Alcune pergamene della Divina Commedia, databili intorno al 1350, sono state ritrovate nella biblioteca storica del Collegio Ghislieri a Pavia. Le pergamene hanno restituito il II, III, X e XI canto del Paradiso della Commedia. Inoltre, gli straordinari frammenti sono tra i più antichi ritrovati.
Spiega Alessandro Maranesi, responsabile della biblioteca del Ghislieri e rettore vicario:
«Dalla ricostruzione che abbiamo potuto fare, questo documento era stato scoperto nel 1889 proprio al Collegio. Nonostante sia così prezioso, di lui non si seppe più nulla. Abbiamo contattato la Società Dantesca Italiana e vogliamo chiamare a raccolta i massimi studiosi per analizzarlo».
La storia delle pergamene
Le pagine trecentesche furono ritrovate nel 1889, dal laureando Celso Marchini, mentre era intento a consultare un’edizione parigina del Timeo di Platone. Successivamente, le pergamene vennero restaurate, ma furono presto dimenticate. Il testo è stato oggi riscoperto e attentamente analizzato dal professor Maranesi che ha iniziato a studiare le preziose carte. Alcuni elementi, le forme arcaizzanti e il tipo di scrittura, fanno datare le pergamene non oltre la metà del Trecento.
«Si tratta di uno dei frammenti più antichi della Divina Commedia mai rinvenuti. Certi dettagli, come il tipo stesso di pergamena e le lettere miniate in rosso, ci dicono che questi frammenti erano appartenuti a un Codice molto prezioso, che per il suo valore poteva trovare posto solo in case principesche, corporazioni religiose o famiglie potenti». Afferma il Professor Alessandro Maranesi.
Come siano arrivate le pergamene di Dante a Pavia, resta un mistero, ma è suggestiva l’ipotesi di un vero e proprio viaggio. Sarebbero appartenute ad un antico codice della ricchissima biblioteca visconteo–sforzesca che aveva sede nel castello Visconteo di Pavia, poi dispersa per mano dei francesi di Luigi XII nel 1499.
In occasione del settecentenario della morte di Dante Alighieri, avvenuta il 14 settembre 1321 a Ravenna, è più che doveroso omaggiare il Sommo Poeta ripercorrendo il forte spirito critico che pervade la sua personalità e le sue opere. In confronto alla dissoluta politica odierna, animata da personaggi che ostentano elucubrazioni populiste inconcludenti, Dante aveva le idee chiare già allora, nonostante vivesse in un clima politico più stratificato e conflittuale di quello di adesso. Animato da un ardente spirito cattolico, il Fiorentino ha sempre optato per una visione eterogenea dello Stato, sostenendo la teoria dei due Soli come soluzione alla lotta tra i due poteri nel Medioevo. Secondo la visione dantesca, potere spirituale e potere temporale sono distinti e separati, infatti egli rivendicherà l’autonomia del potere imperiale da quello papale.
Per comprendere meglio le scelte politiche attuate da Dante è necessario ricordare le fazioni in lotta nella Firenze del 1300. Da un lato vi erano i ghibellini, i quali non volevano l’intrusione della Chiesa nella politica dell’impero, dall’altro i guelfi, sostenitori del Papa e dell’idea che lui solo fosse in grado di governare in quanto investito direttamente da Dio. Dopo una prima sconfitta contro i ghibellini, i guelfi riuscirono a prendere il controllo e dopo la vittoria si suddivisero in due fazioni interne capeggiate da due famiglie ideologicamente divergenti, la famiglia dei Cerchi (guelfi bianchi) e quella dei Donati (guelfi neri).
Il differente pensiero che accompagnava le due fazioni è che i guelfi bianchi, pur sostenendo il Papa, non precludevano un possibile ritorno all’imperatore. I guelfi neri invece erano pienamente sostenitori del Papa come unico avente il diritto di governare. La grande apertura mentale di Dante è dimostrata dal fatto che sostenesse i bianchi. Il Fiorentino infatti possedeva uno spirito incorruttibile intriso di giustizia, giustizia che viene espressa con tutta la sua carica critica nel De Monarchia. L’equità e la coerenza che convivevano con le sue idee politiche gli costarono l’esilio da Firenze in seguito alla vittoria dei guelfi neri. L’ineludibile senso di giustizia e l’alta capacità di comprensione del mondo classico si fanno sentire anche nella Commedia, in cui, da un lato, Dante collocò Papa Bonifacio VIII all’Inferno nonostante fosse cattolico e, dall’altro, invece, scelse come guida Virgilio nonostante fosse stato un pagano in vita.
