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NEWS | Archeologia Preventiva, a Palermo riemergono sorprese medievali

I lavori di ammodernamento dell’impianto fognario del Palazzo Reale a Palermo, che stanno comportando anche la risistemazione di piazza del Parlamento, hanno restituito interessanti testimonianze di età medievale. Durante il cantiere, avviato dall’Assemblea Regionale Siciliana, infatti, è stata effettuata un’esplorazione archeologica preventiva nella lunga trincea interessata dalla quale sono emerse importanti testimonianze storico-archeologiche. L’annuncio è stato dato direttamente da Alberto Samonà sul suo profilo Facebook.

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La trincea su piazza del Parlamento a Palermo – foto: Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo

Nel corso degli scavi – effettuati sotto la direzione tecnico-scientifica della Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo, sono emerse strutture murarie di età medievale, realizzate con varie tecniche di costruzione (blocchetti regolari in calcare biancastro disposti in filari alternati), pietrame grossolanamente sbozzato legato con malta di terra, strutture in mattoni crudi.

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Le strutture murarie di età medievale riemerse – foto: Alberto Samonà

Tra i reperti rinvenuti, numerose espressioni di ceramica islamica e normanna, quali catini carenati, coppe emisferiche a breve tesa, anfore con solcature sulla superficie e pennellate in bruno, ceramica a spirali. Rinvenuti anche manufatti di età sveva (ceramica solcata di importazione tirrenica e le produzioni nord-africane decorate con i colori cobalto e manganese).

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NEWS | Riemerge una chiesa con cripta a Ballarò (PA)

Scoperta una chiesa con cripta nel quartiere Ballarò a Palermo. Tra piazza Brunaccini, via Casa Professa e vicolo Madonna della Volta è infatti in corso da diversi mesi un cantiere per la costruzione di un edificio. Si pensa si tratti della chiesa di Santa Maria la Grotta, luogo di culto e rifugio dei primi fedeli palermitani che sfuggivano alle persecuzioni.

Un’area dello stesso cantiere era già sottoposta a controlli al momento del ritrovamento: era infatti necessario abbattere un muro di grandi dimensioni; il muro doveva essere pertinente alla chiesa della Madonna della Volta, costruita nei pressi dell’omonimo Vicolo a Ballarò (PA), ma demolita negli anni ’30 del secolo scorso. 

Tempestivo l’intervento dei funzionari archeologi della Soprintendenza per i Beni Culturali di Palermo. Così si esprime Selima Giuliano, soprintendente di Palermo: «Sì, abbiamo trovato la cripta. Tra l’altro la Soprintendenza è presente nei luoghi interessati dal cantiere sin dall’inizio, in quanto tutto il centro storico è sottoposto a vincolo paesaggistico. Adesso la ditta deve presentare un progetto che potrebbe contenere la proposta di rendere fruibile la cripta; noi decideremo se approvare o meno il progetto: dipende da tanti fattori».

Il progetto di cui parla la soprintendente è già nella mente di Giuseppe Caronia, titolare della ditta, che vorrebbe costruire un caffè letterario in piazza Brunaccini da cui poter osservare la cripta, ben protetta e illuminata. Quindi, non ci resta altro che attendere aggiornamenti!

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Il cantiere di Ballarò (PA) – foto: la Repubblica

Immagine di copertina da la Repubblica.

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NEWS | Agrigento, riprenderanno gli scavi al teatro antico

Si ritorna a parlare del teatro antico di Agrigento, edificio ellenistico-romano scoperto nel 2016. È stato uno dei grandi enigmi dell’archeologia: negli anni sono state avviate numerose campagne di scavo per individuare il luogo dove già il monaco domenicano Tommaso Fazello, a metà Cinquecento, asseriva di aver visto i resti appena riconoscibili delle fondazioni di un imponente edificio teatrale, non lontano dalla chiesa di San Nicola.

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I resti visibili in superficie del teatro antico (da Alberto Samonà)

Una prima parte di progetto da 200 mila euro sarà finanziato dal Parco archeologico di Agrigento e durerà sei mesi. Si vuol portare alla luce l’edificio monumentale che costituiva l’ingresso scenografico all’area pubblica della città. Si tratterà di un “cantiere aperto” con la possibilità di seguire gli scavi in un’area che è rimasta finora interdetta al pubblico.

