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NEWS | SopriCT, al via la dichiarazione di interesse culturale per la villa di Battiato

La Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Catania ha avviato la procedura di dichiarazione di interesse culturale per “Villa Grazia”, la casa di Franco Battiato a Milo. A comunicarlo è direttamente l’assessore Samonà sul suo profilo Facebook. 

Alle pendici dell’Etna, e con lo sguardo rivolto alla costa ionica, Villa Grazia è stata il luogo nel quale l’artista siciliano aveva deciso di tornare ormai da diversi anni per vivere in un’atmosfera raccolta e di quiete. Molto più che una villa in senso stretto, ma un piccolo borgo circondato da un parco, con uno studio dove Franco Battiato era solito comporre i suoi brani, e con diversi ambienti dedicati alla meditazione, alla lettura e alla ricerca. La dimora dove, circondato dall’affetto dei familiari, ha trascorso anche questi ultimi anni.

Il procedimento, avviato dalla Soprintendenza, terminerà entro 120 giorni con l’apposizione del vincolo che dichiarerà la villa quale bene culturale.

“La nostra funzione è quella di preservare e tutelare ciò che ha un valore storico, etnoantropologico e culturale perché ne resti memoria nel tempo. La villa di Milo – precisa Donatella Aprile, Soprintendente di Catania – oltre ad essere un bell’esempio di casale rurale, è oggi un luogo simbolico che testimonia la vita di un artista siciliano riconosciuto in tutto il mondo per la peculiarità della sua produzione; la sua casa deve essere preservata perché possa testimoniarne la vita e diventare un luogo di riferimento, un Museo della Musica che ne possa mantenere la memoria”.

“Villa Grazia è un luogo unico – sottolinea l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – perché esprime quel silenzio e quella spiritualità che Franco Battiato ci ha donato con la sua arte. Il vincolo culturale è un gesto di amore verso l’artista, ma anche di rispetto e di attenzione per quella che fu la sua dimora. Un luogo che ci invita alla riflessione, all’introspezione e alla ricerca della verità: un microcosmo alle pendici della montagna sacra, che con questo gesto vorremmo che fosse ulteriormente valorizzato, nel nome di questo grande, grandissimo artista”.

“La casa di Franco Battiato – evidenzia Alfio Cosentino, Sindaco di Milo – rappresenta nel mondo culturale italiano un bene di enorme valore. Essa, infatti, è stata il luogo in cui l’artista ha composto la sua musica, approfondito i suoi studi, realizzato i suoi dipinti, raccolto gli oggetti a lui più cari. Apprezzo e accolgo, dunque, con grande soddisfazione l’iniziativa dell’assessore ai Beni Culturali, Alberto Samonà e della Sovrintendente dei beni culturali di Catania, architetto Donatella Aprile, i quali hanno mostrato grande attenzione e sensibilità ponendo il vincolo culturale su Villa Grazia, residenza di Milo che Battiato aveva scelto come luogo in cui vivere e da cui trarre ispirazione”.

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NEWS | Oggi lutto cittadino: tutta la provincia di Catania piange Franco Battiato

Proclamato, per la morte del cantautore Franco Battiato, il lutto cittadino per oggi, 19 maggio 2021, a Riposto, sua città natale; poi esteso alla provincia di Catania. «Figlio prestigioso e geniale, poeta, compositore e grande maestro di musica indimenticabile». Così è ricordato, a poche ore dalla dipartita, dai cittadini del piccolo borgo marinaro che lo ha visto nascere, Riposto (CT). 

Il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano, ha subito proposto il lutto cittadino ed espresso il suo cordoglio pubblicamente. «Battiato è stato precursore e innovatore nel contempo per la sua musica raffinata e geniale. Assumendo, quando necessario, posizioni forti in tema sociale e culturale» così scrive su Facebook. Tutta l’amministrazione comunale è inoltre stata concorde nell’intitolazione al maestro di uno dei luoghi più rappresentativi della città natale.

Franco

Anche Catania si unisce al dolore e all’iniziativa dei ripostesi pubblicando, nelle prime ore dalla dipartita, un video dalla durata di pochi secondi: immagini di Battiato sono sovrapposte alle note de La cura.

Anche il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, si è espresso pubblicamente: «Scompare un punto di riferimento insostituibile di artista eclettico, uomo libero per la sua integrità morale, forte della sua speciale visione della vita e del mondo. Con la sua generosità, donò a Catania insuperabili momenti artistici che ne hanno reso indelebile il suo legame con la città etnea, arricchito dal lungo sodalizio artistico con il filosofo catanese Manlio Sgalambro. Tutti i cittadini di Catania ricorderanno sempre con emozione Franco Battiato e per questa memoria condivisa, l’intitolazione di un luogo simbolo della città farà diventare perenne il suo percorso di vita, arte e cultura anche per le generazioni future».

Il maxi schermo in piazza dell’Università a Catania – foto: Comune di Catania

Catania proclama per oggi il lutto cittadino. Inoltre, il maxi schermo di piazza Università mostrerà video e immagini del maestro con sottofondo musicale. Le bandiere di Palazzo degli Elefanti sono a mezz’asta.