Il 19 maggio 1315 il governo dei neri emise un provvedimento di amnistia rivolto a tutti gli esiliati di parte bianca, a condizione di versare una multa e di sottoporsi ad una cerimonia di pubblica umiliazione. Dante, una volta appresa la notizia, scrisse una lettera all’amico fiorentino che lo aveva informato dell’offerta; lettera in cui esprime il suo diniego alla possibilità di ritornare in patria e afferma di non voler scontare pene per crimini mai commessi. Pensieri di cui abbiamo testimonianza nell’Epistola XII in cui Dante scrive:
Lungi da un uomo, apostolo di giustizia, che egli, dopo aver patito ingiuria, paghi del suo denaro a quelli stessi che furono ingiusti con lui, quasi a suoi benefattori. Non è questa, o Padre mio, la via di ritornare in patria.
Ancora una volta emerge tutta l’integrità morale di Dante, che rifiuta l’offerta sebbene fossero passati 15 anni. E come Socrate che rifiutò di essere liberato in punto di morte, Dante dimostra ancora una volta di essere uomo di grande virtù. Spirito saggio, guida delle menti, eccelso poeta e soprattutto italiano, di quelli veri, che diversamente da tanti italiani odierni, ha contribuito a far splendere il Bel Paese. Buon Dantedì!
In programma decine di iniziative, non solo in Italia, per celebrare il Sommo Poeta in occasione del Dantedì. Si tratta di una giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. Il 25 marzo è la data in cui, nella finzione del racconto, il poeta si smarrisce nella selva oscura iniziando così il uno dei viaggi letterari più famosi di tutti i tempi. Ecco alcuni tra gli eventi in programma.
Onori sulla tomba di Dante a Ravenna
A Ravenna, luogo di sepoltura del poeta, il Dantedì si apre con una cerimonia tenuta dal sindaco Michele De Pascale che si occuperà di rinnovare il rito di rabbocco dell’olio che arde nella lampada perenne e che i fiorentini donarono per onorare il poeta. Alle 9.30 ci sarà la consueta lettura perpetua della Divina Commedia, parte del progetto L’ora che volge il disìo. Ogni giorno si alternano artisti e cittadini per declamate i canti dell’opera dantesca presso la sua tomba. A Mara Dirani, custode della Tomba, spetterà la lettura del I Canto dell’Inferno. Alle 17.00 sarà invece la volta di Massimo Finazzer Flory, attore e regista, a declamare il canto XXV del Paradiso. Tutte le iniziative saranno trasmesse sul sito vivadante.it.
Benigni recita Dante
Nel Salone dei Corazzieri del Quirinale, Roberto Benigni reciterà il XXV canto del Paradiso, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Cultura, Dario Franceschini. L’evento di giovedì 25 marzo sarà trasmesso in diretta su Rai1 alle 19.10. In prima serata, invece, Benigni ritorna su Rai3 con Il Quinto dell’Inferno, con una sua interpretazione del celebre canto di Paolo e Francesca, introdotta da Corrado Augias.
Da Verona dialoghi e video in streaming
Anche Verona, città dantesca, ha in programma un’intera giornata in streaming sul sito danteaverona.it con letture, dialoghi, incontri. Il tutto avviene all’interno del progetto che vedrà la città protagonista per un anno intero, Dante a Verona 1321 – 2021, nelle celebrazioni dantesche. All’Università di Verona, però, anticipando il Dantedì, si è già tenuto un incontro con Pupi Avati e il filologo Paolo Pellegrini dell’Università di Verona, incentrato sul nuovo film del regista sulla vita di Dante Alighieri.
Di prima notte a Bologna
Il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Alma Mater di Bologna organizza l’evento Lecturae Dantis dal titolo “Di prima notte”, con la partecipazione di molti studiosi e scrittori legati all’Ateneo. L’Università propone così una serata online su Teams a partire dalle 20.30 del 25 marzo, con la presenza di molti docenti e cultori della materia. Si annovera la presenza di vari scrittori, come Marcello Fois.
Si prevedono brevi Lecturae Dantis, di cinque minuti ciascuna, e ognuna cercherà di raccontare un verso o una terzina della Commedia, secondo l’ordine di apparizione nel testo. Sarà possibile partecipare anche da esterni all’ateneo bolognese. Basterà scrivere al professor Giuseppe Ledda (e-mail: giuseppe.ledda@unibo.it) entro due ore prima dell’evento, per ricevere delle credenziali temporanee Unibo.
