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LOMBARDIA | Como, il Palio del Baradello

Un po’ di storia

Il palio del Baradello è una manifestazione storica che si tiene ogni anno a Como, nel periodo compreso tra agosto e settembre.

Secondo gli avvenimenti storici, nel XII secolo,  Como e Milano erano, infatti,  in guerra già da qualche anno per questioni commerciali ed ecclesiastiche; Milano, sotto il controllo della Chiesa, voleva sottrarsi dalle grinfie di questa e poteva garantirsi una sicurezza tale solo con il possesso del Lago di Como e delle Valli Ticinesi.

Il conflitto che ne scaturì durò circa 10 anni (1118 – 1127) e vide vittorie alternate da parte di  entrambi gli schieramenti;  solo il 27 agosto del 1127 il conflitto giunse al termine:  Como venne assoggettata e divenne territorio di Milano.

Fu soltanto sotto Federico I Hoenstaufen, detto il Barbarossa,  che la città lariana recuperò la propria indipendenza.  Dopo aver accordato la pace a Milano nel 1159, nella primavera del 1162, Milano venne conquistata. Federico Barbarossa fece riedificare sopra la città comasca, a guardia della stessa, la maestosa rocca Baradello, oggi uno dei simboli per eccellenza di Como.

Il palio del Baradello

Il Palio, attivo dal 1981, è un momento di festa atto a celebrare  la prima visita alla città di Como dell’Imperatore Federico I Hohenstaufen.

La manifestazione si svolge nel periodo tra fine agosto e settembre e celebra l’imperatore con festeggiamenti, banchetti, giochi e tornei.

La manifestazione si apre con lo sbarco della coppia imperiale sulla tipica imbarcazione della città di Como: la Lucia. Allo sbarco, la coppia reale viene accolta dal Vescovo e dal console della città.

Appuntamento imperdibile è la cena medievale, vero e proprio banchetto del XII secolo. Un momento conviviale in compagnia dell’Imperatore della sua bella consorte Beatrice e dei nobili commensali.

Particolarmente importanti sono le gare in cui si sfidano i vari borghi per aggiudicarsi il Pallium, il drappo in seta dipinto a mano ogni anno da vari artisti comaschi.

I borghi che si sfidano sono diversi; tra essi, figurano Cernobbio, Camerlata, Quartino, Rebbio, Tavernola, Cortesella, Sant’Agostino, Camnago Volta, Casnate con Bernate, Breccia,  Prestino, Sant’Antonio, e San Martino.

Le gare in programma sono disparate: il tiro alla fune, la gara degli astieri, la corsa delle lavandere, la gara delle Lucie e la corsa delle carriole.

     

Tutte le gare seguono un regolamento preciso; accanto a queste vi sono, poi, competizioni minori, organizzate dai singoli Borghi nell’ambito della propria festa. Non danno diritto a un punteggio, ma vi possono partecipare tutte le singole frazioni con i loro costumi medievali. 

A contornare il tutto non manca l’appuntamento con gli esperti dell’Associazione Archeologica Comense per parlare di storia medievale comasca, con la visita guidata alle mura occidentali.

A conclusione dell’evento, la terza domenica di settembre, si svolge il tradizionale corteo storico: è il momento clou dell’intera manifestazione e coinvolge non solo tutti i figuranti, che hanno partecipato ai vari eventi dell’anno, ma anche numerosissime persone appartenenti ai Borghi o perfino da altre località.

Al termine della manifestazione, riunito il corteo e tutti i nobili, in Piazza Cavour, l’imperatore elegge il borgo vincitore al quale consegna l’artistico drappo che resterà definitivamente di proprietà del Borgo vincitore.