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ATTUALITÀ | Alla scoperta delle tombe e dei corredi faraonici con il prof. Cavillier e la dott.ssa Ferrari

Nel 1940, l’egittologo francese Pierre Montet riporta alla luce, a Tanis (nel Delta del Nilo), la tomba del faraone Psusennes I (XXI dinastia). Si tratta di una scoperta di grande valore che il professore Giacomo Cavillier, archeologo ed egittologo, docente di Egittologia e Civiltà Copta in diverse sedi universitarie, definisce “un tesoro senza precedenti”.

Il professore Giacomo Cavillier

Ed è proprio per celebrare una scoperta che ha permesso di muovere nuovi passi verso la ricerca scientifica degli scavi in Egitto che viene realizzato un cortometraggio in onore di Montet. L’Egitto di Pierre Montet, cortometraggio girato a Genova nel luglio 2021 e firmato dal regista genovese Enrico Cirone.

Una location d’eccezione

Per la realizzazione del cortometraggio si è scelta una sede storica del panorama genovese: una delle torrette d’avvistamento della delegazione di Cornigliano, a Villa Gentile-Bickley, innalzata nel 1500.

In una scenografia altamente suggestiva il corto riporta indietro nel tempo, agli anni ’40, alla stagione in cui Montet scoprì le tombe completamente intatte di tre faraoni: Psusennes I, Amenemope e Sheshonq II.

E se l’egittologo francese ha dedicato anche capitoli interi con descrizioni particolareggiate dei materiali di cava e delle tecniche di lavorazione, ecco che arriva, preciso e puntuale, il racconto affascinante, di competenza della gemmologa Stefania Ferrari. Lo spettatore si ritroverà, così, abbagliato dalla luce di alabastro, turchese e lapislazzuli, alla luce del tesoro di Tanis (il sarcofago in argento finemente lavorato), arricchendo le conoscenze e completando l’eccezionalità della scoperta archeologica.

Ma il presagio della Seconda guerra mondiale arriva anche qui, a Cornigliano, e passa per primo dalla torre d’avvistamento di Villa Gentile-Bickley, quando le due attrici alle spalle dei protagonisti osservano il cielo e colgono foschi e cupi presagi. La guerra che devasterà l’Europa è alle porte ed è la stessa che farà interrompere tutti i lavori di scavo di Pierre Montet, a Tanis.

Le tombe faraoniche di Tanis

Il professor Cavillier e la gemmologa Ferrari cureranno, inoltre un incontro incentrato sulle scoperte delle sepolture faraoniche di Tanis. L’incontro di lunedì 30 Agosto 2021, alle ore 21.00, porrà l’accento sulla scoperta delle sepolture tanitiche e sui ricchi corredi in esse rinvenuti. Sarà possibile assistere all’evento grazie alla diretta sulla pagina Facebook di Ascovil.

Locandina evento

 

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NEWS | “Champollion nella Valle del Nilo”, l’evento online da Villa Durazzo – Bombrini

Ascovil – Eventi, Associazione delle Ville di Cornigliano, in collaborazione con il Centro Studi di Egittologia e Civiltà Copta “J. F. Champollion, presenta l’evento che porta l’Antico Egitto a Villa Durazzo – Bombrini.

Venerdì 22 Gennaio alle ore 21, verrà trasmesso in streaming il docufilm Champollion nella Valle del Nilo: l’Ottocento delle Grandi Scoperte e il suo contesto culturale.

Non è il primo evento online sull’Antico Egitto di cui si occupa l’Ascovil, nella speranza di ritornare presto dal vivo. Già a novembre 2020, Villa Durazzo – Bombrini aveva ospitato la conferenza L’Antico Egitto: spedizioni e scoperte faraoniche di ‘800 e ‘900.

Locandina evento

Adesso, grazie al Prof. Cavillier, si continua con un meno consueto approccio alla terra dei faraoni. Dunque, l’Egitto viene visto alla luce della Campagna Napoleonica e della sua influenza sull’Occidente.

Uno spaccato affascinante che ci porterà a vedere l’Egitto con gli occhi stupiti di uno straniero che inaspettatamente li apre su quel mondo incantato -, dice l’Associazione organizzatrice.

L’evento è stato realizzato con i contributi di:

  • Giacomo Cavillier – Direttore del Centro Studi di Egittologia e Civiltà Copta J-F Champollion con sede a Genova, Il Cairo e Luxor
  • Stefania Ferrari – Gemmologa
  • Enrico Cirone – Giornalista
  • Scuola di danza Ailema Danze d’Oriente

Il docufilm è stato girato all’interno del Salone delle Feste di Villa Durazzo – Bombrini e verrà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook di Ascovil.