Il cenotafio restaurato
Sempre giovedì 25 marzo, alle ore 11, nella basilica di Santa Croce a Firenze viene presentato il restauro del cenotafio dantesco in occasione del settimo centenario della sua morte. Insieme alla presidente dell’Opera di Santa Croce, Irene Sanesi, saranno presenti il sindaco Dario Nardella, il prefetto Alessandra Guidi e il presidente della Regione Eugenio Giani. Inoltre, l’attrice Monica Guerritore declamerà alcuni versi del XXIV canto del Purgatorio.
Dante e i nuovi media: un approccio contemporaneo ad un classico della letteratura
L’Università di Napoli Federico II sceglie di celebrare il Dantedì del 2021 con un evento particolare e innovativo, dal titolo Re-doneDante – Nella selva dei nuovi media. Oggetto dell’evento saranno la musica, il fumetto, il videogioco, l’illustrazione e l’installazione ambientale, moderni canali di comunicazione attraverso cui Dante, inconsapevolmente, continua a parlare ad un pubblico distante sette secoli da lui. L’obiettivo dell’ateneo è quello di far capire come opera di Dante dimostra che la vitalità di un classico della letteratura si rivela nella sua capacità di continuare a condizionare l’immaginario del suo pubblico e di stimolare la produzione artistica anche a distanza di secoli. Il portale dell’Ateneo ospiterà così alcuni video con conversazioni tra ricercatori e ricercatrici del Dipartimento di Studi Umanistici con la collaborazione di esperti di nuovi media artisti contemporanei. Tra i nomi più importanti i rapper Murubutu e Claver Gold; il disegnatore Marcello Toninelli; Riccardo Fassone, docente dell’Università di Torino e esperto di forme videoludiche; l’illustratore americano Sandow Birk; l’artista e performer Gian Maria Tosatti.
Dante nell’aldilà a Parma
La città emiliana celebra il poeta con una conferenza culturale del dantista Italo Comelli, dal titolo “Noi andavam con passi lenti e scarsi. Dante nell’aldilà”. Appuntamento per le 16.30 in videoconferenza su piattaforma Zoom con le credenziali 954 6415 5750.
A Pordenone per un mostruoso Dantedì
Il Centro Iniziative Culturali di Pordenone (CICP) sarà online con una produzione video che ha come protagonisti gli autori del volume I mostri di Dante, edito Salani: Laura Vaioli, autrice di libri “pop” per ragazzi, il disegnatore Giacomo Guccinelli, autore delle illustrazioni, e Mirko Volpi, docente di Linguistica italiana all’Università di Pavia e studioso di Dante. Un appuntamento, alle 10.30 del 25 marzo, per spiegare ai giovani come è nata la Divina, con la partecipazione del fumettista Marco Tonus. Sarà possibile seguire i video sui canali Facebook e Youtube del CICP.
Dante visto da Victor Hurgo
Alle 19.30, invece, il Museo Teatrale alla Scala di Milano presenta in streaming la lettera indirizzata da Victor Hugo al Sindaco di Firenze per le celebrazioni dantesche del 1865. Pierluigi Panza racconta la storia del documento, che sarà letto da Laura Marinoni, mentre Orazio Sciortino eseguirà brani di Liszt ispirati a Dante e Hugo.
Alla diocesi di Padova si legge Dante
Anche la Diocesi di Padova propone una serie di iniziative e appuntamenti che prendono il via in occasione del Dantedì e proseguono fino a ottobre 2021. Il percorso, Il canto del viaggio, inizia giovedì 25 marzo con due appuntamenti. Il primo è AppassioDante, proposto dalla Pastorale dei Giovani che sul proprio sito renderà noto il risultato di un’originale sfida rivolta ai giovani dai 18 ai 35 anni. Una serie di video, inviati entro il 15 marzo, in cui ogni partecipante recitava un verso del I Canto dell’Inferno; un verso a testa per un totale di 136 voci.
Alle 20.30, invece, l’appuntamento sarà sul canale Youtube della Diocesi di Padova con Vergine Madre, figlia del tuo Figlio (XXXIII canto del Paradiso). Ad introdurre ci sarà don Riccardo Battocchio, rettore dell’Almo Collegio Capranica di Roma e presidente dell’Associazione teologica italiana. La lettura dell’ultimo canto, invece, sarà opera del Vescovo Claudio Cipolla.
