NEWS | Nuovi progetti per la scoperta della città etrusca di Spina (FE)
Presentati a Comacchio i risultati delle indagini ricognitive e i nuovi progetti per la scoperta di Spina
Venerdì 23 Ottobre ha avuto luogo in streaming l’evento “Conversazione sull’archeologia”, con molti interventi e argomenti interessanti. In particolare, è stato presentato all’evento il progetto europeo Value dell’Alma Mater Studiorum. Il programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia, con la partecipazione del Comune di Comacchio e delle Università di Ferrara e ‘Ca’ Foscari’ di Venezia, ha finanziato il progetto.
Con l’intervento “L’università di Bologna a Spina – Progetto Value. Prima campagna di indagini” non solo sono state presentate le ricerche nella vasta necropoli di Valle Trebbia, ma anche i primissimi risultati della prima campagna di scavo nell’antica città etrusca di Spina. L’intervento si è concluso facendo un bilancio preliminare e programmando progetti futuri da svolgere nel sito di Spina.
Spina, città etrusca
Spina è una colonia etrusca fondata nel terzo quarto del VI sec. a.C. Sorta nei pressi di Comacchio, a pochi chilometri dalla foce di un antico ramo del Po, è stata una città portuale cosmopolita, un punto d’incontro di uomini e merci orientali, soprattutto greci.
Gli archeologi hanno scoperto Spina nel Novecento: l’antico centro etrusco, che è rimasto sommerso per secoli nella laguna, è riemerso fra gli anni Venti e Sessanta del secolo scorso. Dagli scavi gli archeologi hanno riportato alla luce ricche necropoli e insediamenti abitativi.
Il progetto Eos
Le ricerche a Spina continuano ora col progetto EOS (Etruscans on the Sea) dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna. La prima parte del progetto consiste in una indagine archeologica di tre settimane nelle valli attorno a Spina, per riscoprire il tessuto urbano dell’antica città etrusca. L’obiettivo della missione archeologica è ottenere una maggiore comprensione dell’urbanistica della città, di cui sono stati localizzati soltanto il porto e gli edifici sacri. Con i dati ottenuti dalla prima indagine sarà fatto un secondo intervento il prossimo inverno.
La prima fase delle indagini di Spina
Nelle scorse settimane è stata ultimata la prima fase di indagine di Spina, coordinata dal professor Andrea Gaucci. La missione ha avuto come obiettivo quello di fare indagini preliminari e propedeutiche allo scavo vero e proprio. Le indagini svolte non sono state invasive. Si è trattato di ricognizioni sul campo, analisi geofisiche e rilievi, fatti con l’acquisizione di fotografie multispettrali per mezzo di droni. Finite le ricerche preliminari, gli archeologi avranno indagato in totale un’area ampia circa 28 chilometri quadrati. Le operazioni sono state realizzate in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara e con l’Università di Ferrara.