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NEWS | Un progetto inseguito da anni: apre il Museo Archeologico dell’antica Stabia (NA)

Il Museo Archeologico a Castellammare di Stabia (NA) è un omaggio a Libero D’orsi, l’archeologo che ha riportato in luce le ville romane dell’antica Stabia che avevano già ammaliato i Borboni.

Il Museo sorge nella Reggia di Quisisana, la residenza di caccia del Re Carlo di Borbone, e accoglie per il momento 15 sale espositive che sono suddivise in sezioni, posto d’onore ai ritrovamenti di Libero D’Orsi: meravigliosi affreschi e pavimenti in opus sectile, sculture, vasellame da mensa, oggetti in metallo.

L’Antiquarium stabiano: cosa è cambiato 

Gli straordinari reperti erano già stati sistemati decenni prima nelle vetrine dell’Antiquarium stabiano, allestito nel centro storico da Libero D’Orsi, ma chiuso al pubblico nel 1997. Il tavolo delle trattative per l’apertura del Museo era attivo da ben cinque anni con discussioni, proposte, problemi ed idee sempre nuove; ad un anno dall’apertura la collaborazione tra il Comune di Castellammare e il Parco archeologico di Pompei ha concretizzato il grande e bellissimo progetto che oggi possiamo ammirare.

In ricordo dell’Antiquarium sono state riutilizzate le vetrine degli anni ’50, che ospitano solo i reperti più significativi degli 8000 allora contenuti nella vecchia struttura: una nuova sezione del Museo è già stata annunciata da Massimo Osanna, direttore generale dei musei del MiBACT e del Parco Archeologico di Pompei, possibile grazie a una futura collaborazione con le Università della Regione.

Dentro la Reggia

I reperti esposti all’interno delle sale allestite nella storica cornice della Reggia di Quisisana attraversano 11 sezioni tematiche. Le prime sono cronologicamente più vicine a noi, dedicate alla storia della Reggia e ai primi scavi borbonici in Italia che hanno portato luce sull’antica Stabia. Si continua seguendo le tracce di Opici e Osci, Romani e Sanniti fino all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.; questa lunga sosta permette di ammirare ciò che resta delle ville d’otium romane, incantevoli oasi di riposo dalla frenetica quotidianità antica: il percorso inizia con Villa San Marco, segue Villa del Petraro con i resti degli impianti termali, e infine Villa di Carmiano, che sfoggia incredibili affreschi a tema dionisiaco.  

Porzione di pavimento in opus sectile marmoreo, Castellammare di Stabia (NA), Villa San Marco, I sec. d.C.