Una pergamena contenente la possibile firma di Dante Alighieri è stata rinvenuta in maniera del tutto fortuita fra le pagine di un’edizione della Commedia datata al 1906.
La scoperta
La pergamena, con tanto di sigillo in ceralacca a vergare l’anno di pubblicazione, ossia 1295, è stata ritrovata all’interno di una sua Divina Commedia.
Il reperto è stato poi affidato al professore e accademico virgiliano Rodolfo Signorini. Se lo studioso da un lato propone “cautela e prudenza”, dall’altro afferma però che potrebbe essere una di quelle scoperte sensazionali.
Il professore ha reso pubblico il ritrovamento nella pubblicazione dell’ultimo numero di “Atti e Memorie” dell‘Accademia Nazionale Virgiliana di Scienze Lettere e Arti.
La pergamena
Il testo è interessante poiché, oltre a riportare in calce, la firma di Dante Alighieri (Ego Dantes Allaghery laudavi et me subschripsi, ossia io Dante Alighieri approvo e sottoscrivo), riporta anche quelle di ser Brunetto Latini (Ego ser Burnectus Latini notarius laudavi atque schripsi), Guido Cavalcanti (Ego Guido de Chavalchantibus me subscribo) e Dino Compagni (Ego Dinus Chompagni, minius doctorum, me subscripsi).
La pergamena, sottoscritta dai quattro letterati, tratterebbe del corretto uso del “ma” come congiunzione nella lingua volgare. Il documento, oltre che per la possibile firma di Dante, risulta inoltre interessante sotto l’aspetto squisitamente filologico.
Le parole di Rodolfo Signorini
Sulla possibile firma di Dante Alighieri Signorini ribadisce a FQMagazine: “Non abbiamo nulla scritto di suo pugno: né una parola, né una virgola, né una firma”.
Come scrive il professore negli Atti pubblicati dall’Accademia Virgiliana, bisogna avere prudenza sull’argomento: “Il testo in argomento viene qui presentato al futuro, paziente Lettore con la necessaria cautela e la doverosa prudenza, affinché si apra un atteso dibattito sulla sua autenticità. Trattasi di materia delicatissima, specialmente a motivo dell’inattesa, sorprendente firma di Dante, nella quale nessuno studioso si è mai prima imbattuto e universalmente auspicata come un prodigio da tutti gli studiosi di Dante”.
Si celebra oggi la giornata nazionale dedicata al Sommo Poeta della tradizione italiana, cioè Dante Alighieri.
La decisione di istituire il Dantedì è stata presa il 17 gennaio 2020, durante un Consiglio dei ministri, in occasione della commemorazione per il settecentesimo anniversario della morte del fiorentino, il 14 settembre 1321.
La scelta di celebrare l’illustre poeta fiorentino proprio il 25 marzo non è casuale. Il 25 marzo del 1300, infatti, egli si perde nella famosa “selva oscura” che ha dato l’incipit al suo noto poema, La Divina Commedia.
La storia
Il 19 giugno 2017, sul Corriere della Sera, viene pubblicato un editoriale, a opera del giornalista Paolo Di Stefano, dove si fa strada l’idea di omaggiare Dante Alighieri con una giornata a lui dedicata.
Lo stesso giornalista, dopo il primo tentativo, torna più volte a ribadire l’importanza del rendere un adeguato omaggio al Poeta. Si fa portavoce, infatti, di tale richiesta in altre due occasioni, rispettivamente il 3 febbraio 2018 e il 24 aprile 2019.
La proposta è stata accolta positivamente da molti intellettuali e studiosi, oltre che da prestigiose istituzioni culturali come l’Accademia della Crusca, la Società Dantesca Italiana e la Società Dante Alighieri.
Istituzione della giornata
L’istituzione di questa giornata avviene il 4 luglio 2019 a Milano, nella sala Buzzati del Corriere, durante un evento organizzato dalla Fondazione Corriere.
Il Consiglio dei ministri ha poi approvato la direttive per istituire il Dantedì il 17 gennaio 2020 e le prime due edizioni, causa pandemia, si sono svolte online, tramite apposite apparecchiature e dispositivi, ottenendo un grandissimo successo.
