ETIMOLOGIA | Sull’origine della parola “LAPALISSIANO”
Addentrarsi nel mondo dell’origine e della storia delle parole è sempre affascinante: la lingua, forse più di ogni altra cosa, può dirci quali siano le nostre origini e quali siano stati, e sono, i nostri rapporti con il mondo esterno. A volte questo viaggio può portarci a scoprire delle curiosità: ad esempio, come una parola possa essersi generata da un errore.
È il caso della parola lapalissiano. Il vocabolario Treccani dà di lapalissiano la seguente definizione: “Ovvio, evidente, detto di una verità o di un fatto talmente evidenti che sarebbe ridicolo enunciarli”.
L’origine della parola viene ricondotta ad un aneddoto collegato alla battaglia di Pavia del 1525. Uno dei comandanti dell’esercito francese era il Maresciallo di Francia Jacques de Chabannes signore di La Palice. Il buon maresciallo morì durante l’assedio della città lombarda, ed i suoi soldati, per rendere onore al suo coraggio, avrebbero composto la seguente strofa:
Hélas! la Palice est mort,
il est mort devant Pavie ;
Hélas! s’il n’estoit pas mort,
il seroit encore en vie.(Ahimè! La Palice è morto,
è morto davanti a Pavia;
Ahimè! se non fosse morto,
sarebbe ancora in vita.)
Certamente questa quartina presenta una palese ovvietà: se non fosse morto, sarebbe sicuramente ancora in vita.
Si sostiene, tuttavia, che in origine la quartina fosse leggermente diversa, e avesse tutto un altro significato:
Hélas! la Palice est mort,
il est mort devant Pavie ;
Hélas! s’il n’estoit pas mort,
il feroit encore envie.(Ahimè! La Palice è morto,
è morto davanti a Pavia;
Ahimè! se non fosse morto,
farebbe ancora invidia.)
In francese, le parole en vie e envie sono omofone, cioè si pronunciano allo stesso modo: questo avrebbe portato ad una confusione nella tradizione orale della strofa. Il fatto più curioso, però, riguarda il verbo presente nell’ultimo verso. Nel primo caso abbiamo seroit (sarebbe), mentre nel secondo feroit (farebbe).Ora, nel Rinascimento la calligrafia era in alcuni casi molto diversa da quella moderna. In particolare, le lettere s ed f erano scritte, rispettivamente, ſ ed ƒ. È, quindi, ben possibile che chi ha copiato in un momento successivo la strofa, abbia fatto confusione tra le due lettere, cambiando il verbo da feroit a seroit (farebbe – sarebbe), modificando di conseguenza anche il resto del significato della frase, rifacendosi probabilmente alla tradizione orale di cui sopra. Quello che ne è uscito è, appunto…lapalissiano.