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NEWS | MArTA, tesori archeologici si sfidano per ottenere il restauro

Il MArTA – Museo Archeologico Nazionale di Taranto dà il via a “Opera tua”: la campagna di mecenatismo a favore del recupero e restauro di alcuni reperti storici. È la rivincita dei tesori nascosti, l’occasione per piccole e grandi opere d’arte che attendono di tornare a risplendere.

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Quali sono i reperti candidati e come si vota

La sfida pugliese riguarderà dal 15 giugno al 14 luglio i reperti candidati dal MArTA, ovvero due tesoretti monetali ritrovati rispettivamente a Lizzano e a Maruggio (TA), e un candidato dal Museo Archeologico provinciale “Ribezzo” di Brindisi, ovvero un capitello medievale.

Si vota online e l’opera che riceve maggiori preferenze si aggiudica il fondo da investire nel suo restauro. Per il quinto anno consecutivo l’azione mecenatismo è voluta da Coop. Alleanza 3.0, in collaborazione con Fondaco Italia, l’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiali e il Touring Club Italia, che ogni mese mette in sfida, per ogni regione, un capolavoro d’arte da far tornare al suo antico splendore.

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Le parole della direttrice del MArTA Eva Degl’Innocenti

«Per Taranto, ma anche per le comunità lizzanesi e maruggesi, si tratta di un’occasione straordinaria per mettere in luce il valore delle importanti origini di questo territorio. In entrambi i casi parliamo di tesoretti monetali che dal 1905 (per le 36 monete rinvenute a Maruggio) e dal 1951 (44 monete ritrovate a Lizzano) attendono un meritato riconoscimento pubblico, considerata l’importanza del patrimonio numismatico delle due scoperte».

La direttrice del MArTA Eva Degl’Innocenti – foto: Gazzetta del Mezzogiorno

Continua: «Il “ripostiglio” di Maruggio candidato al restauro è costituito da 36 monete della prima metà del IV secolo a.C. Provenienti da Lizzano sono invece le 43 monete d’argento e una di bronzo della seconda metà del IV secolo a.C. I tesoretti di Lizzano e Maruggio fanno parte del medagliere del Museo di Taranto e restaurarli sarebbe davvero importante ai fini della conservazione, dello studio, della catalogazione, ma anche del recupero di identità storica per i territori di riferimento. Taranto, Lizzano e Maruggio meritano di vincere e servirà la partecipazione di tutti».

I tesoretti di Lizzano e Marruggio (TA)

Ecco il link per votare i tesoretti del MArTA: basta un click per donare nuova vita ai reperti!

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NEWS | Fava contro la Carta di Catania e i “magazzini da sbarazzare”

Claudio Fava si è espresso in merito alla Carta di Catania, il nuovo decreto firmato da Alberto Samonà, l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. Ecco le parole di Fava:

Fava“Ancora una volta dobbiamo registrare come il luogo comune che considera i depositi dei siti museali come semplici magazzini sia duro a morire. Preoccupa molto che questa visione sia portata avanti dall’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana che, con un provvedimento del 30 novembre, rende disponibili all’uso privato i materiali conservati nei depositi dei musei regionali. Una scelta pericolosa ed avventata. In questo siamo confortati dalle preoccupazioni espresse dal mondo accademico e in particolare contenute in un dettagliato intervento del professore Salvatore Settis.
Preoccupa, in particolar modo, la superficialità con cui ci si approccia ai beni in deposito come se si trattasse di vecchie cantine da “sbarazzare” e dei bene ivi contenuti trattati a modo di cianfrusaglie impolverate. In realtà i depositi sono inestimabili scrigni per le attività di ricerca e di studio, attività che rischierebbero di venir meno con una parcellizzazione dei reperti. Per tacere dei rischi connessi all’esposizione dei reperti in siti non sicuri.
Infine ci pare azzardato assegnare a tirocinanti universitari il compito di stilare gli elenchi dei beni da poter mettere a bando. La valorizzazione del nostro patrimonio non può passare da improvvisazioni né da una mercificazione dello stesso ma da un investimento in ricerca. Chiediamo all’assessore regionale di ritirare il bando e la delibera e di impegnarsi per garantire il massimo sostegno alle attività dei poli museali della nostra regione. Per questo motivo ho indirizzato due lettere: la prima al presidente della V commissione dell’ARS affinché si calendarizzi una approfondita discussione sulla materia, l’altra al ministro Franceschini affinché, pur nel rispetto dell’autonomia regionale, possa intervenire sulla vicenda”.