Fondamentale, per l’approvazione finale è stata l’azione del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, che ha mostrato una grande apertura e un forte spirito di iniziativa di fronte a un tema di tale importanza.
Ha usato queste parole per commentare l’approvazione definitiva della proposta: “Ogni anno, il 25 marzo, data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia, si celebrerà il Dantedì.”
L’iniziativa ha suscitato moltissimo entusiasmo tra i giovani e non, al punto che innumerevoli sono stati gli eventi organizzati per omaggiare l’Alighieri, già nel 2021.
Eventi 2022
Questi sono alcuni eventi che si terranno il 25 marzo 2022, in occasione della giornata in onore del Sommo Poeta:
Proiezione del film “Dante e Beatrice” (Chieti), Direzione regionale musei d’Abruzzo;
D(ur)ANTE… una visita al Museo Nazionale di Matera,Museo Nazionale di Matera – Palazzo Lanfranchi;
La bellezza e la poesia: Dante e la Pace, Castello Piccolomini – Collezione Torlonia e Museo d’Arte Sacra della Marsica;
Comedìa. Viaggio con Dante in Italia (e nel Mondo), Museo archeologico nazionale di Campli e Area archeologica di Campovalano;
Dantedì, la Reggia di Caserta ricorda il sommo Poeta, Regia di Caserta – Palazzo Reale.
Giovedì 25, alle ore 17, presso il foyer del Palacultura “Antonello da Messina”, patrocinata dal Comune di Messina – Assessorato alla Cultura, prenderà il via la mostra La Divina Commedia in punta di penna dell’artista Giovanni Guglielmo.
L’inaugurazione, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Enzo Caruso, sarà inoltre preceduta dagli interventi della dott.ssa Silvia Freiles e dell’autore Giovanni Guglielmo nella Sala Palumbo del Palacultura.
La mostra che celebra Dante
La mostra, aperta al pubblico fino a venerdì 10 dicembre, è quindi inserita nel contesto delle celebrazioni del 700° Anniversario della morte di Dante. Questa si snoda in una avvincente lettura grafica della Divina Commedia, con 70 tavole grafiche a china, che con tratto e stile originale, illustrano i 100 canti dell’opera ed è completata da un grande polittico ad olio su tela, raffigurante Inferno, Paradiso e Purgatorio.
L’esposizione dei disegni sarà ospitata presso il Foyer del Palacultura e sarà visitabile da lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì ed il giovedì dalle 15 alle 17 e il sabato e la domenica dalle 18 alle 20 (8 dicembre chiuso).
<<In un mondo globalizzato, dove l’immagine predomina sulla lettura – dichiara l’Assessore Caruso – questa mostra cattura la curiosità e suscita emozioni, che stimolano all’approfondimento del testo dantesco. Mi auguro che gli studenti, guidati dai loro insegnanti, colgano questa straordinaria opportunità offerta alla collettività dall’estro del M° Giovanni Guglielmo>>.
Le parole dell’artista
Come ha raccontato l’artista Giovanni Guglielmo “l’idea è nata in una giornata dell’aprile 2020, quando, chiuso in casa, non potevo nemmeno raggiungere il mio studio. Eliminati incontri con parenti e amici, cancellata la quotidiana passeggiata in riva al mare, cercavo qualcosa per riempire il tempo. Stavo leggendo Se questo è un uomo di Primo Levi. Essendone molto colpito, ho buttato giù dei bozzetti ispirati al campo di concentramento. Era un inferno. Quasi insensibilmente quei bozzetti sono diventati un progetto di illustrazione grafica della Divina Commedia. C’era una risma di cartoncino, le boccette di inchiostro di China seppia, i vecchi pennini e anche una stanza libera in casa. Era l’inizio del mio viaggio con Dante. Finite le 70 tavole grafiche, che illustrano i cento canti della Divina Commedia, ho voluto realizzare anche un polittico ad olio di grandi dimensioni”.
