Il Museo torna finalmente alle capienze “pre-pandemia”. Onlineil nuovo video girato con il drone, uno spettacolare volo tra gli animali del Big Void. È con questa panoramica inedita delle sale espositive che il MUSE– Museo delle Scienze festeggia l’apertura al pubblico con capienza massima. Rimane – assieme all’obbligo di Green Pass e mascherina – la prenotazione online (info a questo link), ma l’apertura torna dopo oltre un anno e mezzo al 100%.
Una ripresa ricca di eventi
Dal 17 ottobre, ogni domenica e mercoledì pomeriggio visite guidate alla nuova Galleria della Sostenibilità. Inoltre ci saranno letture animate, incontri e momenti di gioco per i più piccoli (0 – 6 anni) e le loro famiglie nello spazio Maxi Ooh! Dopo la mostra “Terre Alte”, con gli scatti di Steve McCurry, il 22 ottobre è stata inaugurata “Selvatici e salvifici. Gli animali di Mario Rigoni Stern”. A cent’anni dalla nascita dello scrittore cimbro, la nuova esposizione targata MUSE e MART omaggia il mondo animale scaturito dalla sua penna: volpi, cervi, tassi, pernici, aquile, immaginati da 15 artisti che lavorano in campo ambientale.
Rimanendo in tema, il 5 novembre inaugura al MUSE “Il dilemma dell’altruismo”, un viaggio attraverso pannelli, fotografie e video per scoprire quante e quali specie possono agire per il bene del loro prossimo comportandosi in modi che sembrano in contraddizione con le basi della teoria dell’evoluzione.
Novembre porta con sé anche la grande mostra “Il viaggio meraviglioso. Il cammino che apre le porte della conoscenza”: il 18 novembre, Giornata Mondiale della Filosofia UNESCO, Palazzo delle Albere apre le sue porte a un viaggio nella storia del pensiero occidentale, dal mito alla nascita della filosofia fino alle frontiere della ricerca scientifica contemporanea.
Il 10 dicembre, infine, spazio alla mobilità sostenibile con “Più pulita, più veloce, più sicura e per tutti”, esposizione che racconta gli obiettivi e le soluzioni che la Comunità europea si è impegnata a raggiungere entro il 2050.
S’intitola La bellezza assoluta delgiardino e riunisce gli scritti sulla filosofia ambientale di Rosario Assunto (Caltanissetta 1915 – Roma 1994) considerato il primo paesaggista del Novecento, ed è il libro che, il 14 luglio, alle ore 19, nel Parco Archeologico di Naxos, farà da testo-guida in occasione dell’apertura al pubblico di un nuovo spazio immerso nel verde dell’antica Naxos. Il Giardino che, per volere della direttrice del Parco, l’archeologa Gabriella Tigano, d’ora in poi nella bella stagione ospiterà eventi culturali e incontri letterari nel cuore dell’area archeologica.
Le parole della direttrice del Parco
«Si tratta – spiega Gabriella Tigano – del giardino di una villetta, confinante con i terreni del Parco, che un anno fa abbiamo acquisito fra i beni. L’immobile è sede di uffici tecnici dell’Ente, mentre il bellissimo giardino con alberi mediterranei, da frutto e un bellissimo roseto, si presta ad ospitare piccoli eventi circondati dalla bellezza della natura. Uno spazio che abbiamo voluto aprire alla fruizione della comunità di Giardini e dei viaggiatori di passaggio o in vacanza in Sicilia».
Al via il secondo weekend di RestArt, il festival giunto alla seconda edizione che, fino al 28 agosto 2021, aprirà dalle 19 a mezzanotte alcuni tra i siti più importanti della città di Palermo.
In visita al Palazzo de “Il Gattopardo”
Apre eccezionalmente al pubblico Palazzo Valguarnera Gangi, ma è sold out per gli appuntamenti del 9 e del 23 luglio, mentre per il 6 e il 20 agosto i biglietti sul sito di prenotazione sono ancora disponibili.
Palazzo Valguarnera Gangi è uno dei palazzi più rappresentativi del tardo barocco palermitano e costituisce un unicum del patrimonio artistico e monumentale. Diventato un simbolo per la storia dell’arte, ma soprattutto per la storia della cinematografia per essere stato protagonista del capolavoro di Luchino Visconti Il Gattopardo, tratto dal celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Proprio uno degli ambienti del Palazzo, infatti, venne utilizzato nei primi anni del 1960 dal regista nella famosa e indimenticabile scena del ballocon Burt Lancaster, Claudia Cardinale ed Alain Delon.
