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NEWS | Il Castello Svevo di Augusta (SR) diventerà un nuovo spazio museale

Iniziano i lavori per il restauro e il consolidamento strutturale del Castello Svevo di Augusta (SR), che diventerà, per decisione dell’assessorato dei Beni Culturali, un nuovo spazio museale. Il Castello, simbolo della città di Augusta (SR), è in condizioni di fatiscenza ed abbandono, sequestrato nel 2016 dalla Procura di Siracusa e attualmente posto sotto la tutela alla Soprintendenza siracusana.

“Dopo anni di abbandono comincia oggi una nuova stagione per il Castello Svevo e il territorio di Augusta. Il recupero dell’edificio è un segnale forte e tangibile”. Così dichiara l’assessore dei Beni Culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà.

Difatti, il Castello Svevo rappresenta un patrimonio culturale inestimabile per l’identità cittadina, il suo recupero porta con sé il riaffiorare della memoria storica. Le operazioni non saranno né poche né facili, in particolar modo si dovranno consolidare le fondazioni e, successivamente, agire sull’ala federiciana. Quindi, i lavori restaureranno le volte e le strutture architettoniche, ma creeranno anche gli impianti del nuovo museo. I fondi stanziati per creare questo nuovo spazio provengono dal Fondo Sviluppo e Coesione-Patto per il Sud e ammontano a circa 3 milioni di euro.

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Il Castello Svevo di Augusta (SR) visto dall’alto

La storia del Castello Svevo di Augusta (SR)

La realizzazione della fortezza medievale iniziò nel 1232 ca. per volere di Federico II di Svevia. Il Castello di Augusta sorge sulla “Terra Vecchia”, dove si sviluppava precedentemente un’antica torre di avvistamento normanna. La penisola, con la nuova costruzione sveva, mantenne il suo ruolo difensivo; infatti il Castello serviva a difendere il territorio dagli attacchi marittimi sul fronte orientale. La sua realizzazione fu opera del progetto di Riccardo da Lentini.

Federico II giunse, secondo una leggenda, ad Augusta in seguito ad un naufragio; rimase così affascinato da quella terra tanto da fondarvi la città, come testimonia anche un’epigrafe del 1242 ca.:

Augustam Dìvus Augustus

candidit urbem. Et tulit ut

tìtulo sit Veneranda suo.

Successivamente all’avvento degli Angioini e degli Aragonesi il Castello fu di volta in volta occupato. Furono proprio gli spagnoli ad aggiungere le imponenti bastionate nel XVIII sec. La struttura divenne un carcere a partire dal 1978, per poi essere chiusa a causa dei pericoli di crolli e affidata alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Siracusa

Statua di Federico II di Svevia, Palazzo Reale di Napoli