Chi è Giovanni Guglielmo, artista messinese
Nato a Messina il 22 agosto 1947, Giovanni Guglielmo si diploma presso l’Istituto d’arte di Messina, sotto la guida di Salvatore Castagna, come “Maestro d’arte in oreficeria” e presso l’Istituto d’arte di Milazzo come “Designer di architettura ed arredamento”. Consegue l’abilitazione all’insegnamento in discipline pittoriche, plastiche e disegno e storia dell’arte, e insegna così presso l’istituto d’arte “E. Basile” ed il Liceo scientifico “Archimede” di Messina.
Lo sviluppo artistico prende il via nel 1960, data a partire dalla quale parteciperà a moltissime mostre e concorsi di pittura e scultura, conseguendo molti premi e riconoscimenti.
Oltre che nella provincia di Messina, le sue opere sono state esposte in importanti mostre a Roma, Torino, Palermo, Catania, Imperia e Venezia. Nel 1990 è stato premiato con il Tindari d’oro e nel 2009 con il premio Dicearco, ed inserito nel 12° Vol. di Arte italiana nel mondo e Artisti del XX secolo. La sua attività non si limita alla pittura, ma si estende anche alla ceramica, alla grafica e alla scultura. Oltre a molte opere realizzate per privati, ha realizzato monumenti per committenti pubblici, vincendo nel 2008 il concorso per il monumento che ricorda il centenario del terremoto di Messina del 1908.
In programma stasera 22 ottobre alle ore 18.00 una nuova tappa del Progetto Dante, presso i musei civici di Pavia. “Dal peccato alla virtù: l’amore in tre canti della Commedia” è la conferenza/recital con Mirko Volpi (ricercatore di Linguistica italiana, Università di Pavia) e Davide Ferrari (attore).
Dante e l’amore
L’iniziativa, presentata con la collaborazione del Comitato di Pavia della prestigiosa Società Dante Alighieri, è dedicata all’amore, tema centrale in Dante e nella costruzione stessa del suo capolavoro. Si tratta infatti dell’unico sentimento a cui nel poema sia dedicato un luogo specifico in ciascuno dei tre regni dell’aldilà. Si trovano, infatti, i lussuriosi nell’Inferno e anche nel Purgatorio, mentre gli spiriti amanti si incontrano nel cielo di Venere nel Paradiso.
Durante l’incontro verranno letti e commentati ampi brani provenienti dalle tre cantiche, uno per cantica, in cui si condanna, si purifica o si celebra la passione amorosa: Inferno 5, Purgatorio 26, Paradiso 9.
Innovazione e rivisitazione
A seguire, all’interno della mostra Progetto Dante allestita dal 18 giugno nella sala dell’antica Biblioteca di Corte del Castello Visconteo, ci sarà la presentazione della nuova videoinstallazione di Rino Stefano Tagliafierro. Attraverso un’elaborazione digitale delle litografie tratte dalla preziosa edizione dalla Divina Commedia illustrata da Amos Nattini, il regista e videomaker, ha realizzato un viaggio spettacolare nelle atmosfere le tre cantiche della “Divina Commedia”. Inoltre, il video è accompagnato da una musica coinvolgente composta da Alberto Modignani.
Il pittore genovese Nattini (1892-1985), infatti, è uno dei più espressivi illustratori danteschi del Novecento. Nel 1921, in occasione del seicentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, l’Istituto nazionale dantesco a Milano incaricò Nattini di creare una litografia per ogni canto dell’edizione della Commedia che intendeva pubblicare.
Tra il 1923 e il 1941 realizzò cento litografie a colori per la monumentale opera, in grande formato, stampata in mille copie numerate. Le tavole originali furono esposte in varie città italiane ed europee.
