Ceccano

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NEWS | Cultores Artium presenta l’evento di San Valentino “Caro Amore ti scrivo 5”

“Caro Amore ti scrivo 5”

Torna l’appuntamento con l’evento dedicato all’amore in tutte le sue sfumature organizzato dall’Associazione Cultores Artium.

Sarà un gradevole pomeriggio in buona compagnia davanti al grande camino della sala dei ricevimenti di Palazzo Bonanome, palazzo storico nel cuore di Ceccano (Frosinone), l’elegante dimora storica che nacque in epoca medievale come dipendenza del Castello dei conti de Ceccano.

I punti focali dell’evento saranno le immancabili corrispondenze d’amore di personaggi celebri del passato con letture in italiano ma anche in lingua originale (spagnolo, portoghese, francese, inglese, arabo).

Le letture saranno accompagnate da sottofondo ed intermezzo con musiche medievali e d’atmosfera eseguite con chitarra classica dal Maestro Andrea Micheli ed una piccola estemporanea di pittura. All’interno dell’evento ci sarà un photo boot a tema a cura di Eleonora Di Mario Light Writer.

Durante la serata dell’evento, verrà inaugurato il “Gruppo di Lettura” dell’Associazione Cultores Artium, che si riunirà periodicamente ogni mese nelle suggestive sale del Palazzo per letture o presentazioni di libri; chiunque sia interessato ad vorrà aderire, può farlo prima del termine della manifestazione.

Un pomeriggio romantico di Febbraio tutto da non perdere quindi al bellissimo Palazzo Bonanome per sabato 15 febbraio 2020, ore 17.00.

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NEWS | Grande successo per la quarta edizione della “Giornata del dialetto ceccanese” di Cultores Artium

Anche la quarta edizione della “Giornata del dialetto ceccanese“, organizzata dall’associazione Cultores Artium, è stata un grandissimo successo.

La giornata dedicata ai dialetti e alle lingue locali, è stata istituita otto anni fa dalla UNPLI (Unione nazionale proloco d’Italia); fissata per il 17 gennaio, possono aderire all’evento le proloco ma anche altre associazioni che vogliano promuovere la loro “prima lingua”.

La locandina della quarta edizione della “Giornata del dialetto ceccanese”

Cultores Artium organizza questa giornata da quattro anni ormai, ed è ogni anno un successo crescente. Partiti il primo anno, quasi per gioco, con la scenetta delle commari che fu un successo inaspettato di pubblico e di consensi. Fu per l’associazione una grande soddisfazione essere ripresi dalle telecamere della RAI e ciò ha spinto i ragazzi e, invogliati soprattutto dai partecipanti, a continuare a portare avanti l’evento.

A raccontare il percorso dagli esordi ai giorni nostri è il presidente dell’associazione Andrea Selvini che racconta – “l’anno successivo, per la seconda edizione ci organizzammo di nuovo per replicare l’evento, organizzando una scena ispirata ad una delle novelle in Ciociaria di Targioni Tozzetti, gli reconsulo, ed una serie di scenette storiche basate su fatti divertenti della storia ceccanese. E anche lì, fu un grande successo. Quell’anno coinvolgemmo anche le amiche della compagnia teatrale Atto Primo e proiettammo le puntate di Fonzie a Ceccano”.

Tante realtà in un evento ma il dialetto è un patrimonio di tutti, ceccanesi e non, e va condiviso con tante altre realtà.

Prosegue nel racconto – “Dallo scorso anno l’evento viene realizzato a Santa Maria a Fiume. Proprio lo scorso anno realizzammo il sequel de gli reconsulo, con gli stessi personaggi ma in altra ambientazione, la fila dal medico, che ebbe la presenza di 150 persone! Ed eccoci al 2020. Quest’anno abbiamo cambiato completamente i personaggi ed abbiamo realizzato in chiave dialettale il trono di Maria de Filippi, ed il risultato è stato divertente e spassoso. Da settembre abbiamo lavorato alla scena e all’evento, e siamo stati ampiamente ripagati dalla presenza e dal calore delle persone!”

