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NEWS | L’Abatellis (PA) riapre ai visitatori con nuove mostre ed esposizioni

La Galleria di Palazzo Abatellis, Palazzo Mirto e l’Oratorio dei Bianchi di Palermo riaprono le porte ai visitatori. Sono state infatti avviate tre iniziative atte a valorizzare le collezioni dei tre edifici. Il Palazzo Abatellis ha il prestigio di poter ospitare una ricca e preziosa collezione grafica, come ha annunciato Evelina de Castro, direttrice della Galleria di Palazzo Abatellis. Ricordiamo che è custodito al suo interno il disegno di una Madonna inginocchiata in preghiera, opera che, secondo gli specialisti, è da ricondurre al grande artista fiorentino Andrea Verrocchio. Verrocchio, secondo le fonti, sarebbe stato il maestro di Leonardo da Vinci.

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Palazzo Abatellis (PA)

Questo stesso disegno ha aperto la mostra di Leonardo al Louvre svoltasi nel 2019, in occasione del centenario della morte. Nello stesso anno Firenze e poi Washington celebravano Verrocchio. Non a caso il disegno che si trova a Palazzo Abatellis apre la sezione grafica del catalogo di Washington. La Galleria ha infatti di recente ospitato uno dei maggiori esperti di disegno leonardesco, Johannes Nathan, il quale ha tenuto una lectio sul disegno dell’Abatellis, confermandone l’attribuzione e illustrandone i caratteri predominanti. Proprio per questo l‘opera non può essere esposta alla luce se non per brevi periodi. In occasione della riapertura del Palazzo si ha l’opportunità di ammirarla nella saletta cinquecentesca, nelle vicinanze della grande sala del Trionfo della Morte.

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Trionfo della Morte – Galleria di Palazzo Abatellis (PA)

Ma, in occasione di queste riaperture, il visitatore avrà modo di apprezzare anche i reperti custoditi presso Palazzo Mirto. Lì si trovano infatti delle lucerne antropomorfe da Caltagirone, la cui creazione è frutto delle grandissime abilità dei maestri ceramisti che abitano ancora quell’area della Sicilia. Inoltre, alcune delle lucerne antropomorfe recano in mano uno strumento o un animale, mentre altre sono figure virili a cavalcioni su animali fantastici e mitologici. Si trovano altresì esposte statuette raffiguranti tipi e costumi popolari dell’epoca.

Una stanza di Palazzo Mirto (PA) – foto: Italian Ways
Le lucerne antropomorfe di Caltagirone (CT)
L’attività durante la chiusura

«Durante la fase di chiusura – sottolinea l’assessore dei Beni Cuturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà – l’attività di conservazione, ricerca e riordino all’interno dei parchi e dei musei siciliani non si è mai interrotta grazie al lavoro delle professionalità interne che hanno provveduto alla cura delle raccolte, quelle esposte e quelle dei depositi. Le iniziative proposte dalla Galleria Abatellis e dalle sedi di Palazzo Mirto e Oratorio dei Bianchi ne sono una pratica espressione che offre, a quanti ben conoscono i tre siti, una rinnovata occasione di visita».

Orari di apertura

Palazzo Abatellis – Palazzo Mirto: dal martedì al sabato ore 9 – 19; domenica e festivi ore 9 – 13.30.
Oratorio dei Bianchi: dal martedì alla domenica e festivi ore 10 -18.

Sarà possibile accedere ai tre luoghi previa prenotazione su questo sito, selezionando giorno e fascia oraria prescelta in accordo con gli orari sopra indicati.

In copertina: cortile e loggiato ottocentesco di Palazzo Abatellis (PA) – foto: Galleria di Palazzo Abatellis.

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NEWS | Riapre il Museo Egizio di Torino con 5 giorni di ingressi gratuiti

Grande riapertura per il Museo Egizio di Torino il 1 Febbraio 2021, il secondo Museo egittologico più importante del mondo dopo quello del Cairo. Grazie al passaggio in zona gialla della regione Piemonte, il Museo seguirà gli orari abituali dal lunedì al venerdì, rispettando le norme sanitarie vigenti. Per l’evento il Direttore Christian Greco ha reso gratuiti i biglietti per i visitatori fino al 5 Febbraio 2021. 

Il pubblico ha accolto con gioia l’offerta, in sole tre ore i biglietti prenotabili erano sold out, lo afferma lo stesso Direttore Greco:

“Questo è il regalo più bello che ci hanno fatto i visitatori, in tre ore abbiamo esaurito i biglietti. Per noi è una festa, siamo felici di tornare a svolgere il nostro servizio essenziale“. 

Il termine essenziale non è una scelta casuale, seguito di un periodo in cui si torna ad apprezzare le visite museali, la necessità della cultura.