L’ ingresso gratuito con prenotazione a: museicivici@comune.pv.it
Il Treno di Dante ha percorso il suo viaggio inaugurale il 3 luglio 2021. Intorno alle 9 è partito dalla stazione Santa Maria Novella di Firenze diretto a Ravenna, ripercorrendo le terre del sommo poeta nell’anno del 700esimo anniversario della sua morte. Dalla sua natia Firenze, fino al luogo della sua sepoltura ravennate, passando per le terre che hanno contrassegnato parte della sua vita, sull’antica ferrovia Faentina, a bordo di un convoglio storico. Il treno, infatti, si compone di tre carrozze del modello “100 porte”, realizzato ai primi del ‘900, a cui si aggiungono la motrice diesel D445, il vagone postale (visitabile) e il vagone-deposito per le biciclette. Un treno già di per sé molto suggestivo, con gli interni in legno, che riporta il viaggiatore in un’altra epoca.
A far da cornice, inoltre, anche la tratta storica di una linea ferroviaria che, inaugurata nel 1893, finalmente collegava Adriatico e Tirreno. Proprio su questo storico percorso, il Treno di Dante accompagnerà i viaggiatori lungo un itinerario d’eccezione. Dopo la partenza da Firenze, prevista alle 8.50, il treno fermerà a Borgo San Lorenzo, a Marradi, Brisighella e Faenza con arrivo a Ravenna intorno alle 12.20.
Il treno porterà i viaggiatori sulle orme di Dante tutti i weekend fino al 10 ottobre 2021. Vengono offerte, inoltre, diverse soluzioni d’acquisto del biglietto, tra le quali una che dà diritto alla visita gratuita, nei comuni delle fermate, ad alcuni luoghi del patrimonio storico-artistico.
“La piazza vicino alla piazza” è il sottotitolo dell’iniziativa Agorà Archeologia, promossa dal Museo Civico Archeologico di Bologna. Un modo per continuare a ospitare visitatori da tutto il mondo nonostante la chiusura temporanea di alcune sale del Museo.
Agorà Archeologia, vivere la piazza come gli antichi greci
Dal primo luglio lo spazio del piano terra del Museo diverrà parte integrante del percorso espositivo temporaneo, pensato come le antiche piazze delle città greche: per l’incontro e il confronto dei cittadini e di tutti i visitatori. Una piazza “archeologica” per mantenere e rinsaldare il legame tra la città e il suo patrimonio attraverso mostre, incontri, visite guidate, laboratori e uno spazio dedicato all’accessibilità.
Dante Alighieri, primo ospite della “Piazza”
Il Sommo Poeta sarà il primo ospite dell’iniziativa. Dal primo luglio al primo novembre, infatti, la “Piazza” sarà il teatro espositivo di una mostra su Dante Alighieri: … che mi fa sovvenir del mondo antico. L’esposizione analizza personaggi e tradizioni di miti e storia del mondo antico riprese da Dante, che le rielaborò in chiave cristiana nella costruzione dell’Aldilà nella Divina Commedia.
Tutti gli elementi che ritroviamo nel viaggio di Dante attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso sono, infatti, un insieme di influssi e apporti culturali, filosofici, teologici e letterari provenienti dal mondo classico; derivati anche dalle aree orientali del bacino del Mediterraneo, filtrati dalle tradizioni ebraica, greco-romana e cristiana e dalle successive dottrine medievali.
Agorà Archeologia: i reperti delle sale chiuse saranno esposti a rotazione
I lavori del Museo Civico Archeologico di Bologna, commissionati dal Settore Manutenzione del Comune di Bologna, avranno una durata di circa 10 mesi. Dal 28 giugno 2021 non sarà più possibile visitare le collezioni relative alla storia di Bologna, le collezioni Etrusco-Italica, Greca, Romana e la Gipsoteca. Il percorso Agorà Archeologia darà la possibilità ai visitatori di poter osservare alcuni reperti provenienti dalle sale chiuse. A rotazione, infatti, verrà esposta una selezione di reperti di maggiore pregio, conservati al primo piano, temporaneamente chiuso.
Grazie alla menzione equivoca de “L’inferno di Topolino”, Giunti Editore ha deciso di celebrare l’anniversario della scomparsa di Dante Alighieri con un nuovo Divin fumetto, “PaperDante“.
