arte interattiva

News

NEWS | Caroline Peyron torna al Museo di Capodimonte, “Oggetti inanimati, avete un’anima?”

Caroline Peyron torna al Museo e Real Bosco di Capodimonte con il laboratorio di disegno “Oggetti inanimati, avete un’anima?”, che arriva così alla sua XI edizione.

Il laboratorio è curato dall’artista francese Caroline Peyron e sostenuto da “Amici di Capodimonte Ets”. Gli incontri, che si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti-Covid e previa prenotazione da parte dei partecipanti, sono previsti per i giorni 11 e 12 febbraio, dalle ore 16:00 alle ore 18:00. 

La Peyron lavora da molti anni sul concetto di disegno come strumento per riuscire a guardare e comprendere meglio le opere esposte nei musei. Il laboratorio di disegno si rivolge a un pubblico eterogeneo: “si tratta di un evento per adulti e bambini, i bambini sono d’aiuto agli adulti che spesso si sentono paralizzati”, dice l’artista.

Il nome del progetto “Oggetti inanimati, avete un’anima?” riprende un verso di un componimento del poeta Alphonse de Lamartine, questo titolo sintetizza gli obiettivi che si pone la curatrice:

“Ogni anno mi piace lavorare su un tema diverso, questa volta ho deciso di concentrarmi sull’iconografia degli oggetti. Concentrarsi su un oggetto consente l’accesso a nuovi orizzonti, un punto di vista laterale inedito e da scoprire”, sono queste le parole della Peyron, la quale sottolinea: “Concedersi due ore per guardare, per quanto banale, è oggi un lusso. Con i miei laboratori voglio dare la possibilità a chiunque ne abbia voglia, di disegnare e guardare. Disegnando si apprende, se non si disegna non si vede bene. Spesso, il visitatore dei musei archivia l’immagine dell’opera attraverso uno smartphone, ma non la guarda. Per conoscere l’opera bisogna immergersi con gli occhi, conoscere entrando nel quadro e disegnando si conosce”.  

Gli incontri non hanno il solo scopo di insegnare a disegnare, ma soprattutto di insegnare a guardare e comprendere, come dice la curatrice. Provare a sentire ciò che avviene tra occhio, sguardo e mano che disegna.

 

 

News

NEWS | Ospiti in casa Modigliani, la virtual exhibition a cura dell’istituto Amedeo Modigliani

L’Associazione no profit Istituto Amedeo Modigliani presenta un percorso espositivo interamente gratuito. In occasione del centenario della scomparsa dell’artista, grazie al contributo della Regione Lazio, è stata realizzata una mostra virtuale che ripercorre la vita, le opere e i ricordi di Amedeo Modigliani, disponibile sia in versione italiana che in quella inglese.

Nel segno di Modigliani è una virtual exhibition che, attraverso un semplice click, conduce lo spettatore direttamente all’interno dell’atelier dell’artista. Sarà lo stesso Modigliani ad accogliervi presentando la sua stanza, affiancato da Kiki di Montparnasse che vi svelerà i nudi e dall’amata Jeanne Hébuterne che vi mostrerà i suoi ritratti. Beatrice Hasting, poi, vi farà conoscere più da vicino i mentori dell’artista italiano e l’amico Kisling vi condurrà nella stanza dei ritratti. Tutti questi personaggi prendono vita per guidarvi nel percorso espositivo.

Nel segno di Modigliani, la virtual exhibition (fonte © Istituto Amedeo Modigliani)

Ma non si tratta solo di una mostra virtuale da vedere e ascoltare. Ogni stanza, ogni opera o fotografia saranno dotate di pulsanti attraverso i quali il “visitatore” potrà interagire con gli oggetti accedendo a testimonianze, curiosità e approfondimenti.

Tra le altre, saranno presenti anche una stanza dei ricordi, con le foto degli affetti più cari, e una sala cinema. Completa l’esperienza virtuale un bookshop in cui sarà possibile acquistare il merchandising della mostra, come se questa fosse avvenuta davvero in presenza.