«Sono molto felice di testimoniare la ripresa della campagna di scavi che consentirà di riportare in luce l’antico teatro ellenistico della città di Akragas. Si tratta di una scoperta archeologica tra le più significative degli ultimi anni e che aggiungerà un altro importante tassello nella ricostruzione dell’antica città di Agrigento, definendo ancora meglio la struttura e il contesto delle grandi città siciliane dell’antichità. Il Governo regionale sta cercando di puntare molto sulla ripresa degli scavi archeologici nella consapevolezza che l’unicità della Sicilia è nella forza della sua storia, nella grandezza dei suoi monumenti e nella bellezza della natura che rende ogni esperienza unica e irripetibile».

Roberto Sciarratta, direttore del Parco archeologico della Valle dei Templi, firma l’accordo per la ripresa degli scavi (da Alberto Samonà)

È quanto ha dichiarato lo scorso 30 aprile ad Agrigento, l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, insieme al direttore del Parco della Valle dei Templi Roberto Sciarratta, che ha firmato l’avvio del cantiere. Erano presenti anche il sindaco di Agrigento Franco Miccichè, le archeologhe del Parco, Valentina Caminneci, Maria Concetta Parello e Maria Serena Rizzo.

Lo scavo vedrà anche la partecipazione del professore e archeologo Luigi Caliò, dell’Università di Catania, grazie alla convenzione scientifica stipulata con il Parco della Valle dei Templi. Gli studenti dell’ateneo catanese potranno dunque partecipare a tirocini durante la campagna di scavo. Le archeologhe del parco daranno altresì la possibilità di approfondire il cantiere di scavo. 

 
Il teatro di Agrigento durante uno scavo (da il Sicilia.it)
Ipotesi ricostruttiva dello schema urbano alla luce dei dati dello scavo del teatro e delle prospezioni geofisiche (Brienza 2017)
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NEWS | Lavori al teatro antico di Velia, il cantiere apre al pubblico

Ogni venerdì, a partire dal 12 febbraio 2021, sarà aperto al pubblico il cantiere dei lavori al teatro antico di Velia. Sarà il direttore Zuchtriegel a curare la prima visita.


In merito ad alcune notizie diffuse recentemente riguardo alla manutenzione del teatro ellenistico-romano di Velia, la direzione del Parco precisa quanto segue. Attualmente è in corso un intervento di manutenzione straordinaria, nel pieno rispetto della normativa e dei principi fondamentali del restauro; ovvero, della riconoscibilità e della reversibilità. L’intervento consiste nel ripristino delle integrazioni delle sedute che si trovavano in uno stato di degrado avanzato al momento dell’avvio del cantiere. Il restauro prevede l’uso di una malta pozzolanica speciale sviluppata a tale scopo. I materiali e le tecniche adottate non prevedono il contatto diretto tra malte e parti antiche, né l’impiego di cemento. Il colore delle parti integrate non sarà quello attualmente visibile, ma di una tonalità più scura che consentirà di distinguere chiaramente l’intervento conservativo dalle strutture originali.

Lavori di manutenzione al teatro di Velia

 

Il progetto

Il progetto, diretto dall’arch. Luigi Di Muccio, con la collaborazione del personale tecnico e amministrativo del Parco, ha una doppia finalità: esso non solo contribuisce a una maggiore tutela e conservazione del monumento, ma ne amplierà anche l’accessibilità. Il precedente restauro, risalente agli anni 2000, infatti, prevedeva esplicitamente l’impossibilità di accedere alla cavea e, dunque, di consentire al pubblico una visione ravvicinata del monumento. Il progetto attuale renderà parte della cavea accessibile in sicurezza, sia di giorno sia di notte in quanto provvisto di un nuovo impianto di illuminazione, ispirandosi a una visione di tutela attiva che non si pone in contrasto con la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio, ma tenta di avvicinare il pubblico ai monumenti garantendone, al tempo stesso, la massima salvaguardia.

Onde soddisfare le curiosità del pubblico, come da prassi nei cantieri del Parco, anche quello del teatro antico di Velia sarà aperto ai visitatori. Tutti i venerdì alle ore 15:00, muniti di biglietto d’ingresso, sarà possibile visitare il cantiere con l’accompagnamento di un addetto ai lavori. La prima visita in programma per il 12 febbraio, sarà a cura del direttore del Parco Archeologico di Paestum e Velia, Gabriel Zuchtriegel, che illustrerà il progetto a tutti gli interessati.