Il volume “L’inferno di Topolino” fu la prima parodia fumettistica della Disney a cura di Guido Martina e Angelo Bioletto del 1949 e “L’inferno di Paperino” di Giulio Chierichini del 1987. Inoltre si aggiunge a questa illustre collezione “PaperDante”, scritto da Augusto Macchetto con i disegni di Giada Perissinotto e i colori di Andrea Cagol. Il nuovo fumetto tratterà dell’infanzia del Sommo Poeta, ambientata durante una calda estate nella città di Firenze. L’amata del nostro “PaperDante” sarà l’angelica “PaperBice” che, dopo l’ingresso nella strana cava di pietra, lo condurrà alla luce e alla fine del viaggio. Proprio questo viaggio fantastico ispira le rime del Papero Poeta.
“Disney non poteva perdere l’occasione di celebrare a suo modo il genio di Dante. Il racconto PaperDante è una storia che va alla scoperta del Dante bambino. L’incontro tra il giovane papero e il Poeta ci è sembrato come una luce in grado di aprire uno squarcio in queste giornate buie, una scintilla che ispira il desiderio di conoscere. Il lume della candela sulla copertina rappresenta proprio quel varco di luce che Dante ha aperto al suo tempo”. Così ha dichiarato Veronica Di Lisio, direttrice editoriale Disney Libri per Giunti Editore.
In occasione del settecentenario della morte di Dante Alighieri, avvenuta il 14 settembre 1321 a Ravenna, è più che doveroso omaggiare il Sommo Poeta ripercorrendo il forte spirito critico che pervade la sua personalità e le sue opere. In confronto alla dissoluta politica odierna, animata da personaggi che ostentano elucubrazioni populiste inconcludenti, Dante aveva le idee chiare già allora, nonostante vivesse in un clima politico più stratificato e conflittuale di quello di adesso. Animato da un ardente spirito cattolico, il Fiorentino ha sempre optato per una visione eterogenea dello Stato, sostenendo la teoria dei due Soli come soluzione alla lotta tra i due poteri nel Medioevo. Secondo la visione dantesca, potere spirituale e potere temporale sono distinti e separati, infatti egli rivendicherà l’autonomia del potere imperiale da quello papale.
Per comprendere meglio le scelte politiche attuate da Dante è necessario ricordare le fazioni in lotta nella Firenze del 1300. Da un lato vi erano i ghibellini, i quali non volevano l’intrusione della Chiesa nella politica dell’impero, dall’altro i guelfi, sostenitori del Papa e dell’idea che lui solo fosse in grado di governare in quanto investito direttamente da Dio. Dopo una prima sconfitta contro i ghibellini, i guelfi riuscirono a prendere il controllo e dopo la vittoria si suddivisero in due fazioni interne capeggiate da due famiglie ideologicamente divergenti, la famiglia dei Cerchi (guelfi bianchi) e quella dei Donati (guelfi neri).
Il differente pensiero che accompagnava le due fazioni è che i guelfi bianchi, pur sostenendo il Papa, non precludevano un possibile ritorno all’imperatore. I guelfi neri invece erano pienamente sostenitori del Papa come unico avente il diritto di governare. La grande apertura mentale di Dante è dimostrata dal fatto che sostenesse i bianchi. Il Fiorentino infatti possedeva uno spirito incorruttibile intriso di giustizia, giustizia che viene espressa con tutta la sua carica critica nel De Monarchia. L’equità e la coerenza che convivevano con le sue idee politiche gli costarono l’esilio da Firenze in seguito alla vittoria dei guelfi neri. L’ineludibile senso di giustizia e l’alta capacità di comprensione del mondo classico si fanno sentire anche nella Commedia, in cui, da un lato, Dante collocò Papa Bonifacio VIII all’Inferno nonostante fosse cattolico e, dall’altro, invece, scelse come guida Virgilio nonostante fosse stato un pagano in vita.
