NEWS | Dreamin, arriva l’hub digitale dell’Università di Catania
È stato realizzato, nell’ambito del progetto Dreamin, un hub digitale per la fruizione online dei musei. Lo scopo è quello di digitalizzare e rendere accessibile in modo interattivo il patrimonio dell’Università di Catania.
Il progetto Dreamin
Dall’ateneo catanese, con un solo click è possibile trovarsi immersi in un vero e proprio viaggio virtuale. Si parte alla scoperta dell’Elefante nano e del “Trionfo di Pallade” del Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane, dal Pendolo di Foucault alla Città della Scienza. Con un movimento del mouse è possibile essere al Museo di Mineralogia petrografia e vulcanologia o al cine-teatro Olympia al Museo della Rappresentazione.
Sono solo alcuni dei pezzi del più ampio patrimonio dell’Università di Catania e adesso è possibile visitarli online, a distanza, grazie al progetto Dreamin – Digital REmote Access to Museums and research Infrastructures di cui la docente Germana Barone è il responsabile scientifico.
Il progetto è finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca con lo scopo di trasporre sul piano virtuale i monumenti e gli ambienti museali dell’ateneo catanese, inclusi alcuni reperti rappresentativi del Sistema Museale d’Ateneo, tramite il quale gli utenti potranno assumere un ruolo attivo, grazie anche alla possibilità di simulare l’utilizzo di strumenti di analisi come microscopi virtuali, e di attivare da remoto una parte della strumentazione fisica operante all’interno della Città della Scienza.
Un supporto da remoto
Una nuova piattaforma virtuale, basata sull’architettura dei serious game (giochi istruttivi dove gli aspetti seri e ludici sono in equilibrio), costituirà uno strumento di diffusione della conoscenza per il grande pubblico e potrà supportare la didattica da remoto. Tra le attività principali si annoverano la realizzazione del prototipo di un dispositivo in grado di rilevare il movimento del Pendolo di Foucalt, accessibile da remoto. È stata sviluppata anche un’app, pensata per la fruizione delle collezioni esposte al Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane, che dispone di un’ampia selezione dei beni appartenenti ai diversi musei specialistici universitari. Sono disponibili diversi virtual tour studiati per apprezzare le strutture e i contenuti museali, così come è disponibile la realizzazione di un prototipo di un sistema di simulazione di analisi scientifiche utili per lo studio di rocce e minerali, agevolmente accessibile al pubblico dei non addetti ai lavori.
Dream team
Il progetto gode della partecipazione di diverse strutture museali del SiMuA, come la Città della Scienza, il Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane, il Museo della Rappresentazione e il Museo di Mineralogia petrografia e vulcanologia. La realizzazione del progetto ha registrato una proficua collaborazione tra i dipartimenti – come il Dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche e Ambientali, di Ingegneria Civile e Architettura, di Fisica e Astronomia e quello di Matematica e Informatica – e le strutture museali dell’Ateneo insieme ad un’azienda del territorio, la PMI Innovativa iInformatica srl, confermando le ottime potenzialità delle sinergie tecnico-scientifiche tra il mondo accademico e quello imprenditoriale. Il team del progetto è rappresentato dall’IT Manager Diego Sinitò e ha visto il coinvolgimento dell’ing. Giuseppe Oddo (Cto aziendale), di Davide Scintu e Fabio Stasi, dei developer Michele Di Lecce e Vincenzo Ribaudo, di Antonio Ruoto e Alessandro Verderame.
Lo sviluppo del progetto ha portato al coinvolgimento di borsisti, come Alessandro Trefiletti, Carmelo Lombardo e Carmela Rizzo, e giovani ricercatori, tra cui Maura Fugazzotto, Diego Sinitò, Silvia Majorana, Graziana D’Agostino, Raissa Garozzo e Federico Mario La Russa, con conseguente arricchimento digitale delle strutture museali grazie all’acquisto di numerosi totem per la fruizione dei contenuti sviluppati dal progetto. Tutte le attività sono visitabili al sito web creato per il progetto.