L’Aperitivo con l’egittologo ha come tema quello dei Popoli del mare e la loro apparizione nel Mediterraneo orientale alla fine del Tardo Bronzo. Chi erano queste popolazioni e quali sono state le loro imprese? L’egittologo e direttore di progetti su queste genti guerriere, Giacomo Cavillier, condurrà dunque gli spettatori in una delle vicende più interessanti e rilevanti della storia antica.
Su questo argomento e, nello specifico, Shardana, il prof Cavillier aveva di recente tenuto un altro interessantissimo incontro online che è possibile approfondire a questo link.
L’incontro si terrà il 21 giugno 2021 alle ore 18:00in diretta sulla pagina Facebook di Storie Parallele.
Domani ci sarà un’altra conferenza sugli Aegyptiaca, i culti egizi e il progetto Iside afferente alla Sicilia orientale, con particolare riferimento a Catania e al suo territorio. Il professor Giacomo Cavillier, direttore del Centro di Egittologia e Civiltà Copta “J. F. Champollion”, annuncia un nuovo incontro online con focus su uno degli argomenti che, negli ultimi tempi, ha attirato l’attenzione di molti studiosi: la presenza dei culti isiaci e, soprattutto, della figura di Iside in Italiameridionale.
Si tratta di un’iniziativa condivisa da importanti istituzioni culturali del territorio delle province di Catania e Messina, che si propone ricostruire e valorizzare i rapporti tra la Sicilia orientale e l’Egitto faraonico. Il progetto pone l’accento sulle testimonianze dei culti, sui commerci e sulle tradizioni locali, mediante l’analisi delle antichità egizie ed egittizzanti presenti; il tutto arricchito dall’apporto dei resoconti di viaggio in Egitto e in Nubia da parte di letterati, scienziati e collezionisti siciliani nell’800 e ’900.
Il progetto ha come scopo quello di tentare di risalire all’origine e alla permanenza dei culti egizi in Sicilia e, al contempo, l’eventuale presenza in Egitto di tradizioni e costumi siciliani.
Avete tempo fino al 31 maggio 2021, ancora cinque giorni per iscrivervi al Trowel Contest! Ricordiamo che è possibile iscriversi tramite un messaggio a Sterro Today, presente su Facebook, Instagram e anche per mail, sterrotoday@gmail.com. Il canale Telegram dedicato viene utilizzato esclusivamente per le comunicazioni di servizio.
Danilo di Sterro Today e Andrea di Let’s Dig Again saranno di nuovo in diretta alle 19 sul canale Instagram di Sterro Today per parlare del Contest! Sarà presente anche Carmine Malandra di Aevus Arc per illustrare i premi messi in palio. È bene fare insieme il punto della situazione: le iscrizioni verranno chiuse tra pochi giorni! Sterro Today ha pubblicato sulle storie di Instagram diversi tutorial con pochi e semplici esempi di lancio della trowel, ma, se dovesse esserci ancora qualche dubbio, questa sera risponderà diretta!
Un incontro online dal tema molto affascinante è in programma il 24 maggio 2021 alle ore 18 sulla pagina Facebook Storie Parallele. Per la rubrica “Aperitivo con l’Egittologo“, il prof. Giacomo Cavillier parlerà infatti di aldilà e immortalità nell’Egitto faraonico.
La civiltà egizia è fra le prime ad aver elaborato e ritualizzato il concetto di morte e di magica resurrezione all’interno di un complesso sistema simbolico in cui l’aldilà ne costituisce l’elemento più rilevante. La vita degli antichi egizi era profondamente scandita dal costante pensiero della morte e dell’aldilà. Tutto ciò che facevano in vita era teso a garantire una vita oltre la vita.
Il percorso dell’anima del defunto nell’aldilà (Duat) è infatti meta essenziale per la sua immortalità così come il corredo funerario, necessario per il regolare svolgimento della vita dopo la morte, e la tomba ne rappresentano gli ideali strumenti di protezione e di conservazione perpetua del corpo. In questo mondo altro, Osiride è il dominus e giudice, mentre la dea Maat (verità e giustizia) decreta con la pesatura del cuore (psicostasia) i destinati alla resurrezione. Tutti aspetti e peculiarità su cui l’egittologo Cavillier si soffermerà durante la diretta.