Il 19 maggio 1315 il governo dei neri emise un provvedimento di amnistia rivolto a tutti gli esiliati di parte bianca, a condizione di versare una multa e di sottoporsi ad una cerimonia di pubblica umiliazione. Dante, una volta appresa la notizia, scrisse una lettera all’amico fiorentino che lo aveva informato dell’offerta; lettera in cui esprime il suo diniego alla possibilità di ritornare in patria e afferma di non voler scontare pene per crimini mai commessi. Pensieri di cui abbiamo testimonianza nell’Epistola XII in cui Dante scrive:
Lungi da un uomo, apostolo di giustizia, che egli, dopo aver patito ingiuria, paghi del suo denaro a quelli stessi che furono ingiusti con lui, quasi a suoi benefattori. Non è questa, o Padre mio, la via di ritornare in patria.
Ancora una volta emerge tutta l’integrità morale di Dante, che rifiuta l’offerta sebbene fossero passati 15 anni. E come Socrate che rifiutò di essere liberato in punto di morte, Dante dimostra ancora una volta di essere uomo di grande virtù. Spirito saggio, guida delle menti, eccelso poeta e soprattutto italiano, di quelli veri, che diversamente da tanti italiani odierni, ha contribuito a far splendere il Bel Paese. Buon Dantedì!
In programma decine di iniziative, non solo in Italia, per celebrare il Sommo Poeta in occasione del Dantedì. Si tratta di una giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. Il 25 marzo è la data in cui, nella finzione del racconto, il poeta si smarrisce nella selva oscura iniziando così il uno dei viaggi letterari più famosi di tutti i tempi. Ecco alcuni tra gli eventi in programma.
Onori sulla tomba di Dante a Ravenna
A Ravenna, luogo di sepoltura del poeta, il Dantedì si apre con una cerimonia tenuta dal sindaco Michele De Pascale che si occuperà di rinnovare il rito di rabbocco dell’olio che arde nella lampada perenne e che i fiorentini donarono per onorare il poeta. Alle 9.30 ci sarà la consueta lettura perpetua della Divina Commedia, parte del progetto L’ora che volge il disìo. Ogni giorno si alternano artisti e cittadini per declamate i canti dell’opera dantesca presso la sua tomba. A Mara Dirani, custode della Tomba, spetterà la lettura del I Canto dell’Inferno. Alle 17.00 sarà invece la volta di Massimo Finazzer Flory, attore e regista, a declamare il canto XXV del Paradiso. Tutte le iniziative saranno trasmesse sul sito vivadante.it.
Benigni recita Dante
Nel Salone dei Corazzieri del Quirinale, Roberto Benigni reciterà il XXV canto del Paradiso, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Cultura, Dario Franceschini. L’evento di giovedì 25 marzo sarà trasmesso in diretta su Rai1 alle 19.10. In prima serata, invece, Benigni ritorna su Rai3 con Il Quinto dell’Inferno, con una sua interpretazione del celebre canto di Paolo e Francesca, introdotta da Corrado Augias.
Da Verona dialoghi e video in streaming
Anche Verona, città dantesca, ha in programma un’intera giornata in streaming sul sito danteaverona.it con letture, dialoghi, incontri. Il tutto avviene all’interno del progetto che vedrà la città protagonista per un anno intero, Dante a Verona 1321 – 2021, nelle celebrazioni dantesche. All’Università di Verona, però, anticipando il Dantedì, si è già tenuto un incontro con Pupi Avati e il filologo Paolo Pellegrini dell’Università di Verona, incentrato sul nuovo film del regista sulla vita di Dante Alighieri.
Di prima notte a Bologna
Il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Alma Mater di Bologna organizza l’evento Lecturae Dantis dal titolo “Di prima notte”, con la partecipazione di molti studiosi e scrittori legati all’Ateneo. L’Università propone così una serata online su Teams a partire dalle 20.30 del 25 marzo, con la presenza di molti docenti e cultori della materia. Si annovera la presenza di vari scrittori, come Marcello Fois.
Si prevedono brevi Lecturae Dantis, di cinque minuti ciascuna, e ognuna cercherà di raccontare un verso o una terzina della Commedia, secondo l’ordine di apparizione nel testo. Sarà possibile partecipare anche da esterni all’ateneo bolognese. Basterà scrivere al professor Giuseppe Ledda (e-mail: giuseppe.ledda@unibo.it) entro due ore prima dell’evento, per ricevere delle credenziali temporanee Unibo.