“5 Minuti da soli” con un’opera d’arte a Palazzo Abatellis
Palazzo Abatellis aprirà le sue terrazze nelle sere d’estate per ospitare cinque appuntamenti con i protagonisti del “fare arte”.Scrivere, progettare spazi, fare pittura, fare cinema, fare teatro, significa adottare l’Arte come Mestiere. Il calendario di questi appuntamenti si aprirà nella serata di sabato 10 luglio.
A far presa sul pubblico sarà soprattutto l’unico evento diurno: “5 Minuti da soli” con un’opera d’arte. In accordo con la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis,i visitatori avranno la possibilità di ammirare, in completa solitudine e a museo chiuso,un’opera a scelta tra i capolavori di Palazzo Abatellis. Al termine della visita, laCioccolateria offrirà il caffè ai visitatori.Quattro i turni di visita: 8.00 – 8.15 – 8.30 – 8.45, prenotabili qui.
In un periodo in cui il termine “hub” è associato ai centri vaccinali, la Calabria si scosta dal senso conosciuto e vira sul patrimonio culturale. La “Catasta”, così chiamata per la particolare forma architettonica, sarà il primo hub turistico e di culture nel Parco Nazionale del Pollino. Si inserisce nel territorio di Morano sul pianoro di Campotenese (CS), vantando un’invidiabile posizione tra 69 geositi UNESCO. Sarà inaugurata a metà luglio.
La grande opera architettonica dalla forma iconica evoca una catasta di legno, da cui il nome del progetto. Realizzata dall’Ente Parco Nazionale del Pollino, è concepita per integrarsi nel vasto scenario naturalistico e agricolo.
Cosa offre
Il centro è dotato di uno spazio didattico-espositivo e della libreria del Pollino, in cui si svolgeranno eventi culturali e formativi. Immancabile, poi, il ristoro dedicato alle cucine del Pollino con la bottega dei prodotti del Parco. È, quindi, un progetto multidisciplinare di promozione del vasto territorio condiviso dalla Basilicata e dalla Calabria. Un hub turistico in cui sono chiamate a partecipare le comunità locali e chi opera nel territorio, nell’ottica della ben nota Convenzione di Faro.
Al suo interno, l’area espositiva è corredata di pannelli didattico informativi e ausili tecnologici che raccontano il grande patrimonio naturalistico, geologico e culturale del Pollino. Inoltre, l’attività divulgativa dei tesori del Parco è fortemente sostenuta dal punto ristoro con caffetteria che valorizza la cultura gastronomica del territorio: le specialità e i piatti della tradizione, le storie dei piccoli produttori. La “Catasta” ha anche allestito la bottega con i prodotti locali, con tanto di enoteca e olioteca. Il mondo del Pollino è anche il tema portante della libreria allestita nello spazio living, che propone al visitatore una vasta produzione editoriale.
La “Catasta” si rivolge, infine, al mondo dei cicloturisti: ricade proprio sul tratto Morano-Mormanno della Ciclovia dei Parchi della Calabria.
In copertina e ove non specificato: foto di Catasta Pollino.
L’ARCHEOCLUB Area Ionica di Messina, in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia,ha concentrato l’attenzione sulle due principali attrazioni di epoca romana:l’acquedotto del Chiodaro a Mongiuffi Melia e il sito di Scifì a Forza D’Agrò (ME). Un evento unico che ha previsto delle entusiasmanti passeggiate archeologiche.
Le passeggiate archeologiche
L’evento si è snodato in due passeggiate archeologiche.
La prima, sabato mattina, è partita dal Santuario della Madonna della Catena di Mongiuffi Melia (ME) e ha raggiunto il “cuore” dell’antico acquedotto romano, illustrato dalla vice presidente di ARCHEOCLUB Area Ionica, Ketty Tamà, e da Antonella Siligato, facendo riferimento soprattutto agli studi del giovane archeologo letojannese, Dino Alberto Rapisarda.