Nonostante questo “periodo buio” del mondo culturale, il MET, non si è mai allontanato dal suo scopo, divulgare e far conoscere la grande storia dell’antico Egitto.

Durante i tre mesi di chiusura, numerose sono state le offerte digitali del Museo, tra cui le “Passeggiate con il Direttore”, tramite la pubblicazione di video sui social è stato possibile visitare virtualmente le sale espositive.

Inoltre, ricordiamo il progetto “Quello che gli Egizi non dicono” con delle puntate radiofoniche su RadioOhm, nelle quali i curatori delle collezioni hanno raccontato lo studio dei reperti, le analisi e i restauri.

La lunga chiusura ha reso possibile il procedere delle ricerche, l’allestimento di mostre e il rinnovamento degli spazi espositivi, che saranno ora finalmente visitabili.

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Sala 14b Galleria dei Re, Museo Egizio di Torino.

 

 

 
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NEWS | Nuovo look per lo straordinario Museo di Zoologia di Catania

Nuovi allestimenti per il Museo di Zoologia dell’Università di Catania, a cura del professor Giorgio Sabella e del dottor Fabio Massimo Viglianisi. Gli architetti Sebastiano Pulvirenti e Barbara Carfì hanno progettato lo spazio, che prevede una disposizione open degli esemplari e lo sfruttamento in altezza dell’edificio. D’altronde Catania non è nuova ad allestimenti unici ed interessanti!

Il più antico Museo di Zoologia in Sicilia

Il Museo è annesso al Dipartimento di Biologia Animale “M. La Greca” dell’Università di Catania ed è addirittura considerato il museo scientifico-archeologico più antico dell’isola: la sua fondazione risale al 1853. All’epoca era ospitato presso la sede centrale dell’Ateneo e nel 1922 è stato trasferito nella sede attuale, in cui dispone di due grandi saloni: uno al piano terra e un altro al primo piano.

Uccelli, tigri e orsi tra le grandi collezioni

Anche con il nuovo allestimento le grandi vetrine ospitano numerosi esemplari faunistici, suddivisi per biomi o per ambienti di particolare valore ecologico, con le relative descrizioni. I reperti provengono da svariate collezioni italiane donate al Museo: straordinaria è la donazione di oltre 160 uccelli effettuata nel 1911 dal Circolo dei Cacciatori della provincia di Catania! Inoltre, dal 1986, il Museo di Zoologia ha acquisito diversi esemplari di mammiferi extraeuropei, anche di grande mole: un grande orso polare, un’enorme alce canadese, una splendida tigre e altre specie a rischio.

Modelli di specie, traguardo per la zoologia del catanese

Esemplare di Ragno Icius

Tra le importanti collezioni scientifiche direttamente curate dai ricercatori del Dipartimento, spiccano gli olotipi. In zoologia gli olotipi non sono altro che degli esemplari sulla base dei quali vengono definite le nuove specie per la scienza. Tra i modelli universali sono diventati famosi i Ragni Icius dello studio di Alicata e Cantarella, 15 olotipi tra le 200 specie conservate al Museo, e i Blattodei di Messina, 30 olotipi sul 90% delle specie mediterranee.

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NEWS | Nuovo Dpcm, il MANN resta aperto su Arts&Culture

A seguito del nuovo Dpcm, il Museo Archeologico di Napoli (MANN) resterà aperto sulla piattaforma Google Arts&Culture e svolgerà nel mese di novembre 2020 due degli “Incontri di Archeologia” online su Facebook e YouTube.

Incontri di Archeologia online

Il primo degli “Incontri di Archeologia” sarà il 12 novembre: “Un tavolo in mosaico”, Antonio Scognamiglio racconterà le tecniche di restauro; il secondo e ultimo del mese il 26 novembre: “Cuma”, Matteo D’Acunto narrerà le origini dell’antica polis.

Le sale virtuali del MANN

Arts&Culture è una piattaforma digitale di Google edita dal Museo per permettere degli splendidi tour virtuali tra le sale: con questo percorso, il MANN porta i suoi visitatori alla scoperta degli ori della Collezione Magna Grecia. La Collezione si formò alla fine del Settecento grazie a campagne di scavo, donazioni e acquisti. Le slide illustrative sono delle vere e proprie pillole di cultura perché spaziano dalla produzione orafa a cimeli di collezioni private lì confluite: collane e fibule da Ruvo (BA), nell’antica Apulia. Infine, la galleria si concentra sulla produzione orafa del IV sec. a.C. di orecchini, corone, diademi, anelli e castoni. 

#MANN at work

L’hashtag del Museo di Napoli è sempre più presente tra i post dei social in tempo di chiusura e contrassegna tutte le attività e le iniziative online: tra queste, il MANN racconta le esposizioni condividendo immagini, video lampo sui bellissimi marmi e, addirittura, anteprime delle pubblicazioni a fumetti dedicati ai gladiatori!