Il cenotafio restaurato
Sempre giovedì 25 marzo, alle ore 11, nella basilica di Santa Croce a Firenze viene presentato il restauro del cenotafio dantesco in occasione del settimo centenario della sua morte. Insieme alla presidente dell’Opera di Santa Croce, Irene Sanesi, saranno presenti il sindaco Dario Nardella, il prefetto Alessandra Guidi e il presidente della Regione Eugenio Giani. Inoltre, l’attrice Monica Guerritore declamerà alcuni versi del XXIV canto del Purgatorio.
Dante e i nuovi media: un approccio contemporaneo ad un classico della letteratura
L’Università di Napoli Federico II sceglie di celebrare il Dantedì del 2021 con un evento particolare e innovativo, dal titolo Re-doneDante – Nella selva dei nuovi media. Oggetto dell’evento saranno la musica, il fumetto, il videogioco, l’illustrazione e l’installazione ambientale, moderni canali di comunicazione attraverso cui Dante, inconsapevolmente, continua a parlare ad un pubblico distante sette secoli da lui. L’obiettivo dell’ateneo è quello di far capire come opera di Dante dimostra che la vitalità di un classico della letteratura si rivela nella sua capacità di continuare a condizionare l’immaginario del suo pubblico e di stimolare la produzione artistica anche a distanza di secoli. Il portale dell’Ateneo ospiterà così alcuni video con conversazioni tra ricercatori e ricercatrici del Dipartimento di Studi Umanistici con la collaborazione di esperti di nuovi media artisti contemporanei. Tra i nomi più importanti i rapper Murubutu e Claver Gold; il disegnatore Marcello Toninelli; Riccardo Fassone, docente dell’Università di Torino e esperto di forme videoludiche; l’illustratore americano Sandow Birk; l’artista e performer Gian Maria Tosatti.
Dante nell’aldilà a Parma
La città emiliana celebra il poeta con una conferenza culturale del dantista Italo Comelli, dal titolo “Noi andavam con passi lenti e scarsi. Dante nell’aldilà”. Appuntamento per le 16.30 in videoconferenza su piattaforma Zoom con le credenziali 954 6415 5750.
A Pordenone per un mostruoso Dantedì
Il Centro Iniziative Culturali di Pordenone (CICP) sarà online con una produzione video che ha come protagonisti gli autori del volume I mostri di Dante, edito Salani: Laura Vaioli, autrice di libri “pop” per ragazzi, il disegnatore Giacomo Guccinelli, autore delle illustrazioni, e Mirko Volpi, docente di Linguistica italiana all’Università di Pavia e studioso di Dante. Un appuntamento, alle 10.30 del 25 marzo, per spiegare ai giovani come è nata la Divina, con la partecipazione del fumettista Marco Tonus. Sarà possibile seguire i video sui canali Facebook e Youtube del CICP.
Dante visto da Victor Hurgo
Alle 19.30, invece, il Museo Teatrale alla Scala di Milano presenta in streaming la lettera indirizzata da Victor Hugo al Sindaco di Firenze per le celebrazioni dantesche del 1865. Pierluigi Panza racconta la storia del documento, che sarà letto da Laura Marinoni, mentre Orazio Sciortino eseguirà brani di Liszt ispirati a Dante e Hugo.
Alla diocesi di Padova si legge Dante
Anche la Diocesi di Padova propone una serie di iniziative e appuntamenti che prendono il via in occasione del Dantedì e proseguono fino a ottobre 2021. Il percorso, Il canto del viaggio, inizia giovedì 25 marzo con due appuntamenti. Il primo è AppassioDante, proposto dalla Pastorale dei Giovani che sul proprio sito renderà noto il risultato di un’originale sfida rivolta ai giovani dai 18 ai 35 anni. Una serie di video, inviati entro il 15 marzo, in cui ogni partecipante recitava un verso del I Canto dell’Inferno; un verso a testa per un totale di 136 voci.