Subito dopo il gruppo si è spostato a Scifì, la cui area archeologica è stata illustrata dal presidente Filippo Brianni. Egli ha evidenziato come il sito nasce proprio dall’ipotesi di Lombardo, secondo cui a Scifì si trovava l’originaria Abbazia dei SS. Pietro e Paolo, distrutta da un’alluvione e poi realizzata dall’altra parte del torrente in epoca normanna.Gli scavi finora eseguiti hanno fatto emergere una frammenti di una struttura certamente imponente, che dovrebbe aver “vissuto” tra la fine del periodo greco e la fase tardo romana, subendo un terremoto e un’alluvione. Segue il video dell’intervento del presidente.
Come partecipare al “Solstizio all’Abbazia”
Come ormai accade da sette anni, per l’ARCHEOCLUB Area Ionica di Messina, il 21 giugno coincide col Solstizio dedicato a “Miti, Sogni, Poeti, Pittori e Santi nella Valle d’Agrò, alla scoperta del Genius loci”, coordinato da Ketty Tamà presso l’Abbazia dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò di Casalvecchio Siculo (ME). Il tema scelto per l’edizione 2021 riguarda la rinascita dell’anima greca della Valle; si comincerà alle 18.
Le Giornate dell’Archeologia sono nate in Francia (JNA) e sono arrivate in Europa nel 2019, quando 17 Paesi vi parteciparono. Così, nel 2020, si trasformarono ufficialmente in Giornate Europee dell’Archeologia (JEA).
In occasione delle Giornate i professionisti del mondo archeologico lavorano per mostrare il patrimonio culturale nazionale. I vari organismi di ricerca e gli operatori culturali sono invitati a organizzare attività innovative e interattive destinate al grande pubblico.
Le celebrazioni a Chiavari (GE)
Chiavari (GE) celebra le Giornate aprendo quindi il suo Museo a visite guidate che mostreranno il nuovo allestimento, inaugurato il 14 maggio 2021; le visite riporteranno in luce parte dalla storia del territorio per arrivare alle esplorazioni archeologiche e ai preziosi reperti ritrovati nei corredi funerari dell’antica necropoli. In tutti i poli museali della Liguria sono previsti grandi eventi, è un’occasione da non perdere assolutamente!
L’organizzazione delle visite
Il Museo prevede visite guidate al nuovo allestimento in diverse fasce orarie; la guida sarà la dott.ssa Fabiola Sivori della Direzione regionale Musei Liguria. Le visite guidate sono gratuite, con biglietto di ingresso al museo per i maggiori di 18 anni.
Sabato 19 giugno: ore 9.00, 10.00, 11.00, 12.00.
I posti sono limitati e, dunque, è necessaria la prenotazione al numero 0185 320829 (dalle 9 alle 14) o all’indirizzo mail: drm-lig.museochiavari@beniculturali.it. Questo link raccoglie tutte le informazioni necessarie.
Dopo Bologna nel 1911, Napoli nel 1924 e Venezia nel 1958, sarà Roma a ospitare nel luglio 2024 la fase finale del Congresso Mondiale di Filosofia, nei prossimi anni sarà preceduto da una serie di incontri, seminari ed eventi preparatori che proietteranno le forze culturali e accademiche del nostro paese al centro del dibattito filosofico (e non solo) internazionale.
Dal primo congresso del 1900 che si tenne a Parigi in occasione dell’Esposizione universale, è la prima volta, in 125 anni, che il Congresso si svolge a Roma – la quarta volta per il nostro Paese, caso unico al mondo – segno evidente del riconoscimento da parte della comunità filosofica internazionale dell’importanza del contributo che l’Italia ha dato e può dare all’interno del dibattito filosofico globale. All’origine di quest’impegno è l’esigenza di avviare una riflessione pubblica sull’avvenire delle nostre società, particolarmente urgente in questo momento, confrontandosi allo stesso tempo con gli sviluppi più recenti delle ricerche filosofiche condotte nelle diverse aree del pianeta.
La preparazione al Congresso
Il Congresso rappresenta un formidabile volano di ripresa e di costruttivo confronto intellettuale, di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, non che di sviluppo economico. La sua capacità di attrazione offre all’Italia la possibilità di rafforzare la propria presenza accademica e scientifica internazionale, collocandosi al centro di una riflessione globale sulle prospettive culturali, sociali ed economiche del mondo contemporaneo.
