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NEWS | Donazione e nuovi progetti per Paestum&Velia

Il Parco archeologico di Paestum (SA) è stato negli ultimi anni tra le realtà più dinamiche dell’Italia meridionale in materia di donazioni e “Art Bonus. Un’azienda irpina ha allargato il cerchio dei mecenati che contribuiscono alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico magno-greco. Quindi, l’elargizione di 5mila euro da parte della Project Power s.r.l. è particolare per un ulteriore motivo: è la prima indirizzata esplicitamente anche a Velia, il sito UNESCO dallo scorso anno insieme a Paestum, sotto la guida del direttore Gabriel Zuchtriegel.

Cultura e imprenditoria in sinergia per Velia

Alfonso Andria, Presidente della Provincia di Salerno e membro del Consiglio di Amministrazione del Parco, ha commentato l’accaduto. “L’introduzione dell’Art Bonus, una delle grandi innovazioni della Riforma Franceschini, rappresenta uno strumento assai originale in rapporto alle modalità di applicazione. All’inizio della mia esperienza nel Consiglio di Amministrazione del Parco Archeologico di Paestum ebbi l’idea di promuovere un incontro con l’Imprenditoria del Salernitano e con il neo nominato direttore Zuchtriegel. Gli esiti furono molto positivi. I passi avanti sono sotto gli occhi di tutti e inducono a rilanciare quello stesso messaggio e, anzi, ad ampliare lo spettro dell’ipotetica platea! Elea è la culla del pensiero e della cultura occidentali e, dunque, merita adeguate attenzioni. Il gesto dell’azienda irpina apre uno scenario interessante: la Cultura abbatte gli steccati campanilistici, la sensibilità e l’intelligenza degli imprenditori fanno il resto! Un esempio che mi auguro venga emulato”.

Velia
Il sito di Velia con vista della torre (Parco Archeologico di Paestum e Velia)
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NEWS | il Prof. Antonio Pietrantonio dona dei reperti al Museo del Sannio

Il Prof. Antonio Pietrantonio, ex sindaco della città di Benevento, dona un nucleo di ventidue reperti archeologici al Museo del Sannio (BN).

La volontà del donatore ha trovato il parere positivo, attraverso atto formale, del Presidente della Provincia Antonio Di Maria. L’accettazione è avvenuta a seguito dell’esame eseguito sui reperti dal Direttore scientifico del Museo, Prof. Marcello Rotili. 

Pietrantonio
Prof. Antonio Pietrantonio.

Il Presidente Di Maria ha espresso al Prof. Pietrantonio il suo personale e più sincero ringraziamento, insieme a quello della Provincia tutta. La proposta di donazione, corredata da documentazione idonea, riguarda reperti riconosciuti quali “opere di eccezionale interesse storico – artistico”, dal Decreto del Ministero dei Beni ed Attività Culturali, datato al 1° agosto 2000.

Il nucleo di reperti che dona il Pietrantonio comprende ceramiche del periodo di Caudium e Telesia e sarà sistemato nella Sezione Archeologica dell’Istituto, al pianterreno del percorso espositivo, sotto la supervisione del Direttore M. Rotili. Le ceramiche verranno collocate in nuove teche dalla struttura simile a quelle già presenti nelle sale. Il Museo del Sannio arricchisce di nuovi e preziosi reperti il suo inestimabile patrimonio archeologico.

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NEWS | Nuova veste digitale per il MArTA, lanciato il tour virtuale in 3D

Il MArTA, Museo Nazionale Archeologico di Taranto, apre le proprie porte al digitale e istituisce un tour virtuale.

A causa della prolungata chiusura al pubblico, dovuta all’attuale situazione epidemiologica, il MArTA è costretto a reinventarsi. Per questo, diventa una casa di vetro e, attraverso il Tour Virtuale in 3D, riconsegna la propria voglia di esserci e le proprie collezioni all’intelletto e al cuore del mondo.

