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NEWS | Nuove scoperte nell’ipogeo del Duomo di Ascoli Piceno

La storia di Ascoli Piceno si fa sempre più ricca, merito degli scavi eseguiti sotto la Cattedrale di Sant’Emidio. Le operazioni, condotte da Paola Mazzieri, hanno portato alla luce stratigrafie del tutto nuove, di epoche diverse che si son sovrapposte fra di loro. Alcuni reperti riemersi sono riconducibili all’età romana e picena. Altri oggetti, rinvenuti durante i lavori di sistemazione del cimitero rinascimentale, sono prettamente votivi: medagliette, crocifissi in bronzo, grani di rosario e addirittura ossa umane e materiale lapideo. Sono stati rivenuti, tra l’altro, resti di precedenti strutture tra cui basamenti di colonne, cornici modanate, pilastri scanalati e frammenti di pavimentazioni musive.

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Frammento di decorazione architettonica rinvenuto sotto il Duomo di Ascoli Piceno (fonte: Soprintendenza delle Marche)

La conferma delle scoperte è data dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle Marche. Gli scavi rinascimentali distrussero due domus di epoca romana repubblicana, di cui tuttavia sono sopravvissute le fondazioni e pavimentazioni musive. All’interno del canale che separa le due domus è stato individuato del materiale antico che va dal V-VI secolo d. C. sino a frammenti di ceramica e vetro di età altomedievale. Invece, immediatamente sotto la facciata della cattedrale, sono riemerse due grandi fosse di forma circolare contenenti materiale ceramico di epoca picena.

Piazza Arringo con il suo Duomo ci dimostrano così di avere ancora una lunga storia da raccontarci.

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Piazza Arringo (AP)
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NEWS | Iscrizioni medievali, oggi l’ultimo incontro

Oggi, 28 dicembre 2020, dalle ore 17:00 alle ore 19:00 si terrà un incontro per la presentazione del volume “Iscrizioni medievali di Ascoli” del professor Antonio Salvi; si tratta della II Edizione del Volume realizzata dal Consorzio Universitario PicenoPiceno university Press. La presentazione avverrà dunque oggi, nell’ultima giornata del ciclo di incontri dal titolo “Scritture della memoria cittadina”.

La presentazione avverrà sulla piattaforma Zoom: ID riunione 816 8058 0444 e Passcode 059068; accessibile anche cliccando qui. Di seguito il programma.

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NEWS | Domus romana emerge da Ascoli Piceno

Gli archeologi hanno riportato alla luce una domus romana e un tratto dell’antica Ausculum

Una domus romana e un tratto del decumano massimo, uno dei due principali assi viari della città romana di Ausculum, sono riemersi dagli scavi. Si rende sempre più chiaro l’assetto urbanistico dell’antica città romana, fondata più di 2.000 anni fa. Il luogo di ritrovamento è Ascoli Piceno, in corso Trieste. Lo scavo si è reso necessario durante indagini archeologiche preventive, in vista dei lavori di ripavimentazione della strada nel centro storico. Le ricerche sono sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche

Il decumano e la domus

Il segmento del decumano riportato alla luce rivela il tratto urbano della via consolare Salaria, che attraversava la città in senso est-ovest. La via Salaria, lunga 242 km, passa per Rieti e Ascoli Piceno e collega Roma a Castrum Truentinum (Porto d’Ascoli) sulla costa adriatica. I nuovi scavi hanno evidenziato un tratto di basolato in grossi conci di travertino, delimitato su un lato dal marciapiede e realizzato con un battuto di laterizio. E’ stato possibile, quindi, datare la strada tra il I e il IV sec. d.C. Tra gli elementi di maggior interesse, una soglia e i solchi lasciati dalle ruote dei carri, ancora ben visibili. Della domus sono stati trovati i resti di sei stanze decorate con pregevoli intonaci affrescati, ben conservati. L’edificio, che ha subito varie ristrutturazioni, potrebbe risalire al II sec. a.C., cioè a un momento precedente al definitivo controllo di Roma sulla città di Ascoli.