Hanno risposto esaustivamente a tutti i dubbi dei già concorrenti e futuri in collegamento e hanno anche fornito una panoramica completa del Contest. Di recente le modalità di iscrizione sono state estese a tutti i social, si preferisce il canale Telegram dedicato per tutte le comunicazioni di servizio.
Non siete riusciti a partecipare alla diretta? Niente paura!Sterro Today inserisce periodicamente il box domande sulle storie di Instagram per fugare ogni minimo dubbio. Avendo sempre sott’occhio il regolamento e i premi (una buona motivazione è essenziale!), tenetevi pronti e scaldate le cazzuole!
Lunedì 22 marzo alle ore 18:00, Giacomo Cavillier, Egittologo e Direttore del centro di Egittologia e civiltà copta “J. F. Champollion” e direttore della missione archeologica a Luxor, sarà ospite di una diretta streaming sulla pagina Storie Parallele. Il libro narra l’esperienza professionale e umana del decifratore dei geroglifici, a capo di una spedizione scientifica nella terra dei faraoni nel 1828-1829.
Nel libro confluiscono efficacemente la descrizione delle tappe e delle scoperte della spedizione e gli episodi che rivelano l’emozione dello studioso dinnanzi a quei monumenti e a quei siti archeologici, faticosamente studiati ed interpretati a Parigi prima della partenza, e ora visibili nel loro splendore – spiega l’organizzatore dell’evento.
La millenaria gloria faraonica viene esplorata e reinterpretata da Champollion al fine di una riscoperta di molti antichi siti. Da Alessandria ad Abu Simbel, passando per Il Cairo, Beni Hassan, Dendera, Abido, Luxor, Esna, Assuan, File. Ed è proprio sulle tracce e sulla scia di Champollion che i nuovi pionieri dell’Egittologia avviarono, così, il loro percorso verso la modernità con la consapevolezza di un glorioso passato.
Marina Castoldi presenta una nuova conferenza on-line: Per gli uomini e per gli dei, aspetti dellabronzistica in Magna Grecia. La diretta sarà fruibile, martedì 9 febbraio 2021 alle ore 18:30, sulle pagine Facebook della Prof.ssa Castoldi e di Giovanna Corradini Editore.
Marina Castoldi è docente associato di Archeologia della Magna Grecia all’Università degli Studi di Milano; è anche Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dello stesso Ateneo. I suoi campi di ricerca vertono sulla bronzistica greca e romana, l’artigianato artistico, la coroplastica, la ceramografia greca e italica, l’iconografia. È direttore del progetto di ricerca Oltre la chora e dello scavo archeologico di Jazzo Fornasiello (Gravina in Puglia, BA).
Secoli di produzione artigianale
Con il nome di Magna Grecia, Megale Hellàs, si indicano quei territori dell’Italia meridionale che i Greci occuparono tra VIII e VII secolo a.C. I Greci, spinti da motivi politici e/o economici, affrontarono l’apoikìa: scelsero di allontanarsi dalla propria casa per vivere meglio. Si crearono nuove realtà territoriali, dove i Greci, che si stabilirono lungo le coste, dovettero rapportarsi con le comunità locali dell’entroterra per affermare la propria identità e per interagire. Le fondazioni coloniali – termine ormai superato – diventarono in qualche decennio delle vere e proprie città in grado di costruire templi e monumenti.
Ma una cosa che sin dalle prime fasi si configurò già di alto livello fu la produzione artigianale. Alle spedizioni coloniali si unirono anche ceramisti e fabbri in grado di portare nel nuovo mondo un sapere tecnico che aveva già avuto una lunga sperimentazione.
“Per gli uomini e per gli dei”, il nuovo libro di Marina Castoldi
Per gli uomini e per gli dei è anche il titolo del nuovo libro della Prof.ssa Castoldi, dedicato alla produzione bronzistica. La maggiore attenzione dedicata, in questi ultimi tempi, agli aspetti più tecnici dell’evidenza archeologica, – dichiara l’editore – unita all’affinamento dei metodi di scavo, ha fatto diventare una realtà le officine di bronzisti, un tempo limitate ai dati riportati dalle fonti che ricordavano famosi scultori, come Pitagora di Rhegion e Dameas di Crotone. Erano prodotti in bronzo gli oggetti destinati a durare nel tempo: le statue, che celebravano il mondo degli dei e degli eroi, ma anche i vasi utilizzati nei riti sacri. Inoltre vi era il vasellame riservato al banchetto e al simposio. Il tutto era molto apprezzato dai popoli indigeni, che dedicavano ai loro defunti, come corredo funebre, preziosi vasi di bronzo, simbolo di status e del compiacimento di essere riusciti a «vivere alla greca»; e ancora gli arredi e gli specchi.