La formula vincente è ogni anno la stessa: promuovere il dialetto in ogni sua forma, con un occhio al passato, certo, ma indispensabilmente anche uno rivolto al futuro, alle giovani generazioni, che vanno coinvolte.

L’evento  – la giornata del dialetto ceccanese 2020

La parte inziale dell’evento è stata dedicata alle radici e ha previsto l’introduzione storica a cura di Vincenzo Angeletti e l’intervento di numerose artiste, tra cui: Piera Tiberia, Enza Di Stefano, Anna De Santis, Umberta Di Stefano ed Enza Capoccetta, che hanno declamato i versi delle loro opere o di quelle degli artisti ceccanesi scomparsi.

Una figura indimenticabile nel patrimonio culturale ceccanese è quella di Angelo De Santis presente in sala era sua moglie Anna a cui l’associazione ha rivolto un ringraziamento omaggiando questa grande figura

L’evento è proseguito con la parte dedicata invece ai giovani attraverso la proiezione dei video realizzati dagli istituti che collaborano ogni anno con l’associazione, realizzati rigorosamente in dialetto. Quest’anno sono stati proiettati i video del Comprensivo Ceccano 2 e dell’Istituto Alberghiero.

Parte finale dell’evento è stata l’esilarante scenetta “Ommuni i vizzocu”, ispirata al trono di Uomini e Donne che ha visto membri (e non) di Cultores Artium: Andrea Selvini, Annaluce Liburdi, Eleonora Di Mario, Antonio Spaziani, Valeria Selvini, Rita Ronzullo, Marco Pizzuti, Anna Rita Spaziani Testa, Giovanna De Luca, Maria Luisa Frasca, Roberta Cassetti, Orietta Cecconi.

I ragazzi di Cultores Artium in un momento simpatico che ha coinvolto il pubblico presente in sala.

I ragazzi dell’associazione hanno così vestito i panni di corteggiatori, opinionisti e tronisti; ad accompagnare come ogni anno le numerose battute della scenetta, il suono di un campanellino a bloccare (spiritosamente) la scena per leggere una parola o un detto ceccanese tratta dal Dizionario Enciclopedico Ceccanese del Maestro Carlo Cristofanilli edito nel 1992, una vera e propria Bibbia per i cultori del dialetto ceccanese.

Conclude così il presidente Selvini – “Ringraziamo tutti i partecipanti, anche quest’anno numerosi, e diamo l’appuntamento al prossimo anno. Tra questi un doveroso ringraziamento all’Ex assessore al turismo Mario Sodani e all’ex consigliere al Patrimonio, Marco Mizzoni, che hanno accolto fin dalla prima edizione, con grande entusiasmo l’evento. Un enorme grazie al “padrone di casa”, Padre Antonio Mannara che ci ha ospitato e che ci supporta (e ci sopporta!), alle fantastiche signore della parrocchia per il rinfresco finale, al grande Vincenzo Angeletti, fonte di sapere e di ispirazione per noi, ai docenti che hanno collaborato con noi per i video con i loro alunni, alle poetesse che hanno scelto e declamato le poesie e a tutte le persone che hanno dedicato il loro prezioso tempo per l’ottima riuscita dell’evento!”

Appuntamento già confermato per il prossimo anno con quella che sarà quindi la quinta edizione della fantastica giornata dedicata al dialetto ceccanese. 

 

 

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NEWS | Cerimonia di celebrazione per il 76° Bombardamento del Santuario di Santa Maria a Fiume (Ceccano)

Si svolgerà a Ceccano (Frosinone) domenica 26 Gennaio 2020 la celebrazione per il 76° Anniversario del Bombardamento del Santuario di Santa Maria a Fiume. 

La memoria ci porterà indietro a quel 26 gennaio 1944 quando Ceccano e in particolar modo la Chiesa di Santa Maria a Fiume vennero duramente colpite dal bombardamento aereo che coinvolse e uccise anche dei cittadini.