In occasione del Congresso, migliaia di intellettuali e accademici del mondo intero si riuniranno a Roma. Si tratterà quindi di un grande momento pubblico di riflessione, elaborazione e proposte sulle prospettive presenti e future delle nostre società. Nelle sue fasi preparatorie, esso permetterà di aggregare l’insieme delle forze intellettuali, scientifiche, accademiche del nostro Paese, a cui si uniranno voci e figure del mondo dell’economia, dell’informazione, delle imprese e delle istituzioni, in un processo di avvicinamento al Congresso che vuol essere al servizio dell’esigenza, complessa ma sempre più avvertita, di “ricostruzione intellettuale” delle nostre società.
La partecipazione di studentesse e studenti, giovani ricercatrici e ricercatori del mondo intero sarà una priorità. A loro sarà riservata un’intera sezione del Congresso. Per le giovani generazioni sarà infatti un’occasione per aprirsi al confronto con altre idee, linguaggi, culture e sensibilità e rappresenterà un’opportunità formativa e di valorizzazione dei propri studi particolarmente significativa.
In copertina: la Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma.
«Tragedia è dunque imitazione di un'azione seria e compiuta […], la quale per mezzo di pietà e paura porta a compimento la depurazione di siffatte emozioni».
Aristotele, Poetica 1449B 24, 27-28
Imitazione. Attraverso la mimesi di forti esperienze umane la tragedia, secondo Aristotele, è capace di suscitare piacere, hedoné, nello spettatore che, immedesimatosi nel personaggio, elimina le tensioni provate in prima persona durante lo spettacolo. Con lo scioglimento dell’azione si verifica la kàtharsis, dunque, la purificazione e il conseguente riequilibrio con le vicende dolorose vissute dai personaggi e, giustappunto, molto sentitamente anche dallo spettatore.
La rappresentazione tragica, pertanto, è intesa come momento catartico finalizzato al piacere attraverso una messa in scena di emozioni che travolge ogni individuo a prescindere dal ruolo che investe. I veri protagonisti sono in realtà le debolezze umane, comuni a tutti. Il coinvolgimento, l’immedesimazione, l’empatia sono tali da accompagnare il pubblico alla scoperta del piacere liberatorio dopo un viaggio interiore attraverso la sofferenza. Nietzsche addirittura, in Nascita della tragedia, interpreta la catarsi come trasformazione dello spettatore, un’esperienza irreversibile dalla quale non ci si può sottrarre, che costringe ad un andamento oscillante e duale tra ascesa e decadenza; una decadenza nobile, però, la presa di coscienza dell’imperfezione umana, un avvicinamento all’altro nella consapevolezza che nelle emozioni siamo sovrapponibili, l’accettazione dell’incomprensibilità e dell’irrazionalità.
Attori tragici e al contempo coro, con uno sguardo gettato nell’abisso. Questo è il principale scopo da perseguire per il ciclo di venticinque incontri webinar sull’espressione tragica e comica del teatro antico nato da un’iniziativa congiunta di Velia Teatro Festival, Fondazione Alario per Elea – Velia e SFI – Società Filosofica Nazionale, patrocinata dal Liceo Umberto di Napoli: un invito virtuale alla riscoperta di luci e ombre dell’essere umano attraverso il teatro con incursioni nel diritto, nella storia, nella filosofia, nell’antropologia, nell’oratoria, nell’archeologia.
Fino a dicembre 2021 temi, autori e generi saranno trattati con finalità divulgative in una prospettiva comparatistica, la cultura classica e il teatro antico in un inscindibile dualismo di persistenza e alterità nel moderno e nel contemporaneo.
Si celebra oggi, 21 aprile, il Natale di Roma, fondata nel 753 a.C.: ben 2774 anni fa! Per l’occasione i romani hanno grandi programmi, perlopiù online, ricchi di musica, cinema, conferenze, incontri sull’archeologia, passeggiate nella natura.
Cosa accade nel Pantheon solo oggi dal 27 a.C.
Un raggio di sole entra dall’oculo del Pantheon solo il 21 aprile di ogni anno, esattamente a mezzogiorno in punto. L’oculus è stato progettato da Agrippa, genero di Augusto, per colpire la porta del Pantheon nel momento più glorioso: nell’istante in cui l’imperatore la varcava tutto il suo corpo veniva investito dalla luce.
Nuove puntate di “Ulisse”, il regalo di Alberto Angela
Alberto Angela torna su Rai1 il 21 aprile alle 21:20 con la prima di cinque puntate, dedicata alle meraviglie della Roma antica. Lo annuncia la pagina Facebook di “Ulisse” in occasione del compleanno del giovane Angela, il divulgatore ha esplorato Roma in tante occasioni, siamo curiosi di vedere quali meraviglie ci proporrà stavolta!
