l. di Santa Venerina (CT). A queste cooperative è stato dato l’incarico di redigere, entro trenta giorni dal contratto, l’esecutivo per la realizzazione. La conclusione dei lavori si prospetta entro sei mesi dalla consegna del disegno progettuale. Responsabile Unico del Procedimento (RUP) sarà l’architetto Titta Tumino della Soprintendenza dei Beni Culturali di Ragusa. 

Cosa era stato previsto nel 2018

A settembre 2018 l’allora Assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Sebastiano Tusa, consegnò alle ditte vincitrici i lavori di realizzazione e ripristino. Questi riguardavano i sentieri del Parco di Cava D’Ispica grazie ai fondi, pari a circa 6 milioni di euro. L’intervento al Parco di Cava D’Ispica avrebbe mirato a riqualificare l’area con un ampliamento delle aree visitabili dai turisti e la messa in sicurezza della strada provinciale, con la ricostruzione di ambientazioni archeologiche e ripristino del paesaggio storico antico. Inoltre, si prospettò la valorizzazione dei sentieri e delle vie di collegamento tra i monumenti, il miglioramento dei percorsi di visita attraverso un nuovo sistema di indicazioni topografico-temporali. Si parlava già allora di percorsi di visita virtuale all’interno dei monumenti e di ricostruzione del ciclo pittorico della “Grotta dei Santi”,  per fornire una lettura migliore delle pitture.

Cava D'Ispica
Alcune pitture della “Grotta dei Santi”, Modica (RG) – foto di Davide Mauro

Cosa si realizzerà nel 2021

Sono queste, dunque, le realizzazioni previste nel nuovo progetto: oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche, l’idea è quella di valorizzare l’ex mulino e l’area d’ingresso al sito. Saranno realizzati nuovi servizi igienici, un deposito e implementati illuminazione e video sorveglianza oltre che una riqualificazione per mezzo di camminamenti dell’area del belvedere. Importanti interventi sono previsti, inoltre, nella necropoli della Larderia e nell’area del Gymnasium, che potrà essere adibita a luogo per iniziative culturali con lo sfondo della rupe della Spezieria.

Cava D'Ispica
La necropoli della Larderia (RG) – fonte: Etnanatura

In questo frangente infatti l’area archeologica sarà dotata di un innovativo sistema di realtà aumentata. Ciò permetterà al visitatore di ricevere nuove informazioni in merito ai luoghi d’interesse tramite rappresentazione panoramica su mappa satellitare e geolocalizzazione

Ipotesi di ricostruzione dopo il progetto di riqualificazione

Immagine di copertina da Regione Siciliana.

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NEWS | Stanziato un miliardo di euro per la Cultura

La chiusura di teatri, cinema e musei ha causato una crisi dalla doppia faccia sul piano economico e culturale. Indubbiamente quello della Cultura è stato il settore più profondamente colpito dalla pandemia: alla già precaria possibilità in questo mondo informatizzato di attirare pubblico, si è aggiunta l’impossibilità pratica. Ebbene, arrivano buone notizie (e finalmente ci verrebbe da dire)! Il decreto legge Sostegni stanzia oltre un miliardo di euro per sostenere il settore culturale.

  • 2400 euro per tutti i lavoratori dello spettacolo (reddito inferiore ai 35.000 euro ed un minimo di sette giornate lavorative; reddito inferiore ai 75.000 euro con un minimo di trenta giornate lavorative);
  • 80 milioni di euro destinati al sostegno dei musei statali;
  • 200 milioni di euro al fondo di parte corrente per il sostegno del cinema e dello spettacolo;
  • 120 milioni di euro al fondo per il sostegno delle imprese e delle istituzioni culturali.

Ma c’è di più: la quota parte degli 11 miliardi di euro stanziati a favore delle partite IVA destinata ad operatori e lavoratori autonomi del settore e la proroga delle varie forme di cassa integrazione che andranno a sostegno del reddito dei lavoratori dipendenti del settore culturale e dello spettacolo. Oltre un miliardo, dunque, da investire nella Cultura, che altro non è che espressione della nostra identità!

miliardo
Il “Teatro Rosso” in Piemonte
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NEWS | Monastero dei Benedettini, 390 mila euro in arrivo dalla Regione Sicilia

Dalla Regione 390 mila euro per potenziare la fruizione del Monastero dei Benedettini

Il progetto, coordinato dalla prof.ssa Federica Santagati, prevede il completamento dell’allestimento nel Museo della Fabbrica e la realizzazione di nuovi strumenti digitali.

La Regione Siciliana ha stanziato, nell’ambito del Po Fesr 2014-2020, un finanziamento di 390 mila euro per il progetto di potenziamento delle attività di fruizione del Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena e del suo Museo della Fabbrica.