L’Evento: 

  • alle ore 14.00 nel Sagrato della Chiesa ci sarà il racconto con le testimonianze del bombardamento;
  • alle ore 14.16, ora in cui avvenne il bombardamento, il suono della sirena rievocherà quel momento e sarà seguito da preghiere e canti dedicati a Santa Maria a Fiume;

Durante il pomeriggio potranno essere effettuate delle visite all’interno del Santuario con lo storico Vincenzo Angeletti e l’Associazione Cultores Artium.

 
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CULTORES ARTIUM | Il Cimitero Monumentale di Ceccano (FR)

A Ceccano, non troppo distante dal centro urbano, si trova il Cimitero Monumentale.

Ogni anno, a novembre, ospita al suo interno un evento dedicato alla storia e alla scoperta dei personaggi illustri che hanno lasciato un segno nella città e che ivi riposano: obiettivo di tale manifestazione è, sicuramente, quello di lasciare qualcosa di profondo in chi vi partecipa e invitare alla riflessione.

L’evento “il Cimitero Racconta”, che ha avuto luogo proprio la scorsa domenica 9 Novembre, raggiungendo la quarta edizione, è promosso da Cultores Artium in collaborazione con l’architetto Vincenzo Angeletti Latini, storico di Ceccano. Numerosi i visitatori accorsi.

Evento “il Cimitero racconta” 09.11.19 _ foto di Cultores Artium

Cenni storici sul Cimitero Monumentale

Era il 21 luglio 1868, quando il vescovo Gesualdo Vitali benedì il cimitero di Ceccano, costruito prima di quello di Frosinone, risalente, invece, al 1871.

Nel 1889, fu donato dalla famiglia Sindici il terreno per la costruzione, nell’esedra sommitale, di un ampliamento del cimitero e della tomba dei Passionisti, realizzati anche alla generosità dei ceccanesi.

L’architetto Giovanni Jacobucci, che realizzò, tra il 1930 e il 1933, in stile neoclassico, il Palazzo della Provincia a Frosinone, fu incaricato di progettare, in quegli stessi anni, anche l’ampliamento del cimitero.

A lui si deve la creazione del monumentale accesso con il viale, che termina con un’ampia scalinata che si conclude nella sommità con l’esedra, sacrario per le spoglie dei caduti della prima guerra mondiale.

Il portale d’ingresso presenta due torri ai lati, con locali destinati al custode; su di esso è incisauna citazione, tratta dall’ Apocalisse di San Giovanni:
BEATI MORTUI QUI IN DOMINO MORIUNTUR“, “Morti beati coloro che muoiono nel Signore”.

“BEATI MORTUI QUI IN DOMINO MORIUNTUR” dall’Apocalisse di San Giovanni _ entrata del Cimitero monumentale di Ceccano, foto di Cultores Artium.

 

Alcuni dei personaggi illustri di Ceccano

GIUSEPPE BRUNI

Ceccano vuole tributare il suo omaggio all’Eroe dell’aria e all’importante esponente del regime, rinominando piazza Castello in piazza I. Balbo, con delibera n. 83 del 10/7/40, il cui oggetto è “Denominazione di p.zza Italo Balbo dell’attuale piazza Castello, morto il 28/6/1940 nei cieli di Tobruk”.

Con Balbo, moriva Giuseppe Bruni, di Ceccano, Vicegovernatore della Libia, autore de “II nuovo assetto politico-amministrativo della Libia e de “In Viaggio del Duce in Libia per l’inaugurazione della litoranea”. L’aereo sul quale si trovavano venne abbattuto, ufficialmente per errore, dalla contraerei italiana.

CESARE BRAGAGLIA.

Fu il primo traduttore di letterature slave per la “Biblioteca Universale”, edita dalla Sonzogno che pubblica Boris Godunof di A. Puskin (licenziato a Ceccano il 4 settembre 1883 e uscito come n. 57 della collana), de La camicia rossa di A. Herzen (licenziata “sulle sponde del Fucino” nel settembre 1884, e uscita col n. 124 l’anno successivo) e del Libro della nazione polacca e dei pellegrini polacchi di Mickiewicz.
Pubblicista, fondò a Ceccano nel 1883 la rivista letteraria, d’arte, agricoltura e industria, di cui ne è il direttore, Vita Nuova.
Di spirito democratico, si interessò anche alla politica, fondando, nel 1886, il Giornale Elettorale del 4° Collegio di Roma, del quale diventò direttore con Giuseppe Angeletti. 

