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NEWS | La rivista del CNR “Archeologia e Calcolatori” aderisce al portale OpenAIRE

La rivista internazionale open access Archeologia e Calcolatori”, fondata nel 1990 dal CNR ISPC, aderisce all’Open Access Infrastructure for Research in Europe. Per fare ciò, sta fornendo al portale OpenAIRE le oltre mille risorse raccolte in trent’anni di attività.

“Archeologia e Calcolatori” (Journal of Archaeological Computing) è una rivista dedicata agli aspetti teorici e metodologici dell’archeologia informatica. Fin dal 2005 ha avviato un percorso con Open Archives Initiative, finalizzato alla promozione e alla diffusione delle politiche per l’accesso ai risultati della ricerca scientifica.

Inoltre, il portale OpenAIRE fornisce la possibilità di consultare, in formato pdf, tutti i testi integrali delle pubblicazioni presenti in archivio. 

 

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NEWS | TeCHNIC, società, cultura ed economia di un territorio

TeCHNIC è l’acronimo di Tools for Cultural Heritage maNagement In urban Contexts. Si tratta di un progetto di ricerca specialistica e multidisciplinare condotto da CNR ISPC, sede di Catania, per la creazione di strumenti innovativi, orientati alla crescita sociale, culturale ed economica di un territorio.

Il progetto è finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, in regola con il bando per i progetti Proof of Concept, il cui scopo è la verifica del potenziale industrialmente innovativo di idee e conoscenze sviluppate nell’ambito di attività di ricerca fondamentale (avviso D.D. n. 467 del 2 marzo 2018).

TeCHNIC

La ricerca si basa su analisi di tipo archivistico e documentario. Si potranno, così, ricostruire i fenomeni socio-culturali, portare avanti indagini storico-archeologiche, effettuare rilievi topografici e architettonici, analisi tecniche di monumenti ed edifici storici, svolgere indagini territoriali e pianificazione urbana. Il tutto grazie all’utilizzo di strumenti all’avanguardia nel settore della documentazione geospaziale.

TeCHNIC, il logo del progetto (CNR ISPC)
 
Da OpenCity a TeCHNIC

OpenCity è stato un progetto che prevedeva l’analisi e la condivisione dei dati storico – archeologici utili per comprendere l’evoluzione storica di Catania.

Dalla polis greca, alla colonia romana, dalla cittadella fortificata di età bizantina a quella araba, normanna, spagnola, edifici civili ed opere pubbliche, spazi collettivi e luoghi sacri, Catania rappresenta, dunque, il contesto ideale per l’applicazione di strumenti innovativi che, basandosi sullo studio dell’evoluzione storica di un paesaggio urbano complesso nella sua costante interazione con l’ambiente naturale, possa produrre e rendere disponibile conoscenza utile a incentivare sviluppo e opportunità di crescita future – spiega l’organizzatore dell’evento.

Proprio da OpenCity muove i suoi passi il nuovo progetto TeCHNIC.

Via Crociferi, Catania (CNR ISPC)

Il test-site del progetto è la via Crociferi, a Catania, una strada che vede un concentrato di edifici religiosi e palazzi storici, simbolo dell’architettura barocca, testimonianza della ricchezza civile e del fervore religioso della città moderna.

E riguardo via Crociferi è stato sviluppato un questionario online, RiscopriAMO via Crociferi, per rilevare i bisogni del territorio e la percezione che cittadini e attività locali hanno rispetto al proprio patrimonio culturale. Il questionario è rivolto a tutta la comunità etnea (e non solo) e sarà possibile partecipare fino al 18 dicembre 2020.

I prodotti multimediali disponibili online

È stato da poco pubblicato Anàmnesi. Interrogare per ritrovare, il volume digitale dedicato al racconto delle vicende e all’illustrazione dei significati storici che ruotano intorno alla straordinaria scoperta archeologica della stipe votiva di piazza San Francesco, adesso fruibile online o da scaricare sul proprio dispositivo.

Anàmnesi. Interrogare per ritrovare (CNR ISPC)

Sul sito del progetto, inoltre, si trovano i podcast delle interviste radiofoniche a Daniele Malfitana, responsabile scientifico del progetto, Antonino Mazzaglia, coordinatore delle attività scientifiche e di general management e Antonella Pautasso, archeologa impegnata nello studio e nell’edizione scientifica della stipe di Piazza S. Francesco.