Il progetto, articolato in due sezioni, nel suo insieme è stato elaborato fra fine 2017 e inizi del 2018 dalla prof.ssa Federica Maria Chiara Santagati (responsabile scientifica), ricercatrice di Museologia e critica artistica del restauro nel dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, con la collaborazione di Officine Culturali.

La prima parte del progetto prevede il completamento dell’allestimento del Museo della Fabbrica con contenuti riguardanti le fasi fondamentali della vita del complesso monumentale, la cui storia è in buona parte contenuta nell’Archivio del Museo. L’allestimento permetterà di ricostruire le fasi più significative del cantiere finalizzato al recupero architettonico e sarà accompagnato dal catalogo e da materiale a stampa che ne faciliti la comprensione.

Per questa prima parte il finanziamento approvato dalla Regione Siciliana è di 295 mila euro. Per una migliore fruizione, dovranno poi essere realizzati nuovi strumenti digitali in grado di integrare la mediazione degli operatori museali. Questa seconda parte del progetto, relativa alla digitalizzazione degli allestimenti, sarà finanziata con altri 95 mila euro.

Nel suo insieme il progetto si svilupperà in diverse fasi: ricerca e verifica dei contenuti “Storia del Monastero”; setting degli output educativi (test con campioni di utenza potenziale, coinvolgimento e co-progettazione); adeguamento dei contenuti agli output previsti; sviluppo dei contenuti audiovisivi; realizzazione dell’allestimento permanente e di cataloghi, brochure, proposte didattiche e di altri materiali utili alla fruizione. Oltre alla collaborazione dell’associazione Officine Culturali, che già oggi è impegnata nella gestione e nella valorizzazione del Monastero, nella realizzazione del progetto saranno coinvolti anche gli studenti (soprattutto dei corsi di magistrale).

Il complesso architettonico del Monastero dei Benedettini è un gioiello del tardo barocco siciliano che nasce nel XVI secolo e rappresenta un perfetto esempio di integrazione architettonica tra le epoche. Patrimonio Unesco dal 2002 e restaurato su progetto dell’architetto Giancarlo De Carlo, oggi è sede del dipartimento di Scienze umanistiche dell’Ateneo catanese. Al suo interno si trovano domus romane, chiostri, un giardino pensile, le antiche cucine benedettine (oggi “Museo della Fabbrica”, che ne racconta le fasi costruttive, gli usi e il recupero), sotterranei e corridoi a perdita d’occhio.

“Il Monastero – spiega la prof.ssa Santagati – è fruito oggi da decine di migliaia di persone ogni anno per le sue attività istituzionali e culturali: oltre ai 12 mila iscritti ai corsi di laurea, si stimano circa 55 mila visitatori annui, di cui 32 mila coinvolti in attività di educazione e comunicazione del patrimonio culturale, grazie soprattutto alla convenzione pluriennale con l’Associazione Officine Culturali. Stimiamo che, con questo progetto, nel corso dei quattro anni successivi alla sua realizzazione si possa ottenere un incremento fino al 75% circa degli utenti annui rispetto al presente, anche grazie all’effetto di reciproca positiva influenza che si potrà innescare tra il Monastero e l’Ex Manifattura Tabacchi, non solo molto vicini ma anche complementari per la narrazione urbana”.

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NEWS | “Resto al Sud”, più di 1 miliardo per i giovani che “restano a casa”

“Resto al Sud” è il progetto che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani nelle regioni del centro-sud della Penisola, precisamente per i residenti Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La misura, promossa dal Ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, consente di avviare nuove attività imprenditoriali nelle Regioni coinvolte.
Le agevolazioni previste coprono fino al 100% dell’investimento proposto dai neoimprenditori aventi età compresa fra i 18 ed i 45 anni (compiuti).

1,25 miliardi di euro sono stati messi a disposizione per finanziare diverse attività, basta che siano al sud: servizi al turismo, alla ristorazione, piccoli trasporti, agricoltura, allevamenti, cultura e tantissimi altri.

Sono finanziati i progetti imprenditoriali relativi alla produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria, della pesca e dell’acquacultura, della fornitura dei servizi, compresi i servizi turistici.

Sono escluse dal finanziamento le attività di commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività dell’impresa.

Ogni soggetto richiedente può ricevere un finanziamento massimo di 50 mila euro. Nel caso in cui la richiesta arrivi da più soggetti, già costituiti o costituendi, il finanziamento massimo è pari a 200 mila euro.

Nessuna scadenza. Il 35% inoltre è a fondo perduto mentre il restante 65% (restituibile in 8 anni) è garantito dallo Stato: non occorre presentare particolari garanzie per ottenere il finanziamento e i fondi non vengono assegnati in base a chi arriva primo a presentare la domanda, ma ogni proposta sarà vagliata.

Per avere maggiori informazioni e per l’invio delle domande basta consultare il sito web di Invitalia.