Il primo, Eis Pegas – Alle Sorgenti è un docufilm di Andrea Giannone sul sito rupestre di Cava d’Ispica (RG). Sul grande schermo affascinanti sopralluoghi nella Cava Ispica, tra grotte antichissime, catacombe dei primi cristiani, antiche iscrizioni greche, affreschi bizantini e una natura rigogliosa. La proiezione sarà dedicata alla memoria di Anna Maria Sammito, archeologa di Modica, prematuramente scomparsa.
A seguire Sicilia Grand Tour 2.0, docufilm di Lorenzo Daniele che, sulle tracce degli acquerelli e dei racconti di Jean Houel, racconta il viaggio contemporaneo di un giovane studente universitario sulle rotte del Grand Tour del Settecento.
Conclude il cinema archeologico I leoni di Lissa, film diretto da Nicolò Bongiorno, con spettacolari riprese subacquee alla scoperta di dettagli e memorie una pagina dimenticata dell’Unità d’Italia: la battaglia di Lissa del 1866.
Sabato 27 febbraio, alle ore 11:15, si inaugura il ciclo di seminari “TEORIA E PRATICA DELL’ARCHEOLOGIA PROFESSIONALE”; è organizzato dalla Scuola di Specializzazione in Beni Culturali di Matera (SSBA)in collaborazione con l’Associazione Nazionale Archeologi (ANA). Il ciclo, strutturato quindi in un sabato al mese da febbraio a giugno, ha la finalità di approfondire in maniera pratica tutti gli aspetti normativi e tecnici essenziali per un archeologo professionista: dall’archeologia preventiva alla progettazione paesaggistica e archeologica. L’accesso ai seminari è dunque riservato a tutti gli allievi della SSBA, agli iscritti all’UNIBAS e ai soci ANA (previo invio richiesta via mail). Quindi, per gli esterni interessati a partecipare si prega di inviare una mail a info.ssba@unibas.it e, in base alla disponibilità dei posti, sarà allegato il link per accedere ai singoli incontri.
L’Università Ca’ Foscari di Veneziasorprende ancora: ha lanciato ben due cicli di seminari per tutto il secondo semestre di questo anno accademico! Entrambi hanno già visto un primo incontro, ma niente paura, ne restano ancora tanti altri da seguire.
Il primo ha come titolo “Dialoghi nel Mediterraneo”: chiaro l’obiettivo di prendere in considerazione tematiche diverse che in questa grande area si sono consumate. L’Epigrafia, sia greca che latina, incontra qui la Letteratura e la Storia. Il secondo si compone di studi dalle tematiche più svariate sulla Roma antica, “Storia e documenti”.
Entrambi saranno trasmessi in diretta sulla piattaforma Zoom dalla Ca’ Foscari. Per il primo bisogna inviare una richiesta di partecipazione alla mail indicata in basso nella locandina; ogni incontro del secondo ha invece già riportato il link di Zoom.
Il Dipartimento di Scienze dell’AntichitàdellaSapienza – Università di Roma ha lanciato dei seminari di Letteratura greca; il ciclo è dedicato a Luigi Enrico Rossi, grecista e filologo italiano che studiò appunto nel prestigioso ateneo romano. Le conferenze mirano ad approfondire la conoscenza del grande tragediografo ateniese Euripide. Ad un primo incontro del 28 gennaio 2021 ne seguiranno ben altri quattro, il prossimo si terrà il 18 febbraio 2021 dalle ore 15 alle ore 18.
Seguiranno quindi altri incontri per proseguire la ricerca: verranno prima analizzate alcune tragedie per tematiche e personaggi, al fine di costruire confronti. Tutte le conferenze si svolgeranno, come le altre di recente, online su Zoom, le modalità di accesso verranno indicate di volta; per l’incontro del 18 febbraio le credenziali d’accesso sono indicate in locandina sopra questo paragrafo. L’iniziativa è inoltre valida per l’aggiornamento del corpo docenti della scuola secondaria e per il conseguimento di crediti formativi negli atenei aderenti. Si prega anche di iscriversi sulla piattaforma Classroom a seconda del proprio profilo usando i codici riportati nella parte bassa di ogni locandina. Segue la locandina relativa al ciclo seminariale completo.
(In copertina: rilievo con Euripide che riceve in dono una maschera teatrale).
Come annunciato, l’Università di Messina, l’Associazione S.U.D. (Studenti Universitari Democratici) e ArcheoMe hanno curato il secondo appuntamento de “La Sicilia protagonista”. Durante il primo appuntamento (11 gennaio 2021) gli interventi si erano concentrati sull’età greca della Sicilia, oggi invece sull’età romana dell’Isola.