Attraverso la conferenza e, soprattutto, attraverso il libro, si propone un viaggio in questo laborioso mondo, alla scoperta di statue, vasi, arredi, oggetti per gli uomini e per gli dei!
Una copia del libro potrà essere prenotata scrivendo a questo indirizzo.
«Abbiamo il dovere di ricordare e riflettere perché, come ha scritto Primo Levi, “ciò che è accaduto può ritornare, pur assurdo e impensabile che appaia”. Purtroppo, ancora oggi assistiamo alla negazione dell’Olocausto e a manifestazioni di intolleranza contro persone o comunità, sia su base etnica che religiosa», afferma il Direttore del Parco Alfonsina Russo, «è quindi nostro dovere civico ed etico ribadire a voce alta la condanna di qualsiasi negazione dell’Olocausto come evento storico e di tutte le manifestazioni di settarismo, odio razziale e fanatismo, religioso e politico. Uno degli strumenti della memoria è senz’altro la musica che, dopo essere stata una potente forma di resistenza e di denuncia, oggi è essa stessa veicolo della memoria».
«Per esprimere il dolore che stavano provando le vittime della Shoah, molti fecero ricorso a diverse forme d’arte. I disegni, i diari e le melodie che raccontano quella tragedia arrivano direttamente al nostro cuore e ci permettono di trasmettere la Memoria dando una dimensione personale alla storia. Siamo grati al Parco Archeologico del Colosseo per aver voluto organizzare questo concerto, che proprio attraverso una di queste forme d’arte, la musica, assume il compito di trasferire il testimone della Memoria» ha dichiarato Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma.
La musica della memoria
In questo viaggio nella memoria il pubblico sarà accompagnato dalle note dei Maestri Marco Valabrega al violino e Nicola Pignatiello alla chitarra, che eseguiranno composizioni che evocano diversi aspetti della cultura ebraica: Nigun (nella liturgia ebraica “preghiera senza parole”) di Ernest Bloch (1888-1959), tre composizioni del Maestro Valabrega – Dreidel (una trottola a quattro facce con lettere), Mazal (in ebraico “Fortuna”) in forma musicale di Hora, una danza ebraica, e Schegge, di sapore sefardita – e in chiusura il leitmotiv del celebre film di Steven Spielberg “Schindler’s List”.
Da domani, lunedì 11 gennaio 2021, dalle ore 16:30, inizierà un ciclo di incontri dal titolo “La Sicilia protagonista: l’identità greca“. Il tutto è stato organizzato dall’Associazione universitaria S.U.D. (Studenti Universitari Democratici) e da ArcheoMe. Si tratta di cinque appuntamenti, ognuno riguarderà undiverso periodo storico dell’isola. Si inizierà, quindi, domani con la storia della Sicilia in età greca; seguiranno gli incontri del: 15 febbraio sull’età romana, 25 marzo sul periodo medievale; il 20 aprile l’appuntamento verterà sull’età moderna dell’isola e il ciclo si concluderà il 15 maggio con l’età contemporanea.
Ilmodulo Google per iscriversi e seguire la conferenza su Meet è il seguente. Gli incontri verranno comunque trasmessi in diretta dalla pagine Facebook di ArcheoMe e dell’Associazione S.U.D.
Il programma
Domani, al primo appuntamento del ciclo di incontri interverranno: la professoressa Elena Santagati, docente di Storia greca preso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina; il professor Giuseppe Giordano, docente ordinario di Storia della Filosofia, nonché direttore del DiCAM. Infine, interverrà Francesco Tirrito, dottore in Archeologia e direttore editoriale di ArcheoMe. Modererà Fortunato Grillo, studente di Lettere dell’Ateneo, nonché membro dell’Associazione S.U.D.
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