A Vigevano Dante e Beatrice con Bianca Garavelli
Non poteva mancare un evento incentrato sul rapporto tra Dante e Beatrice. Sarà Bianca Garavelli a presentare l’argomento, in diretta sulle pagine Facebook della Biblioteca Mastronardi di Vigevano e di Rete Cultura, alle ore 21. Si passerà dalle interpretazioni più curiose del versante esoterico, alle letture consolidate, fino a comprendere l’importanza per il pensiero dantesco del suo rapporto amoroso con la donna che è stata in primo luogo la bambina di Firenze di cui Dante, a sua volta bambino, si è innamorato al primo sguardo.
Dante in podcast su Rai Radio3
Grandi attori leggono Dante nel progetto in podcast di Rai Radio3 dal titolo Cento giorni con Dante. Il progetto prende avvio in occasione del Dantedì e prevede la lettura integrale della Divina Commedia, con un canto nuovo ogni giorno. Il progetto è promosso da Radio 3 e dal Teatro Nazionale di Genova. Dagli archivi di quest’ultimo arrivano le registrazioni delle letture teatrali effettuate tra il 1984 e il 1986, una delle quali integrale con protagonisti Arnoldo Foà, Aroldo Tieri, Eros Pagni, Ferruccio De Ceresa, Ugo Maria Morosi, Roberto Herlitzka, Gabriele Lavia, Mariano Rigillo, Massimo De Francovich, Giuseppe Pambieri, Tino Carraro, Paolo Poli, Giulio Bosetti e molti altri. Nato da un’idea di Carlo Repetti, si tratta di un progetto che ha inaugurato la pratica dei reading teatrali, con un eccezionale successo di pubblico.
Il 25 Marzo alle ore 8.30 il Museo Archeologico Nazionale di Napoli svelerà alcune anticipazioni sulla mostra “Divina Archeologia”. In occasione del Dantedì, infatti, il MANN pubblicherà sui propri canali social alcuni suggestivi spoiler del futuro evento. Fissata per il 14 settembre 2021 la data di inizio della mostra – in cui cadono i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta– allestita con il contributo della Regione Campania.
Sarà l’hashtag “#Divinaarcheologia” a presentare l’anteprima digitale per le opere dell’esposizione “Mitologia e storia della Divina Commedia nelle Collezioni del MANN”.
”Annunciamo nel DanteDì la data simbolica scelta per l’inaugurazione.- Dichiara Direttore del MANNPaolo Giulierini- Come è noto, Dante morì a Ravenna il 14 settembre del 1321 e una collaborazione importante è stata attivata con il ClassisRavenna – Museo della Città e del Territorio. Tanti sono i miti, gli eroi, i personaggi della storia antica che si incontrano nella Divina Commedia e il MANN è una miniera di riferimenti iconografici. Pochi sanno che un’immagine di Dante con veste purpurea e corona d’alloro campeggia su una volta del nostro Museo, opera ottocentesca dell’artista Paolo Vetri. Divina Archeologia sarà anche l’occasione per celebrare il legame fortissimo tra Virgilio e Napoli, dove si trova la sua tomba: prima di San Gennaro il poeta latino era considerato un ‘protettore’ della cittàe un mago, come testimonia il celebre mito dell’uovo di Virgilio. Un percorso che ci porterà, con una serie di podcast dedicati, anche fuori dal MANN, fino al lago d’Averno e non solo. E inviteremo istituti e docenti a tenere lezioni su Dante nelle nostre sale e nell’auditorium”.
Le anticipazioni di “Divina Archeologia”
Tra le anticipazioni a distanza della mostra “Divina Archeologia”, saranno pubblicate su Facebook ed Instragram diverse opere del Museo. Prima fra tutte e protagonista la statua marmorea di Diomede da Cuma in uno scatto di Luigi Spina. Infatti, l’eroe si trova nell’ottava bolgia dell’inferno dantesco con Ulisse e i fraudolenti per aver partecipato al furto del Palladio.
Quest’opera fungerà da collegamento proprio per il racconto di Ulisse e del cavallo di Troia, l’inganno del re di Itaca che portò alla vittoria degli Achei. Al grande viaggiatore sarà dedicato un post con l’affresco pompeiano che ritrae la scena in cui il cavallo viene portato all’interno delle mura di Ilio.
Infine, si ricorderà uno dei più grandi eroi greci: Achille, collocato da Dante Alighieri nel girone dei lussuriosi. Infatti, saranno pubblicati ben due affreschi relativi all’eroe, “Achille a Sciro” dalla Casa dei Dioscuri di Pompei, il momento in cui Ulisse e Diomede lo smascherano dalle sue vesti femminili per portarlo in guerra. Il secondo affresco ritrae Achille e il Centauro Chirone, di cui il Sommo Poeta parla nel XII canto dell’Inferno. In quest’opera è presente Pelide giovanissimo nell’atto di apprendere l’arte dell’ira dal maestro Chirone.