Ha moderato Kevin Vadalà, studente di Filosofia dell’ateneo messinese e membro dell’Associazione S.U.D. La Prof.ssa di Storia romana dell’Ateneo, Elena Caliri, ha curato il primo intervento riguardo le fonti storiografiche per la Storia romana e i primi rapporti tra la Sicilia e Roma; presente in questo frangente è stato il focus sulle guerre puniche e sull’evoluzione dell’amministrazione romana sull’Isola. Ha concluso Francesco Tirrito, Dottore in Archeologia e Direttore della nostra Redazione, con un approfondimento sulla Messina romana.
Gli scogli storiografici
“Non c’è Storia se non Storia contemporanea”, così la Prof.ssa Caliri ha dato inizio all’intervento: l’Unità d’Italia ha spinto a riguardare la Storia romana, ma, cambiando la politica, si è verificata un’inversione storiografica: è ritornato il profondo interesse per l’età delle poleis greche. Un altro filone interpretativo vede la Sicilia come icona dell’incontro-scontro tra Oriente ed Occidente, frammento di una grande Storia dell’Umanità. Ha continuato poi con una particolare linea interpretativa, quella della passività dell’Isola: la Sicilia ha subito tante civiltà, senza mai dare il “la” a nessuna. Suggestivi in questo caso i richiami a “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel discorso del Principe Fabrizio Salina nei confronti di chi lo aveva esortato a far parte del nuovo parlamento.
Sicilia-Roma, da timidi contatti all’amministrazione dell’Isola
Roma si struttura inizialmente come città-stato, quando entra in contatto con altre civiltà non esercita delle annessioni territoriali, ma conclude una serie di accordi federativi (foedera) e non ha mano ferma, se non in rari casi. Tutto cambia quando Roma mette piede in Sicilia.
La Fides dei Romani, un valore o anche un culto?
Uno dei punti cruciali è la richiesta d’aiuto dei Mamertini ai Romani, mercenari osco-campani che si erano rivolti precedentemente ai Cartaginesi. I Mamertini si rivolgono a Roma con la deditio in fidem, atto di resa totale e, come tale, pericolosissimo. La Fides per i Romani è una divinità, il concetto di fides è un patto di sangue che non si può disattendere. I nobili della società romana non volevano accettare la receptio in fidem dei Mamertini, ma iniziano ad aver peso le classi medie: i comizi centuriati votano la guerra.
Cosa cambia dopo la prima guerra punica
La prima guerra punica attraversa più di un ventennio del III secolo a.C. e ha degli effetti devastanti. La parte occidentale della Sicilia «diventa romana»: Roma non aveva mai organizzato territori separati da un braccio di mare e non si sa come li abbia amministrati dal 241 al 227 a.C., anno dell’elezione di Gaio Flaminio, primo governatore della Sicilia. Roma acquisirà la parte orientale della Sicilia solo durante la seconda guerra punica. Tutta la Sicilia per Roma è inizialmente un luogo di sperimentazione: vuol trarre il massimo rendimento con il minimosforzo, sostituendosi alle autorità che dapprima riscuotevano le tasse; la natura delle tasse non è stata cambiata (1/10 del prodotto agricolo): era regolata dalla Lex Ieronica, che Roma utilizza, ma non riconosce con questo nome.
Non dopo tanto tempo Roma inizia a diventare “bulimica”, a chiedere quantitativamente sempre più; l’economia agraria della Sicilia ne risente molto. Dalle Verrine di Cicerone è chiaro che Roma instaura con con alcune città siciliane i già menzionati foedera (rapporti bilaterali), con Messina, Taormina e Noto; altre città erano state definite “immuni”, cioè non tenute a pagare le decime.
La Professoressa ha infine introdotto un altro argomento: di lì a poco la Sicilia diventa un grande centro di manodopera servile. Gli schiavi danno vita a due burrascose rivolte; Diodoro Siculo ne riferisce il motivo: le pessime condizioni in cui i padroni, in maggior parte greci, li tenevano.
Messina, un significativo caso studio nella Sicilia romana
“La Storia si fa attraverso le fonti”, l’incipit del Dottor Francesco Tirrito apre un intervento che si propone di indagare le fonti archeologiche della Messina romana. Ha iniziato con un quadro puntuale della Messina pre-terremoto del 1908; la catastrofe ha aiutato la ricostruzione poiché le macerie hanno protetto tutto quello che c’era al di sotto, hanno fatto da tappo. Il primo scavo sistematico dell’area è stato effettuato solo nel momento in cui Giacomo Scibona era a capo della nascente Soprintendenza di Messina (prima gli scavi erano stati condotti dalla Soprintendenza di Siracusa).