Villa Durazzo – Bombrini, panorama del Salone delle Feste
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NEWS | Egitto delle Meraviglie, la conferenza online

L’incontro sull’antico Egitto dal titolo “Spedizioni e scoperte faraoniche di ‘800 e ‘900” sarà trasmesso in streaming su Facebook il 26 novembre 2020 alle ore 21:00

Nell’anniversario della scoperta della tomba di Tutankhamon andrà in scena il docufilm girato nel rispetto delle norme anti-Covid nella sala Solimena della splendida Villa Durazzo-Bombrini di Cornigliano (GE). L’evento sarà arricchito da diversi contributi: introdurrà il professor Giacomo Cavillier, direttore del Centro Studi di Egittologia e Civiltà Copta “J-F Champollion” e membro del Comitato Scientifico della nostra Redazione; seguiranno la gemmologa Stefania Ferrari, la ricercatrice Ascovil (Associazione delle ville di Cornigliano) Antonella Giavino e il giornalista Enrico Cirone.

L’Egitto di Napoleone

Le terre d’Egitto sono da sempre state fonte di curiosità e interesse. Ne parlavano addirittura autori antichi come Erodoto, Strabone, Plinio il Vecchio, fino a Manetone che, nel III secolo a.C., scrisse gli importantissimi Aegyptiaca.

Nell’età moderna l’interesse del mondo occidentale ha trasformato sempre più la curiosità per la storia dell’Egitto in una vera e propria caccia al tesoro tra le sabbie del deserto. Una tra le spedizioni più prolifiche la condusse Napoleone Bonaparte nel 1798; l’impresa si presentava molto rischiosa, ma il ventinovenne generale se ne assunse il comando. Malgrado la conquista dell’Egitto, dal punto di vista strategico la spedizione non ebbe il successo sperato e i territori conquistati vennero rapidamente perduti nei due anni successivi; tuttavia, la campagna d’Egitto ebbe una straordinaria importanza scientifica e culturale e sotto questo aspetto si risolse in un successo.

“Battaglia delle Piramidi” di Antoine-Jean Gros (1810)

Il grande Champollion

La spedizione di Napoleone poi portò alla pubblicazione, nel 1809, di venticinque volumi chiamati Description de l’Égypte, in cui si descrivevano gli aspetti della civiltà egizia e dei monumenti e reperti ritrovati, come l’importantissima Stele di Rosetta. La stele, chiamata così perchè rinvenuta presso la località di Rosetta in Egitto, reca sul fronte iscrizioni in tre lingue: egiziano antico in caratteri geroglifici, neo-egiziano in caratteri demotici e greco. Grazie all’analisi comparata di quelle iscrizioni, Jean-François Champollion (1790-1832) riuscì ad arrivare, nel 1822, alla decifrazione dei geroglifici. Tra il 1828 e il 1830 fu lo stesso Champollion, nel frattempo divenuto direttore della sezione egiziana del Museo del Louvre, a guidare una missione scientifica franco-toscana in Egitto, con il pisano Ippolito Rossellini.

Jean-François Champollion

L’Egitto delle meraviglie da Mariette a Carter

Dal 1842 al 1845 il tedesco Karl Richard Lepsius fu a capo di una spedizione scientifica ordinata dal re di Prussia Federico Guglielmo IV. La spedizione raccolse importanti reperti per il Museo egizio di Berlino ed elaborò una relazione con rilievi e disegni, che fu pubblicata in una serie di 12 volumi. Con il francese Auguste Mariette prese avvio nel 1850 una stagione ricca di straordinarie scoperte, tra cui il Serapeo di Saqqara, tempio dedicato a Serapide, e una necropoli nei pressi di Menfi, collegata alla città da un viale di accesso con 600 sfingi. Nominato dal governo francese Direttore dei servizi di antichità in Egitto, Mariette organizzò razionalmente le ricerche sul campo e pose il problema della tutela e vigilanza dei siti archeologici per evitare spoliazioni e garantirne l’integrità agli studiosi futuri. Nel 1858 fondò il Museo egizio del Cairo.

A. Mariette seduto all’estrema sinistra, l’imperatore di Brasile Pedro II seduto all’estrema destra ed altri personaggi in visita a Giza nel 1871
H. Carter con il Sarcofago d’oro della tomba di Tutankhamon (1922)

Sicuramente una delle scoperte più importanti avvenne agli inizi del XX secolo: due archeologi britannici Howard Carter e Lord Carnarvon, scoprirono, nella Valle dei Re, la tomba di Tutankhamon con il famoso Sarcofago d’oro del “faraone fanciullo”. Quando Carnarvon gli chiese: “Can you see anything?” (“Riesci a vedere niente?”), Carter rispose: “yes, wonderful things!” (“sì, cose meravigliose!”).