Anche l’Università di Catania aderisce alla giornata nazionale in onore di Dante Alighieri, che si celebra il 25 marzo, data che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia.
Dalle ore 12 tutti sono invitati a celebrare il “Dantedì”, leggendo i versi della Commedia, seppur a distanza, e a condividere sui social ‘pillole’, letture in streaming, performance dedicate a Dante, con gli hashtag ufficiali #Dantedì, #IoleggoDante e #UnictxDantedì. Grazie alla collaborazione con il Teatro Stabile di Catania, l’Università ha realizzato un video della lettura dell’Inferno, nel quale gli attori Pietro Pace, Luca Iacono, Egle Doria, Simone Luglio, Franco Mirabella e Silvio Laviano leggeranno le terzine del XXVI Canto, sulle musiche originali del compositore Edmondo Romano.
Il video integrale sarà pubblicato sul canale YouTube dell’Ateneo e diffuso attraverso i siti e i canali social istituzionali dell’Università di Catania e del Teatro Stabile di Catania. All’iniziativa collabora anche Radio Zammù con una poesia, tratta da “Le rime”, letta da quattro speaker, ognuno rigorosamente da casa propria. I versi scelti sono un inno allo stare insieme con gli amici in allegria e spensieratezza. Dante è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo insieme sarà un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento difficile, condividendo versi dal fascino senza tempo…
I docenti dell’Ateneo Rosario Castelli e Andrea Manganaro (Letteratura italiana, Dipartimento di Scienze umanistiche) interverranno inoltre con due contributi video che saranno pubblicati sullo stesso canale. Anche le lezioni a distanza di discipline letterarie dei corsi di studio dell’Università di Catania, che saranno tenute nella giornata di oggi tramite la piattaforma MS Teams, saranno dedicate al Sommo Poeta. All’iniziativa aderisce l’Associazione degli Italianisti Italiani, con cui Unict collabora da anni, e che coinvolgerà a distanza gli alunni di moltissime scuole siciliane.
Che fa un Parco archeologico senza visitatori, chiuso per via dell’emergenza sanitaria? A Paestum e Velia, la risposta è: si prepara alla riapertura con corsi di formazione offerti al personale. Il personale, che non è impegnato a garantire la sorveglianza del sito o a seguire procedure tecniche e amministrative da casa in modalità “Smart”, a partire da questa settimana può fruire di un ampio programma di corsi online che il direttore Gabriel Zuchtriegel ed alcuni suoi collaboratori hanno messo in campo.
I contenuti spaziano dalla storia e dall’archeologia dei siti di Paestum e Velia alla fruizione accessibile del patrimonio e alla comunicazione. “L’obiettivo – spiega il direttore – è che anche i colleghi che non hanno mansioni tali da poterle svolgere da casa non siano penalizzati in questa situazione, dovendo consumare ferie e recuperi; anzi, vogliamo usare il tempo per prepararci al meglio per la riapertura, ovviamente da casa. Quando si riapriranno le porte del parco, e speriamo che sarà presto, troverete una squadra ancora meglio preparata grazie a un programma che valorizza conoscenze e competenze presenti all’interno della struttura che saranno condivise attraverso la rete”. La cultura, dunque, non si ferma al Parco Archeologico di Paestum e Velia, meno che mai per il suo pubblico a casa che può continuare a fruire delle bellezze e della storia dei due siti magno greci della provincia di Salerno on-line.
Con App Paestum, scaricabile su dispositivi Apple e Android, è possibile visitare virtualmente l’area archeologica di Paestum seguendo dei percorsi tematici capaci di far scoprire storie, suoni, profumi dell’antica città di Poseidonia-Paestum. Inoltre, ogni giorno, sui canali social del Parco sono pubblicati dei bollettini, ovvero dei video a cura del direttore Zuchtriegel che hanno l’obiettivo di far conoscere Paestum da una prospettiva interna, quella di chi quotidianamente vive il museo e l’area archeologica. Ecco, dunque, il racconto di approfondimenti, aneddoti, anticipazioni e curiosità racchiuse nei #RaccontidiArcheologia con riprese dagli scavi, dal museo, dagli uffici e dai depositi. Sempre sui social, il Parco aderisce a campagne di comunicazioni nazionali promosse dal MiBACT come la maratona streaming l’Italia Chiamò o il Dantedì, evento in programma per oggi 25 marzo 2020, per commemorare il sommo poeta Dante Alighieri.
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