L’avvocato Cesare Bragaglia dedicò a suo figlio la Cappella alla fine del viale del Cimitero: nella parte superiore è ancora leggibile la dedica
“PER MIO FIGLIO GINO ERESSI  AVV. CESARE BRAGAGLIA”

DON MARIO COLONNA

Fu V Duca di Rignano e Calcata, principe di Sonnino, Nobile romano, Patrizio napoletano, Patrizio veneto e Patrizio onorario di Ferrara, Cavaliere d’onore e devozione SMOM.
Primogenito di Don Prospero Colonna, Sindaco di Roma prima e dopo Nathan, con capacità realizzatrici notevoli. E’ lui a sistemare la Piazza Esedra, ad acquisire al pubblico Villa Borghese, a realizzare il Traforo sotto il Quirinale. Alla sua amministrazione si lega la prima legge speciale su Roma del 1904. Parlamentare del Regno d’Italia per due legislature, XIX e XX, eletto nella circoscrizione di Anagni.

DON PROSPERO COLONNA

Sposò a Parigi il 10 settembre 1917 Adelina Drysdale Munro (Buenos Aires, Argentina, 19 Settembre 1896 – Roma, Italia, 14 Dicembre 1942), figlia di Thomas James Drysdale e Elisabeth Maria Munro.
In onore di Adelina, suo nonno materno, tale Duncan MacKay Munro, intitolò la stazione ferroviaria centrale, che collega Cordoba e Buenos Aires.
Sempre da Adelina prende il nome una città nel quartiere di San Isidro, a 20 km a nord della città di Buenos Aires, fondata nel 1909.


GIZZI GIOVANNI GIUSEPPE

Nacque a Ceccano il 25 dicembre 1863 da Emilio e Maria Sodani. Di ingegno precoce, si dedicò con passione agli studi e, dopo aver frequentato il liceo ginnasio di Ceccano, si iscrisse sedicenne all’Università di Roma, seguendo, in successione, i corsi di numerose facoltà e conseguendo ben sette lauree: in filosofia, lettere, giurisprudenza, medicina e chirurgia, scienze naturali, scienze fisiche e matematiche, ingegneria e architettura.

TANZINI MICHELE

Dal 1929 al 1943 fu Deputato, dal 1931 al 1933 Podestà; fece costruire l’acquedotto con il serbatoio e il campo sportivo e si occupò che venisse ingrandito il Cimitero, incaricando l’architetto Iacobelli.

LATINI GAETANO E BERARDI APOLLONIA

La tomba, nella quale riposa Augusto Angeletti, medico e primo dentista specialista di Ceccano, venne realizzata nel 1918.
Sergio Angeletti fu, invece, un musicista (chitarra, basso) e suonò ne “I Faraoni”, complesso musicale degli anni ‘60; incise per la RCA il 45 giri Lupo Mannaro e Solo Sarò. Il suo fu tra i gruppi che inaugurano il Piper.

Si trasferì a Vienna dove fece parte del gruppo I Corsauri, incise vari brani per la discografica Lesborne.

Suonò  all’Hotel Hilton di Theran in occasione delle nozze dello Scià di Persia. E’ l’autore della colonna sonora del film Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene.

Insegnò Italiano presso l’Istituto di Cultura del Consolato Italiano a Vienna.

Testo tratto dagli scritti dell’Arch. VINCENZO ANGELETTI LATINI

 

Il Cimitero Monumentale è visitabile tutti i giorni.

Per maggiori approfondimenti e informazioni si può contattare l’Ass. Cultores Artium nelle pagine Facebook, Instangram o alla mail dell’Ass.: cultores.artium@gmail.com

 

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NEWS | “Il Cimitero racconta”: appuntamento questa domenica a Ceccano (Fr) con Cultores Artium

Cultores Artium, associazione culturale di promozione turistica e ricerca storica di Ceccano, è lieta di invitarvi all’evento di novembre “Il Cimitero racconta“.

