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NEWS | “Per gli uomini e per gli dei”, la conferenza online della Prof.ssa Marina Castoldi

Marina Castoldi presenta una nuova conferenza on-linePer gli uomini e per gli dei, aspetti della bronzistica in Magna Grecia. La diretta sarà fruibile, martedì 9 febbraio 2021 alle ore 18:30, sulle pagine Facebook della Prof.ssa Castoldi e di Giovanna Corradini Editore.

Marina Castoldi è docente associato di Archeologia della Magna Grecia all’Università degli Studi di Milano; è anche Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dello stesso Ateneo. I suoi campi di ricerca vertono sulla bronzistica greca e romana, l’artigianato artistico, la coroplastica, la ceramografia greca e italica, l’iconografia. È direttore del progetto di ricerca Oltre la chora e dello scavo archeologico di Jazzo Fornasiello (Gravina in Puglia, BA).

Secoli di produzione artigianale

Con il nome di Magna Grecia, Megale Hellàs, si indicano quei territori dell’Italia meridionale che i Greci occuparono tra VIII e VII secolo a.C. I Greci, spinti da motivi politici e/o economici, affrontarono l’apoikìa: scelsero di allontanarsi dalla propria casa per vivere meglio. Si crearono nuove realtà territoriali, dove i Greci, che si stabilirono lungo le coste, dovettero rapportarsi con le comunità locali dell’entroterra per affermare la propria identità e per interagire. Le fondazioni coloniali – termine ormai superato – diventarono in qualche decennio delle vere e proprie città in grado di costruire templi e monumenti.

Ma una cosa che sin dalle prime fasi si configurò già di alto livello fu la produzione artigianale. Alle spedizioni coloniali si unirono anche ceramisti e fabbri in grado di portare nel nuovo mondo un sapere tecnico che aveva già avuto una lunga sperimentazione.

Castoldi
Locandina evento (fonte Marina Castoldi)

 

“Per gli uomini e per gli dei”, il nuovo libro di Marina Castoldi

Per gli uomini e per gli dei è anche il titolo del nuovo libro della Prof.ssa Castoldi, dedicato alla produzione bronzistica. La maggiore attenzione dedicata, in questi ultimi tempi, agli aspetti più tecnici dell’evidenza archeologica, – dichiara l’editore – unita all’affinamento dei metodi di scavo, ha fatto diventare una realtà le officine di bronzisti, un tempo limitate ai dati riportati dalle fonti che ricordavano famosi scultori, come Pitagora di Rhegion e Dameas di Crotone. Erano prodotti in bronzo gli oggetti destinati a durare nel tempo: le statue, che celebravano il mondo degli dei e degli eroi, ma anche i vasi utilizzati nei riti sacri. Inoltre vi era il vasellame riservato al banchetto e al simposio. Il tutto era molto apprezzato dai popoli indigeni, che dedicavano ai loro defunti, come corredo funebre, preziosi vasi di bronzo, simbolo di status e del compiacimento di essere riusciti a «vivere alla greca»; e ancora gli arredi e gli specchi.

Attraverso la conferenza e, soprattutto, attraverso il libro, si propone un viaggio in questo laborioso mondo, alla scoperta di statue, vasi, arredi, oggetti per gli uomini e per gli dei!

Una copia del libro potrà essere prenotata scrivendo a questo indirizzo.

Copertina del libro ( © Edizioni di Storia)
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NEWS | Nasce il “T MUB”, il museo temporaneo dedicato ad Umberto Boccioni

A Morciano di Romagna, terra natale dei genitori di Boccioni, viene realizzato il primo museo temporaneo dedicato a Umberto Boccioni. Il T MUB (Temporary Museum Umberto Boccioni) era nato lo scorso 19 ottobre, in occasione del 138° anniversario della nascita dell’artista, ma è stato presentato ufficialmente sulla pagina Facebook della Fondazione Boccioni sabato 19 dicembre 2020 alle ore 11. Sulla pagina Facebook è possibile vedere i video delle dirette dell’inaugurazione.

Ingresso del museo (© Sky Arte)

Il progetto è stato ideato e realizzato da Giuliano Cardellini, che da tempo propone la realizzazione di un museo dedicato a Boccioni nel luogo di nascita dei genitori. Il T MUB si trova al momento in una sede temporanea in attesa della sede definitiva nella casa natale dei genitori dell’artista, per ora inagibile. Membri fondatori sono Giuliano Cardellini (Presidente e Direttore del T MUB), Alberto Dambruso (Vice Presidente) e Zuzanna Adamus.

Il museo ha la direzione artistica di Beatrice Buscaroli e si finanzia con contributi pubblici e privati, adesioni alla Fondazione e donazioni.

Il proposito è quello di riunire la documentazione relativa agli anni morcianesi e alla famiglia di Boccioni. Inoltre, si spera di acquistare opere originali o riceverle in comodato d’uso, promuovendo iniziative culturali che coinvolgano studiosi e artisti contemporanei.

Il progetto della Fondazione

La Fondazione (il cui sito sarà presto disponibile) non realizza solo un sogno di Cardellini, ma anche di Filippo Tommaso Marinetti e del gruppo futurista di cui Boccioni è stato importantissimo esponente. Dagli anni ’30, i futuristi avevano espresso il desiderio, mai realizzato, di creare una raccolta museale dedicata a Boccioni.

È per me un’immensa felicità aver contribuito a dare una casa e far meglio conoscere questo incredibile artista, al quale mi sento profondamente legato, non solo perché è morcianese, ma anche e soprattutto perché è grande fonte d’ispirazione artistica, ha commentato Cardellini.

Le sue ricerche sul rapporto tra oggetti e spazialità e, soprattutto, sull’idea della rappresentazione visiva e pittorica del movimento, l’hanno reso uno dei maggiori artisti dell’arte contemporanea, con opere esposte in tutto il mondo.

Forme uniche della continuità nello spazio (1913)

La nascita di un luogo dedicato al più vicino degli artisti che seguirono Marinetti all’inizio del movimento ci sembra un omaggio dovuto, che il tempo passato può soltanto innalzare a modello per altre iniziative. – ha aggiunto Beatrice Buscaroli – Lo scopo sarà raccogliere tutti i possibili documenti relativi a Boccioni, costituire una biblioteca e una fototeca e radunare intorno a noi altri appassionati di questo artista, la cui vita e opera sono un summa del Futurismo e del suo slancio verso un futuro che riserverà molte sorprese.