CULTORES ARTIUM | Il Cimitero Monumentale di Ceccano (FR)
A Ceccano, non troppo distante dal centro urbano, si trova il Cimitero Monumentale.
Ogni anno, a novembre, ospita al suo interno un evento dedicato alla storia e alla scoperta dei personaggi illustri che hanno lasciato un segno nella città e che ivi riposano: obiettivo di tale manifestazione è, sicuramente, quello di lasciare qualcosa di profondo in chi vi partecipa e invitare alla riflessione.
L’evento “il Cimitero Racconta”, che ha avuto luogo proprio la scorsa domenica 9 Novembre, raggiungendo la quarta edizione, è promosso da Cultores Artium in collaborazione con l’architetto Vincenzo Angeletti Latini, storico di Ceccano. Numerosi i visitatori accorsi.
Cenni storici sul Cimitero Monumentale
Era il 21 luglio 1868, quando il vescovo Gesualdo Vitali benedì il cimitero di Ceccano, costruito prima di quello di Frosinone, risalente, invece, al 1871.
Nel 1889, fu donato dalla famiglia Sindici il terreno per la costruzione, nell’esedra sommitale, di un ampliamento del cimitero e della tomba dei Passionisti, realizzati anche alla generosità dei ceccanesi.
L’architetto Giovanni Jacobucci, che realizzò, tra il 1930 e il 1933, in stile neoclassico, il Palazzo della Provincia a Frosinone, fu incaricato di progettare, in quegli stessi anni, anche l’ampliamento del cimitero.
A lui si deve la creazione del monumentale accesso con il viale, che termina con un’ampia scalinata che si conclude nella sommità con l’esedra, sacrario per le spoglie dei caduti della prima guerra mondiale.
Il portale d’ingresso presenta due torri ai lati, con locali destinati al custode; su di esso è incisauna citazione, tratta dall’ Apocalisse di San Giovanni:
“BEATI MORTUI QUI IN DOMINO MORIUNTUR“, “Morti beati coloro che muoiono nel Signore”.
Alcuni dei personaggi illustri di Ceccano
GIUSEPPE BRUNI
Ceccano vuole tributare il suo omaggio all’Eroe dell’aria e all’importante esponente del regime, rinominando piazza Castello in piazza I. Balbo, con delibera n. 83 del 10/7/40, il cui oggetto è “Denominazione di p.zza Italo Balbo dell’attuale piazza Castello, morto il 28/6/1940 nei cieli di Tobruk”.
Con Balbo, moriva Giuseppe Bruni, di Ceccano, Vicegovernatore della Libia, autore de “II nuovo assetto politico-amministrativo della Libia e de “In Viaggio del Duce in Libia per l’inaugurazione della litoranea”. L’aereo sul quale si trovavano venne abbattuto, ufficialmente per errore, dalla contraerei italiana.
CESARE BRAGAGLIA.
Fu il primo traduttore di letterature slave per la “Biblioteca Universale”, edita dalla Sonzogno che pubblica Boris Godunof di A. Puskin (licenziato a Ceccano il 4 settembre 1883 e uscito come n. 57 della collana), de La camicia rossa di A. Herzen (licenziata “sulle sponde del Fucino” nel settembre 1884, e uscita col n. 124 l’anno successivo) e del Libro della nazione polacca e dei pellegrini polacchi di Mickiewicz.
Pubblicista, fondò a Ceccano nel 1883 la rivista letteraria, d’arte, agricoltura e industria, di cui ne è il direttore, Vita Nuova.
Di spirito democratico, si interessò anche alla politica, fondando, nel 1886, il Giornale Elettorale del 4° Collegio di Roma, del quale diventò direttore con Giuseppe Angeletti.
L’avvocato Cesare Bragaglia dedicò a suo figlio la Cappella alla fine del viale del Cimitero: nella parte superiore è ancora leggibile la dedica
“PER MIO FIGLIO GINO ERESSI AVV. CESARE BRAGAGLIA”
DON MARIO COLONNA
Fu V Duca di Rignano e Calcata, principe di Sonnino, Nobile romano, Patrizio napoletano, Patrizio veneto e Patrizio onorario di Ferrara, Cavaliere d’onore e devozione SMOM.
Primogenito di Don Prospero Colonna, Sindaco di Roma prima e dopo Nathan, con capacità realizzatrici notevoli. E’ lui a sistemare la Piazza Esedra, ad acquisire al pubblico Villa Borghese, a realizzare il Traforo sotto il Quirinale. Alla sua amministrazione si lega la prima legge speciale su Roma del 1904. Parlamentare del Regno d’Italia per due legislature, XIX e XX, eletto nella circoscrizione di Anagni.
DON PROSPERO COLONNA
Sposò a Parigi il 10 settembre 1917 Adelina Drysdale Munro (Buenos Aires, Argentina, 19 Settembre 1896 – Roma, Italia, 14 Dicembre 1942), figlia di Thomas James Drysdale e Elisabeth Maria Munro.
In onore di Adelina, suo nonno materno, tale Duncan MacKay Munro, intitolò la stazione ferroviaria centrale, che collega Cordoba e Buenos Aires.
Sempre da Adelina prende il nome una città nel quartiere di San Isidro, a 20 km a nord della città di Buenos Aires, fondata nel 1909.
GIZZI GIOVANNI GIUSEPPE
Nacque a Ceccano il 25 dicembre 1863 da Emilio e Maria Sodani. Di ingegno precoce, si dedicò con passione agli studi e, dopo aver frequentato il liceo ginnasio di Ceccano, si iscrisse sedicenne all’Università di Roma, seguendo, in successione, i corsi di numerose facoltà e conseguendo ben sette lauree: in filosofia, lettere, giurisprudenza, medicina e chirurgia, scienze naturali, scienze fisiche e matematiche, ingegneria e architettura.
TANZINI MICHELE
Dal 1929 al 1943 fu Deputato, dal 1931 al 1933 Podestà; fece costruire l’acquedotto con il serbatoio e il campo sportivo e si occupò che venisse ingrandito il Cimitero, incaricando l’architetto Iacobelli.
LATINI GAETANO E BERARDI APOLLONIA
La tomba, nella quale riposa Augusto Angeletti, medico e primo dentista specialista di Ceccano, venne realizzata nel 1918.
Sergio Angeletti fu, invece, un musicista (chitarra, basso) e suonò ne “I Faraoni”, complesso musicale degli anni ‘60; incise per la RCA il 45 giri Lupo Mannaro e Solo Sarò. Il suo fu tra i gruppi che inaugurano il Piper.
Si trasferì a Vienna dove fece parte del gruppo I Corsauri, incise vari brani per la discografica Lesborne.
Suonò all’Hotel Hilton di Theran in occasione delle nozze dello Scià di Persia. E’ l’autore della colonna sonora del film Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene.
Insegnò Italiano presso l’Istituto di Cultura del Consolato Italiano a Vienna.
Testo tratto dagli scritti dell’Arch. VINCENZO ANGELETTI LATINI
Il Cimitero Monumentale è visitabile tutti i giorni.
Per maggiori approfondimenti e informazioni si può contattare l’Ass. Cultores Artium nelle pagine Facebook, Instangram o alla mail dell’Ass.: cultores.artium@gmail.com