Appuntamento per domenica 10 Novembre alle ore 10.00 davanti l’ingresso del vecchio Cimitero a Ceccano (Fr) via Peschieta, 3.

Torna l’appuntamento con la visita al “quartiere più popoloso di Ceccano”, dove il tempo scorre molto lentamente e traffico e rumori sono banditi.

Un luogo di silenzio e di profonde meditazioni, che da sempre accoglie tutti, senza discriminazioni, ma che da tutti, però è evitato (senza risultato).

La passeggiata “Il Cimitero racconta”, giunta alla quarta edizione, è organizzata dall’associazione Cultores Artium in collaborazione con l’Architetto Vincenzo Angeletti Latini.

Nel tour all’interno del Cimitero Monumentale di Ceccano, i visitatori passeggeranno tra monumenti, personaggi e storie, ascoltando, come nella Divina Commedia di Dante o come nell’Antologia Spoon River di Edgar Lee Masters, i defunti raccontare le loro vicende, spesso con risvolti divertenti e inaspettati.

Per info e prenotazioni contattare il 371 1419131 oppure scrivere alla mail dell’Associazione: cultores.artium@gmail.com

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CULTORES ARTIUM | Castel Sindici: storia del Castello progettato dal Cavalier Sacconi

Castel Sindici è il secondo Castello di Ceccano (Frosinone), non per importanza, ma per epoca di realizzazione.

Si tratta di un elegante edificio, costruito alla fine dell’800 per volere dell’enologo e Cavaliere del lavoro Stanislao Sindici.

Il progetto del Castello venne realizzato dal Conte Giuseppe Sacconi,  importante architetto e politico italiano, noto principalmente per essere stato il progettista dell’Altare della Patria di Roma.

Il Conte Sacconi con i modellatori dell’Altare della Patria di Roma Foto a cura di Cultores Artium

 

Architettura del Castello

Il castello venne costruito in pietra calcarea, facilmente reperibile nelle zone circostanti, sul modello di un’antica fortezza medievale. Fu realizzato al centro di un grande parco verde che presenta, tuttora, un’interessante varietà faunistica.

Nel 1928, la tenuta di Castel Sindici venne dichiarata, per la sua bellezza e per la sua storia, zona di Interesse Artistico Nazionale.

L’edificio nacque, tuttavia, come cantina per la conservazione del vino: proprio qui, infatti, veniva prodotto il celebre “Castel Sindici”, paragonato al bianco di Frascati, molto apprezzato e venduto sia in Italia che all’estero, vincitore di ben otto medaglie d’oro. Fu, per questo, menzionato tra i vini pregiati del Lazio, nella prima edizione del 1931 della “Guida Gastronomica d’Italia” del Touring Club Italiano, ed esposto anche tra i vini del padiglione italiano della EXPO Mondiale del 1935 a Bruxelles. Ancora oggi è possibile, durante alcuni eventi, ammirare le bellissime botti di ceramica, nelle quali esso veniva conservato.

Castel Sindici _ foto di Alberto Bevere per Cultores Artium

Da Cantina a Salotto di Artisti

Con il passare del tempo, Castel Sindici venne convertito da semplice cantina a residenza della famiglia, divenendo, soprattutto, luogo di ritrovo per gli importanti artisti che gravitavano attorno agli stessi Sindici: visitatori graditi, di cui si hanno notizie certe, furono i fratelli e pittori romani Aurelio e Cesare Tiratelli.

Proprio grazie a una tela di Cesare Tiratelli del 1887, raffigurante Caterina Gizzi Sindici, moglie di Stanislao, è stato possibile dedurre che la data della costruzione del palazzo debba essere sicuramente antecedente alla realizzazione del quadro.

Nell’elegante dimora, inoltre, venne ospitato anche il celeberrimo Gabriele D’Annunzio, che pare fosse intimo amico della pittrice Francisca Stuart e di suo marito Augusto Sindici, forse cugino dello stesso Stanislao.