Il seguito dell’intervento ha studiato la carta archeologica di Messina, evidenziandone i punti cruciali, le nuove scoperte e i limiti geografici in fiumi e necropoli. L’indagine si è concentrata sull’area archeologica di Palazzo Zanca, territorio importantissimo per ricostruire interi secoli della storia messinese. Nella foto i livelli romani sono colorati in rosso: si tratta di un piano pavimentale da cui si innalzano dei pilastri; questi dovrebbero corrispondere ad un criptoportico con accanto edifici ad andamento circolare, si ipotizzò la struttura di un Odeion.
Straordinari i reperti esposti nell’Antiquariumdi Messina, tra cui spiccano tessere di mosaico dai materiali ricercati. Si pensò quindi di collocare nell’area il Foro della città romana di Messina. Messina ha onorato quindi l’insediamento greco anche espandendosi, si è monumentalizzata dal I secolo d.C. con le suddette strutture e ha rispettato i limiti naturali imposti dai fiumi e dalle necropoli.
Si è concluso così il secondo di un ciclo di incontri che continuerà il 25 marzo 2021 con una conferenza sulla Sicilia medievale; la discussione sarà animata da altri interventi.
Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia avvierà un ciclo di seminari epici. Si svolgerà secondo un format già sperimentato negli anni precedenti, quest’anno avrà il titolo di “ΙΛΙΟΥΠΕΡΣΙΣ“; si proporrà come un laboratorio di approfondimento per i temi che riguardano la caduta dell’antica Troia e i miti ad essa legati.
Il ciclo “ΙΛΙΟΥΠΕΡΣΙΣ” è aperto alla partecipazione di tutti, ognuno avrà il proprio attestato terminati i sei incontri. L’iscrizione è però obbligatoria e dev’esser effettuata compilando questo modulo; all’email indicata arriveranno di volta in volta tutte le informazioni necessarie. Di seguito la locandina con le date e tutti gli incontri e i temi previsti.
(In copertina il pannello marmoreo frontale di un sarcofago con scena dell’ΙΛΙΟΥΠΕΡΣΙΣ – II sec. a.C.; dalla collezione di Vespasiano Gonzaga conservata nel Palazzo Ducale di Mantova).
Il 22 gennaio, alle ore 9, si svolgerà online l’incontro con lo psicologo Alessandro Bartoletti per una riflessione sulla vita degli studenti universitari. Si parlerà di tecniche di apprendimento, gestione dell’ansia e dello stress, dinamiche relazionali nei lavori di gruppo, gestione del tempo e mappe mentali. Ma anche di sport, alimentazione, postura e problemi legati alle dipendenze. Saranno, infatti, questi i temi principali dell’ottava edizione “Lo studente strategico”, un ciclo di sette seminari promosso dai docenti Veronica Benzo e Rosario Faraci e organizzato dal Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania.
Temi utili agli universitari
Protagonista di questo primo incontro sarà lo psicologo Bartoletti, autore del best seller “Lo Studente Strategico”. Interverranno anche i promotori
Gli altri incontri: Il 29 gennaio interverranno l’ex nuotatore della nazionale italianaPiermaria Siciliano su “Mens sana in corpore sano – L’importanza dello sport: l’esperienza di un olimpionico”; nonché i dottori Giovanni e Marco Asero su “La postura in fase di studio e conseguenze mediche” e il prof. Salvo Fichera in “Gestione dello Stress”. Il 9 febbraio la dott.ssa Costanza Ajon su “Una corretta alimentazione per uno studio più efficace” e il prof. Orazio Licciardello in “Dinamiche di gruppo”. Il 19 febbraio spazio alla pallanuoto femminile, con Tania Di Mario, Giulia Gorlero e Martina Miceli dell’Ekipe Orizzonte su “Strategie vincenti in acqua… e in aula” e il prof. Santo Di Nuovo su “Ansia e stress da esami”.
Il 22 febbraio, invece, il dott. Marcello La Bella, primo dirigente della Polizia di Stato, parlerà di “I pericoli reali della Rete” e i docenti Marco Pappalardo e Alfredo Petralia sul tema “Nella Rete, ma non come pesci”. Il 26 febbraio ci sarà il prof. Marco Galvagno, delegato del Rettore per il Marketing e la Promozione di Ateneo, sul tema “Mappe mentali e gestione del tempo”. Il 5 marzo, infine, il prof. Rosario Faraci, delegato del Rettore per l’Incubatore di Ateneo, Start-up e Spin-off, su “Sviluppo delle competenze trasversali nel panorama europeo”.
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