Ritorna in carreggiata il Gruppo Storico Romano
Il Gruppo Storico Romano è un’associazione culturale di rievocazione storica che, da più di vent’anni, organizza i festeggiamenti per il Natale di Roma. L’evento conta più di 200.000 spettatori all’anno ed è tra gli eventi primaverili più famosi raccontati dai turisti e dai media stranieri: una parata in abiti storici per le vie dei Fori e echi degli antichi giochi al Circo Massimo non si vedono certo tutti i giorni! Dopo lo scorso compleanno sui social dovuto alla pandemia, quest’anno l’evento tanto atteso ha avuto un’importante variazione di programma: è stato anticipato al 18 aprile e si è tenuto in diretta streaming dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, ma niente paura! La diretta è stata registrata ed è visibile sulla pagina Facebook del Gruppo Storico Romano a questo link.
Avendo anticipato il tutto, possiamo leggere il commento del direttore del Museo Nazionale Etrusco, Valentino Nizzo:
“Credo fermamente nel valore e nelle potenzialità straordinarie della rievocazione storica come strumento unico di mediazione umana in grado di trasmettere contenuti scientifici, naturalmente se vagliati con attenzione da studiosi e professionisti, nel modo più dinamico, affascinante ed emozionante possibile come la cultura deve sempre poter essere”.
Immagine di copertina: foto dalla performance di anni precedenti (foto di Anna Petruccioli dalla pagina Facebook del Gruppo Storico Romano).
“Vicini di Roma ai tempi dei re”, il convegno della Soprintendenza Speciale
Promosso un convegno online dal titolo “Amici/nemici. Vicini di Roma ai tempi dei re” dalla Soprintendenza Speciale della Capitale che si terrà il 21 aprile alle ore 16. Vuole far luce sulle recenti scoperte archeologiche delle più antiche città del Lazio, come Collatia, Gabii, Veio. Un modo alternativo di scendere sul campo ed osservare i lavori in corso dell’archeologia preventiva. Per partecipare basterà cliccare su questo link all’orario prestabilito.
Giacomo Balla per BVLGARI, il maestro del Futurismo nella storica boutique di Roma
Si celebrano così sia il Natale della Capitale che i 150 anni dalla nascita del pittore futurista, Giacomo Balla, nella storica boutique di BVLGARI in Via Condotti, 10 a Roma. Il tutto avviene con un percorso espositivo che raccoglie dieci capolavori dell’artista, grazie alla collaborazione della Galleria d’Arte “Futurism&Co”.
“Espansione di Primavera” di G. Balla, esposto nella Promenade della Boutique (foto: “Artribune”)
Quali fiori regalare per il compleanno? A Roma sicuramente rose!
Riapre oggi, in occasione del suo Natale, il Roseto comunale di Roma sull’Aventino, nel rispetto delle norme anti-Covid. Offre a Roma le sue 1.100 varietà di rose provenienti da ogni angolo della terra, dall’Estremo Oriente alla Nuova Zelanda; tra le più straordinarie: la Rosa Chinensis Virdiflora dai petali color verde, la Rosa Foetida dal cattivo odore o la Rosa Chinensis Mutabilis, che cambia colore stagione dopo stagione. Sono anche presenti “rose antiche”, sia specie primordiali di 40 milioni di anni fa che esemplari usati dai romani per creare profumi, cioè le rose “Damascene”; le rose “Galliche” erano sacre e ammirate perché considerate le uniche di colore rosso nell’antichità.
La Rosa Chinensis Mutabilis, che cambia colore stagione dopo stagione (foto: “Bessica Piante”)
Al via a “MAD-Mostra a Distanza” il progetto ideato dal Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia tutto a misura dei giovani. Obiettivo degli ideatori, dare la possibilità di visitare il museo anche se chiuso e incentivare l’interesse verso studenti delle scuole primarie e secondarie di I grado. Totalmente gratuito infatti, l’accesso telematico per i giovani studenti alla mostra “Vasi Mitici”, arricchita da un percorso digitale innovativo per immergersi nelle storie dei protagonisti dei miti e delle leggende raffigurati sulla ceramica dipinta.
Locandina della mostra “Vasi Mitici”.