Alle 20.30, invece, l’appuntamento sarà sul canale Youtube della Diocesi di Padova con Vergine Madre, figlia del tuo Figlio (XXXIII canto del Paradiso). Ad introdurre ci sarà don Riccardo Battocchio, rettore dell’Almo Collegio Capranica di Roma e presidente dell’Associazione teologica italiana. La lettura dell’ultimo canto, invece, sarà opera del Vescovo Claudio Cipolla.
A Vigevano Dante e Beatrice con Bianca Garavelli
Non poteva mancare un evento incentrato sul rapporto tra Dante e Beatrice. Sarà Bianca Garavelli a presentare l’argomento, in diretta sulle pagine Facebook della Biblioteca Mastronardi di Vigevano e di Rete Cultura, alle ore 21. Si passerà dalle interpretazioni più curiose del versante esoterico, alle letture consolidate, fino a comprendere l’importanza per il pensiero dantesco del suo rapporto amoroso con la donna che è stata in primo luogo la bambina di Firenze di cui Dante, a sua volta bambino, si è innamorato al primo sguardo.
Dante in podcast su Rai Radio3
Grandi attori leggono Dante nel progetto in podcast di Rai Radio3 dal titolo Cento giorni con Dante. Il progetto prende avvio in occasione del Dantedì e prevede la lettura integrale della Divina Commedia, con un canto nuovo ogni giorno. Il progetto è promosso da Radio 3 e dal Teatro Nazionale di Genova. Dagli archivi di quest’ultimo arrivano le registrazioni delle letture teatrali effettuate tra il 1984 e il 1986, una delle quali integrale con protagonisti Arnoldo Foà, Aroldo Tieri, Eros Pagni, Ferruccio De Ceresa, Ugo Maria Morosi, Roberto Herlitzka, Gabriele Lavia, Mariano Rigillo, Massimo De Francovich, Giuseppe Pambieri, Tino Carraro, Paolo Poli, Giulio Bosetti e molti altri. Nato da un’idea di Carlo Repetti, si tratta di un progetto che ha inaugurato la pratica dei reading teatrali, con un eccezionale successo di pubblico.
Il volto delle paroleè una rassegna letteraria che avrà luogo dal 20 gennaio al 4 marzo 2021. Il primo incontro inaugura la rassegna con un omaggio a Dante, tenuto da Alessandro Barbero in dialogo con Corrado Augias.
La rassegna prevede una selezione di alto profilo di racconti d’autore, a tu per tu con gli scrittori. Non si focalizza solo ed esclusivamente sulla parola scritta, ma mira a superarla, per conoscere lo straordinario lavoro dietro alla composizione di opere di successo.
È anche una grande occasione per scoprire temi e personaggi che gli ospiti della rassegna hanno reso protagonisti dei loro libri e che sono davvero il “volto” delle loro parole, come dichiara l’ente organizzatore degli incontri, CUBO.
CUBO è il Museo d’impresa del Gruppo Unipol con sede a Bologna. Realizzato nel 2013, CUBO (acronimo che sta per Centro Unipol BOlogna) è lo spazio polivalente dove viene raccontata la storia di una grande impresa. Inoltre, è un centro di produzione culturale e artistica: vi si organizzano mostre, eventi, incontri, spettacoli, collaborando con Enti Pubblici, privati e associazioni del territorio.
Mercoledì 20 gennaio 2021, ore 18:30 Dante Non solo sommo poeta, ma uomo con una visione umana, civile e politica Con Alessandro Barbero in dialogo con Corrado Augias; in collaborazione con Società editrice Il Mulino
Giovedì 11 febbraio 2021, ore 18:30 A tu per tu con Corrado Augias Incontro con l’autore di Breviario per un confuso presente
Giovedì 4 marzo 2021, ore 18:30 Il cammino di Benito Mussolini, il figlio di un secolo che ci ha reso quel che siamo Il racconto del fascismo attraverso un romanzo che ha come protagonista, per la prima volta, Benito Mussolini. Con Antonio Scurati in dialogo con Corrado Augias.
CUBO prevede la realizzazione di nuovi incontri fino al 5 maggio 2021.
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