Dal secondo conflitto mondiale ad oggi

Dopo il 1943, l’edificio venne requisito dai Nazisti che ne fecero sede di comando militare di zona delle S.S.; secondo alcuni racconti, inoltre, avrebbero qui eseguito anche la condanna a morte di un civile.

Il palazzo, attualmente, è in possesso dell’Amministrazione Comunale che, dopo anni di abbandono, è riuscita ad acquistare la proprietà, con il proposito di disporne un adeguato restauro, al fine di renderla nuovamente fruibile alla popolazione.

Il parco circostante, invece, ricco di piante secolari, è aperto al pubblico tutti i giorni e al suo interno hanno luogo numerosi eventi culturali e sportivi.

Per un’anteprima del sito, utile il link sottostante:

CASTEL SINDICI: https://youtu.be/e82bTzwsmtA

Si tratta di una clip, realizzata dall’Associazione Culturale di Ceccano Cultores Artium, per la promozione dei monumenti e delle bellezze che può offrire la città.

Per ulteriori informazioni:

Castel Sindici, pagina Fb
Associazione Cultores Artium (cultores.artium@gmail.com), pagine Fb e Instagram.

 

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NEWS | Sabato 9 novembre Terzo Convegno sui Templari a Ceccano (Fr)

Si terrà il prossimo Sabato 9 novembre, alle ore 17.30, nella splendida location del Castello dei Conti di Ceccano (Frosinone), la Terza edizione del “Convegno Nazionale sui Templari”.
 
Sabato 9 Novembre ore 17.30 _ III convegno nazionale sui Templari al Castello dei Conti De Ceccano
Questo Grande Evento, già nelle due scorse edizioni, ha ottenuto un grande successo di pubblico, accorso numeroso ad ascoltare i vari interventi e le relazioni tenute da illustri studiosi della Storia Templare.
 
Fortemente voluto dall’ex Assessore alla Cultura del Comune di Ceccano, Dott. Stefano Gizzi, il Convegno ha attirato, già negli scorsi anni, la grande attenzione di tantissimi appassionati e cultori della Storia dei Templari.
 
Coordinato dal ricercatore storico Giancarlo Pavat, il Convegno, quest’anno, appare già di particolare interesse, con una relazione iniziale, affidata al giovane ricercatore di Ceccano Alessio Patriarca, che illustrerà aspetti nuovi di assoluta importanza della Chiesa di Santa Maria a Fiume, con foto e documenti inediti.
 
Seguiranno relazioni di altri studiosi, che saranno a Ceccano appositamente in occasione di questo Terzo Convegno, per far conoscere aspetti importanti della grande esperienza storica dei Templari.
 
 
 
 
 
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CULTORES ARTIUM | Il Castello dei Conti de Ceccano

Sul punto più alto di Ceccano, il famoso colle, sorge il Castello dei Conti e intorno ad esso si sviluppa tutto il centro storico. L’edificio ha origine da una torre del VIII sec., la torre Mastio, costruita su quella che un tempo era l’antica acropoli. Questa fortezza rappresenta un antico esempio di rocca fortificata del Lazio meridionale, costruito da una cinta muraria che corrisponde grosso modo all’attuale Piazza Camillo Mancini. 

Il Castello ha vissuto due vite: nel medioevo fortezza, centro politico e capitale della Contea mentre dal 1523 cambia totalmente natura divenendo progressivamente un carcere con l’aggiunta di vari edifici.

Del periodo Carcerario si hanno memorie storiche dei cittadini che vivevano attivamente questo carcere prendendo a cuore a volte anche i suoi “abitanti”. Conosciuta è sicuramente la storia di Mastro Titta, noto in romanesco come “er boja de Roma”, ricordato per essere stato un celebre esecutore di sentenze capitali dello Stato Pontificio e che nelle sue memorie cita spesso anche questo carcere.

Nella piazza d’armi del Castello si può visitare quello che era il tribunale dei Colonna ed è nella stessa piazza che avvenivano le esecuzioni, ragione per cui molti si sentono a disagio avvertendo strane sensazioni o presenze. Il Castello si tinge di mistero e affascina, se vogliamo, anche per questo suo lato spettrale.