Le aree Tematiche di “MAD-Mostra a Distanza” del Museo Nazionale Jatta
Il percorso, che avrà inizio il 12 Aprile 2021, è diviso in quattro aree tematiche: – Sfidare gli dei Raccontare gli dei greci significa indagare il modo di pensare degli uomini del passato. Il rapporto fra l’uomo e il dio greco è regolato dalla tensione e dal costante timore umano di incorrere in punizioni divine: per un essere mortale, sfidare gli dei e gareggiare con loro può rivelarsi una scelta pericolosa. Attraverso il mito, l’uomo impara a conoscere i suoi limiti, traendo un insegnamento sulle sue fragilità.
– Diventare eroe Senza eroi non esisterebbe la mitologia classica. Gli eroi sono personalità̀ straordinarie, a metà tra l’essere umano e l’essere divino, la cui vita è un percorso scandito da passaggi necessari a raggiungere lo status di eroe. Protagonisti di prove difficilissime, si scontrano spesso con avversari temibili dimostrando tutta la forza del loro carattere e del loro coraggio per ottenere l’unica vera ricompensa: la gloria eterna. Il racconto delle loro vicende ispira l’uomo al comportamento esemplare.
– Amazzoni e spose Nell’Antica Grecia la vita di una donna si svolgeva prevalentemente tra le mura domestiche: simbolo del focolare, l’obiettivo principale per una donna era il matrimonio, considerato come un vero rito di passaggio per l’acquisizione dello status di moglie e di madre. È per questo che sui vasi con raffigurazioni femminili vengono rappresentati i momenti del corteggiamento, del primo incontro con lo sposo e del rito nuziale. Ma non mancano episodi di donne fuori dagli schemi come le Amazzoni o di donne tragiche come Antigone e Medea: donne coraggiose, immortali protagoniste del mito e della tragedia.
– Euforia e follia Dioniso è il dio del vino e del teatro, tra i più affascinanti e complessi del pantheon greco. Ha donato la vite e il vino all’uomo, bevanda esaltante che dona allegria e trasporta in un mondo parallelo: durante il simposio gli uomini hanno la possibilità di prendersi una pausa dalla vita quotidiana. Ma l’uomo non deve mai dimenticare di porre un freno all’euforia facendo buon uso del vino, per evitare di perdere il controllo sulla propria razionalità e trasformarsi in un essere bestiale.
Alla conclusione di ogni percorso gli studenti potranno interagire con le guide virtuali e prendere parte a laboratori creativi. Per permettere alle classi di partecipare è necessario inviare un’email a drm-pug.museoruvo@beniculturali.it. L’iniziativa è valida fino al 30/06/21.
Il Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia ha aderito all’iniziativa #iorestoacasa
Intervista alla Direttrice del Museo Nazionale Jatta Claudia Lucchese e alla Dottoressa Serena Fortunato
Sul progetto “MAD-Mostra a Distanza” ce ne parlano la dottoressa Claudia Lucchese, direttrice del Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, e la dottoressa Serena Fortunato, founder dell’agenzia di comunicazione Moscabianca, che segue le attività di comunicazione online e offline del Museo Nazionale Jatta.
In questo difficile periodo per la scuola e la cultura i ragazzi potrannofinalmente accedere virtualmente al vostro museo grazie a questa iniziativa, come è nato questo progetto?
Con la nostra agenzia di comunicazione -dichiara Serena Fortunato– siamo partiti dall’esigenza di voler proporre un’idea innovativa di fruizione del patrimonio museale. In questi mesi difficili è stato necessario rivoluzionare la nostra quotidianità: con gli spazi culturali svuotati fisicamente dei loro visitatori abbiamo riflettuto a lungo su quali modalità utilizzare per far sì che la cultura continuasse a vivere e a svolgere il suo ruolo fondamentale per la società. Era necessario trasformare la distanza in un’opportunità e il mondo digitale ci ha insegnato che un’alternativa esiste ed è possibile. Abbiamo così ripensato in ottica di strategia digitale la fruizione di una mostra, aprendola in prima istanza alla popolazione scolastica: bambini e ragazzi che, per il secondo anno consecutivo, non potranno vivere l’esperienza della gita didattica, attraverso la MAD – Mostra a Distanza avranno la possibilità di trascorrere una giornata al museo e visitare una mostra realmente allestita. Un’occasione unica per arricchire il proprio bagaglio personale di conoscenze ed un’opportunità per il mondo scolastico per rafforzare l’esperienza della didattica a distanza.
