NEWS | La tecnologia diagnostica incontra L’Antico Egitto
La tecnologia diagnostica incontra l’Antico Egitto al Museo Archeologico di Bologna, dove il restauro è aperto al pubblico.
Il manufatto
Il reperto preso in esame, è un rilievo templare con l’iconografia del dio Heh, datato molto probabilmente al regno del sovrano Tolemeo II Filadelfo (285-246 a.C.).
ll rilievo fu esposto al pubblico per la prima volta presso il Museo Civico di Bologna nel 1961, in occasione della mostra temporanea “L’Egitto antico“, nelle collezioni minori dell’Italia settentrionale curata da Silvio Curto, allora direttore del Museo Egizio di Torino.
In seguito, la famiglia Puppi, che possedeva il rilievo, decise di donarlo al Museo nel 2013.
Restituzioni. Tesori d’Arte restaurati
“Restituzioni. Tesori d’Arte restaurati” è il programma biennale di Intesa Sanpaolo che punta alla salvaguardia del patrimonio storico-artistico del Paese.
Ogni due anni la Banca, in collaborazione con Soprintendenze, Poli museali e Musei autonomi, seleziona un numero consistente di opere bisognose di intervento; infine ne sostiene il restauro e organizza le mostre temporanee che permettono al pubblico di conoscerne i risultati.
Restauro
Il restauro è stato preceduto da una campagna diagnostica di imaging, a cura di DI.AR. Diagnostica per immagini per i Beni Culturali, e di indagini micro-invasive, a cura degli esperti dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, al fine di procedere nel migliore dei modi nell’opera di restauro e consolidamento del reperto.
Il restauro sarà eseguito da Cristina del Gallo, restauratrice esperta in materiali lapidei.
Le operazioni di restauro sono iniziate oggi e saranno aperte al pubblico anche il 15 ed il 22 settembre.
È possibile accedere con il biglietto del museo nei normali orari di apertura e nel rispetto delle misure anti Covid-19.