Un’altra memoria del carcere si ha grazie a Dacia Maraini che nel suo libro “Memorie di una ladra” descrive il personaggio di Teresa Numa, personaggio realmente esistito, che essa conobbe nel 1969. Teresa fu ospite del carcere descrivendo la sua vita all’interno della struttura ormai nell’ultimo periodo di attività. Il Carcere di Ceccano resta infatti in funzione fino al 1973, anno di chiusura, viene abbandonato e solamente negli anni ’90 viene acquistato dal Comune di Ceccano che si impegna a ristrutturarlo e ridonarlo alla cittadinanza che grazie all’Associazione Cultores Artium può oggi visitarlo e apprezzarne la storia.

Le stanze del Castello ospitano tutto l’anno mostre, convegni, concerti lirici e tante iniziative che si sposano benissimo con la suggestiva cornice del Castello dei Conti.

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NEWS | “Io non Rischio”, al Parco Astronomico di Ceccano (FR) giocando si impara a proteggersi

Sabato 12 e Domenica 13 Ottobre a Ceccano (Fr) si svolgeranno una serie di iniziative per la Campagna di comunicazione nazionale “Io nonIO NON RISCHIO alluvione _ Sabato 12 e Domenica 13 a Ceccano (Fr) rischio” sulle buone pratiche di protezione civile promossa e realizzata a livello locale dall’ Organizzazione Europea Vigili Del Fuoco Volontari Di Protezione Civile Ceccano.

Io non rischio è una campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile. Ma ancora prima di questo, Io non rischio è un proposito, un’esortazione che va presa alla lettera. L’Italia è un paese esposto a molti rischi naturali, e questo è un fatto. Ma è altrettanto vero che l’esposizione individuale a questi rischi può essere sensibilmente ridotta attraverso la conoscenza del problema, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti. 

Info&Programma:

Sabato 12 Ottobre

Gazebo presso il piazzale della Stazione di Ceccano

Domenica 13 Ottobre 

Presso il Parco Astronomico di Ceccano 

Saranno presenti stand della campagna #IONONRISCHIO2019. 

Ore 10:00  Inizio operazioni di pulizia e raccolta rifiuti #DIFFERENZIAMOCI

Ore 11:00  #PIANTALA -Messa dimora di piante e alberi

 Ore 11:30  Animazione per i più piccoli con animatrici e zucchero filato per tutti i bambini.

Ore 12:30  Pausa pranzo -PICNIC AL PARCO ASTRONOMICO 

Dalle ore 10:00 alle ore 12:30 e dalle 14:30 fino 16:00 il giorno sarà possibile effettuare Tour delle Meridiane. Richiesto abbigliamento da abbigliamento da trekking (o Sportivo).

 

 

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News | “Strategie e strumenti GIS per la gestione dei beni territoriali”, Roma Tre ospite di Cultores Artium

Cultores Artium è un’associazione culturale di Ceccano (Frosinone) che si occupa principalmente di visite guidate al Castello dei Conti De Ceccano e del centro storico.
Attiva dal 2012 nella ricerca storica e nella promozione turistico – culturale di Ceccano e delle cittadine nei dintorni, un tempo parte della Contea medievale di Ceccano, collabora con le diverse realtà e associazioni dei comuni della ciociaria e del basso Lazio e della comunità dei monti Lepini.

Quest’oggi, il gruppo della Summer School del Master di II livello in Digital Earth & Smart Governance – Strategie e strumenti GIS per la gestione dei beni territoriali e culturali dell’Università degli Studi di Roma Tre va alla scoperta del borgo dell’antica contea di Ceccano    proprio con Cultores Artium

Nel castello baronale di Maenza si è svolta, successivamente alla visita guidata, una conferenza stampa, “Strategie e strumenti GIS per la gestione dei beni territoriali”, con il Sindaco di Maenza, Claudio Sperduti, Fabrizio Di Sauro della Compagnia dei Lepini e Rosa Emilia Giancola del Contratto di Fiume Amaseno della XII Comunità Montana Lepini-Ausoni.