Tramite il percorso della MAD i ragazzi entreranno in contatto con il passato, qual è il messaggio più importante che si vuole veicolare attraverso le varie lezioni? E come credete che queste influiranno sull’educazione dei giovani che vi prenderanno parte?
Il passato fa parte del nostro presente -commenta Claudia Lucchese– è importante che bambini e ragazzi tocchino con mano quanto esperienze, sensazioni e sentimenti esistano da sempre e siano immortali. In questo il mito si presta benissimo a dimostrare quanto universali siano i nostri timori e le nostre speranze. La mostra “Vasi Mitici”, organizzata dalla Direzione Regionale Musei Puglia (afferente al Ministero della Cultura), comprende alcuni fra i più importanti vasi a figure rosse della collezione del Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia. È un percorso che si snoda fra archeologia, storia dell’arte e raffigurazioni mitologiche, toccando diverse sfere del mito e della leggenda.
Tra gli argomenti proposti è presente anche quello della figura della donna nel mondo antico. Volete veicolare un messaggio preciso agli studenti e alle studentesse che seguiranno “mostra a distanza”, rispetto alla figura femminile e in particolar modo in relazione al mondo del lavoro?
CL: Trattare della figura della donna nel mondo antico è complesso e apre a molte sfaccettature. Nella MAD abbiamo deciso di affrontare alcune possibili chiavi di lettura, presentando alle scolaresche vari personaggi femminili, a partire dalle Amazzoni, emblematiche figure di donne guerrieri capaci di vivere e proteggersi anche in un mondo senza uomini (e tuttavia destinate comunque a soccombere per mano di eroi maschi), fino alle ben più “libere” e volitive dee. Sono proprio le figure di divinità femminili ad incarnare le maggiori possibilità per le donne. Contrariamente a quanto si crede, infatti, le dee non puntavano solo sulla bellezza, sebbene questa fosse un requisito irrinunciabile. Atena trionfa per saggezza e intelligenza, Artemide è abile nella caccia, insomma non esiste solo la bella Afrodite, dea dell’amore!
In che modo si articoleranno le lezioni della mostra a distanza?
CL: Il progetto della MAD costituisce per il Museo Nazionale Jatta e per la Direzione Regionale Musei Puglia, alla quale il Museo afferisce, una sfida entusiasmante. Ripartire dai più piccoli, non trascurarli e anzi metterli al centro di progetti e iniziative: è questo un imperativo categorico a seguito di tutte le restrizioni a cui questo difficile anno di pandemia ci ha costretto. E così nasce una proposta, libera gratuita e semplice. La classe interessata prenota la sua visita virtuale, la docente riceve le istruzioni di accesso e nel giorno stabilito gli scolari assistono ad un video di circa 40 minuti con la visita della mostra e tanti approfondimenti, al termine del quale entrano in una videochat con l’esperto a cui rivolgere tutte le domande e le curiosità, che ci auguriamo siano sempre tante e vivaci! Da ultimo, ai ragazzi sarà richiesto di inviarci uno speciale “feedback” di quanto vissuto e appreso durante la mostra: un disegno, un pensiero, una testimonianza dell’insolita “gita”.
Cosa vi aspettate al termine del progetto e con una possibile riapertura dei musei?
SF: Siamo consapevoli che la fruizione online di una mostra non sia lontanamente equiparabile alla visita in presenza. Nel mondo digitale cambiano gli spazi, le sensazioni e le emozioni. Tuttavia, anche a questi possiamo dare un valore. La MAD, attraverso un percorso di visita ricco e completo consentirà al Museo Nazionale Jatta di potenziare alcuni aspetti della fruizione classica di una mostra e può fungere da stimolo alla curiosità e al desiderio di conoscenza. Ci auguriamo, ovviamente, che molti dei ragazzi che visiteranno a distanza “Vasi Mitici”, torneranno a visitarla di persona non appena sarà possibile per osservare da vicino quei vasi e quelle storie di cui avranno sentito parlare durante la visita della MAD. Con la Mostra a Distanza stiamo dando vita ad un esperimento di comunicazione in cui il Museo Nazionale Jatta ha creduto fortemente e che ci aiuta a mantenere viva la cultura. Un esperimento che allarga gli orizzonti dell’inclusività e che ci auguriamo potrà crescere e affiancare a livello strategico il futuro della fruizione museale.
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