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Illustri Siciliani | Franco Battiato, un artista a tuttotondo

Francesco Battiato, cantautore e compositore, è nato a Jonia (Catania) il 23 Marzo 1945. Il suo stile eclettico e personale lo ha portato a diventare un’icona della musica italiana molto apprezzata e, al contempo, molto criticata: dal pop al rock aggressivo passando dalla musica leggera, cimentandosi addirittura nell’etnica, elettronica e nell’opera lirica.  

Dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo scientifico Archimede di Acireale si trasferisce prima a Roma e poi a Milano dove comincia a esibirsi in un cabaret alla presenza di Enzo Jannacci, Renato Pozzetto, Paolo Poli e Giorgio Gaber, con il quale inizia una splendida amicizia. La passione per la musica è tale che Francesco abbandona gli studi e vi dedica tutto il suo tempo, cominciando a scrivere testi.

Nel 1967, con il compaesano Gregorio Alicata, forma il duo Gli Ambulanti, esibendosi davanti le scuole con testi di protesta. Purtroppo il duo ha vita breve poiché mentre stanno registrando il loro primo disco, dopo che l’amico Giorgio Gaber aveva proposto i loro brani ad una casa discografica, i due hanno diverse incomprensioni che portano allo scioglimento. 

Francesco decide allora di continuare la sua carriera da solista per la casa discografica Jolly, incidendo i primi due singoli ufficiali: La torre e Le reazioni. Nello stesso anno l’artista fa la sua prima comparsa in televisione in un programma condotto da Gaber che, in questa occasione, propone all’amico di cambiare il nome da Francesco a Franco.    

Durante la sua carriera musicale si è avvalso dell’aiuto di numerosi collaboratori tra cui filosofi e violinisti che, insieme ai suoi numerosi interessi, hanno influenzato la sua musica e i suoi testi. Basti ricordare il famoso violinista Giusto Pio che per tanti anni gli impartì lezioni di violino e con il quale Franco ha stretto una bella amicizia.

Agli anni ’80 appartengono i primi grandi successi, pubblicati dalla EMI Italiana. Tra questi vi è l’album La voce del Padrone, che sosta al vertice delle classifiche italiane per oltre un anno e vende oltre un milione di copie. Alla fine degli anni ’80 appartiene anche la sua prima opera lirica: Genesi.

Negli anni ’90 Battiato si dedica nuovamente alla musica pop e incide l’album Come un cammello in una grondaia che, nel 1991, vince il premio Miglior Disco dell’Anno. Franco continua a scrivere opere liriche come Gilgamesh, dimostrando il suo interesse anche per le culture antiche, e Il Cavaliere dell’Intelletto, rappresentata in occasione dell’ottavo centenario della nascita di Federico II di Svevia.

Della sua vita privata si sa davvero poco in quanto Battiato non ha mai amato la vita mondana. Molto legato alla madre Grazia, scomparsa nel 1994, preferisce condurre una vita ritirata che essere sotto le luci del gossip; passa molto tempo nella sua abitazione di Milo, alle pendici dell’Etna, dove esercita una vita che rasenta l’eremitaggio. È un fervente vegetariano che, rivela in una puntata di Che tempo che fa, si alza alle cinque e trenta del mattino per ascoltare musica classica prima di cominciare a lavorare. Battiato ammette anche di non amare molto i programmi televisivi, preferisce i programmi di musica classica, i concerti sinfonici e le barzellette: sono un grande narratore e ascoltatore di burle.

Uno dei suoi più celebri successi è il brano La Cura che fa parte dell’album L’imboscata, pubblicato dalla etichetta discografica Polygram nel 1996. Questo brano vende più di 30.000 copie e viene certificato il  disco di platino. Ancora oggi, dopo oltre vent’anni dalla sua uscita, viene dedicato da genitori e innamorati a figli e amanti; nato per augurare la guarigione ad una persona cara, oggi viene utilizzato anche come espressione e promessa di immenso affetto.  

L’eclettismo di Franco Battiato non si ferma certo alla musica; egli infatti si è dedicato anche al cinema, vincendo il Nastro d’Argento come miglior regista italiano esordiente, all’opera lirica, componendo diverse opere, molte delle quali con libretto del filosofo Manlio Sgalambroalla pittura e, persino,alla politica, operando come assessore alla cultura sotto l’amministrazione del Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta.

 

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 

AA.VV. Franco Battiato, a cura di Pier Giuseppe Caporale, Roma, Edizioni Antropos, 1983.
A. VERONI Franco Battiato: le canzoni, il personaggio, la musica, Roma, Edizioni Antropos, 1983.
AA.VV. NUOVE EFFEMERIDI Franco Battiato, Palermo, Ed. Guida, 1999.
FRANCO PULCINI Franco Battiato. Tecnica mista su tappeto, Torino, EDT, 1992.
MAURIZIO MACALE Franco Battiato. Centro di gravità permanente. Storia di una ricerca della verità, Foggia, Ed. Bastoni, 1994.
MAURIZIO MACALE Franco Battiato. Centro di gravità permanente. Storia di una ricerca della verità, Foggia, Ed. Bastoni, 1994.
GIUSEPPE PULINA La cura. Anche tu sei un essere speciale. Ed. Zona 2010.