Il Museo Nazionale Archeologico di Taranto, fra i più importanti d’Italia, istituito nel 1887, occupa sin dalle origini l’ex Convento dei Frati Alcantarini, o di San Pasquale. Questo fu costruito poco dopo la metà del XVIII secolo e oggi ospita oltre 6mila reperti in esposizione.

Testa femminile in terracotta, IV sec. a.C. (© MArTA)

“Una storia narrata milioni di volte ritorna ad essere viva”: con queste parole il MArTA presenta il nuovo entusiasmante progetto. Un progetto capace, in tempi del genere, di far rivivere la cultura e la memoria del passato anche a distanza.
È quella “corrispondenza di amorosi sensi” capace di instaurarsi quando l’intelletto e il cuore imparano a riconoscere le orme dei passi di chi ha attraversato quella strada prima di noi  – si legge nella presentazione del Museo. E su quella strada ha costruito imperi, destini personali, ha vissuto amori, gioie e dolori, esattamente come noi. Un vademecum gratuito delle esperienze che hanno segnato la civiltà dei popoli e che se guardassimo più da vicino racconterebbero le storie di ognuno di noi. Aperti virtualmente e in attesa di tornare alle persone, oggi diamo anima ai bit e alla comunicazione digitale creando quella corrispondenza tra passato, presente e futuro.

Il progetto di digitalizzazione

Della realizzazione del progetto si è occupata l’azienda di progettazione culturale Mediateur. L’azienda, infatti, ha realizzato la digitalizzazione delle sale e creato i virtual tour del percorso espositivo.

Si tratta, dunque, di un progetto di valorizzazione e didattica multimediale, basato sulla fotografia panoramica a 360 gradi (la cosiddetta fotografia “immersiva”) – dichiara l’azienda – , in cui il visitatore può osservare la totalità dell’ambiente che lo circonda. È uno strumento interattivo che offre la possibilità di muoversi in diversi punti di osservazione.

Una delle fotografie ad altissima risoluzione (© Mediateur)

Il Tour Virtuale è accessibile, a seguito del pagamento di un biglietto simbolico, sul sito del MArTA, a questo link.
Il pagamento avviene sotto forma di donazione, a partire da 5€. Come dichiarato da Museo, ogni contributo servirà ad uno scopo ben preciso: donare nuova vita a questa realtà e rendere il Museo Archeologico Nazionale di Taranto non solo un luogo in cui conservare, ma anche un luogo-humus in cui far nascere nuovi progetti e nuove tracce di storia, cultura e memoria.

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NEWS | Donazione unica ai Musei Civici di Bologna

I Musei Civici d’Arte Antica – Istituzione Bologna Musei – sono i destinatari di una donazione di 16 antichi manufatti in ceramica di provenienza colombiana da parte dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Bologna.

Già oggetto di un sequestro penale per violazione dei divieti all’importazione di beni culturali e di un lungo e complesso iter giudiziario, i reperti individuati e censiti sono stati consegnati dall’Amministrazione dei servizi doganali del capoluogo emiliano.

Donare per proteggere

L’atto di donazione vuole sensibilizzare le istituzioni ed il pubblico sull’importanza di una sistematica attività di protezione e difesa dei beni di interesse artistico, storico e culturale, per sperare di contrastare, anche in minima parte, il loro sfruttamento economico. Restituiti alla fruizione pubblica, i manufatti troveranno a breve una collocazione all’interno del percorso espositivo del Museo e rimarranno a disposizione per scopi di studio e ricerca.

Studiare per divulgare

Accurati accertamenti iconografici e stilistici hanno consentito di ricostruire il contesto di provenienza da una specifica area geografica, di stabilirne l’autenticità e la datazione, attraverso la ricostruzione del processo storico che li ha prodotti.

Una prima occasione di divulgazione dei risultati riguardo i materiali americani sarà il ciclo di conferenze on line dal titolo Cose dell’altro mondo: oggetti americani nelle collezioni del Museo Civico Medievale, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna.