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NEWS | Riforma Franceschini: il MiC inaugura la “Soprintendenza Speciale” per il controllo dei fondi PNRR

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un’altra parte della riforma Franceschini: nasce, in seno al Ministero della Cultura, la Soprintendenza Speciale per il Recovery. Si tratta di una Soprintendenza unica a livello nazionale che si occuperà delle autorizzazioni per le grandi opere.

Grazie a tale approvazione vengono istituiti quattro nuovi musei autonomi: il Museo Nazionale per l’Arte Digitale, il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (VT), il Parco Archeologico di Sepino (CB) e la Pinacoteca Nazionale di Siena.

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La Necropoli della Banditaccia nel Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (VT) – foto: MiC
I nuovi musei autonomi

All’interno del Parco Archeologico di Sepino (CB) è possibile visitare i resti dell’antica città romana sorta nella valle del Tammaro. Oltre a ciò, anche il Museo della città e del territorio.  

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La città romana di Sepino-Altilla – Parco Archeologico di Sepino (CB)

La Pinacoteca Nazionale di Siena, invece, ospita la più importante collezione di dipinti su tavola, a fondo oro, del Trecento e Quattrocento senese.

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La Pinacoteca Nazionale di Siena

Il Museo dell’Arte Digitale è il primo polo italiano interamente dedicato alla produzione e presentazione di contenuti digitali.

Infine, il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (CB) comprende la Necropoli della Banditaccia, la più estesa dell’area mediterranea; nonché il Museo Archeologico nazionale di Tarquinia e la Necropoli di Monterozzi.

L’affresco sulla parete centrale della Tomba dei Leopardi nella Necropoli di Monterozzi, Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (VT) – foto: MiC
Entusiasmo per il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia

Il sindaco di Tarquinia (VT), Alessandro Giulivi, commenta così l’istituzione del nuovo Parco: «Accogliamo questa notizia con grande entusiasmo. Siamo pronti a metterci a lavoro in sinergia con Cerveteri per valorizzare il nostro Museo e la Necropoli. Il lavoro di promozione e tutela non può assolutamente prescindere dalla programmazione. E i fondi del Recovery daranno la spinta fondamentale per far ripartire l’economia culturale. Ringraziamo quindi il ministro Franceschini e tutto il Ministero per il lavoro svolto. Attendiamo ora di capire come procedere per intraprendere questo nuovo cammino verso il nuovo futuro culturale della nostra città».

Alessandro Giulivi, sindaco di Tarquinia (VT)
La nuova Soprintendenza per il Recovery

La nuova Soprintendenza Speciale per il Recovery è chiamata a tutelare i beni culturali e paesaggistici interessati dagli interventi del Recovery Plan. Per fare capo alla nuova istituzione, questi interventi devono avere delle caratteristiche: essere sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale o rientrare nel territorio di almeno due uffici periferici del Ministero.

Emblematico il commento del ministro Franceschini che asserisce: «Il MiC si ristruttura per poter vincere la sfida del Recovery; si prepara così alle sfide del futuro e all’impegno per assicurare la massima celerità alla realizzazione delle opere del Recovery Plan, garantendo il pieno rispetto del dettato costituzionale riguardo la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale».

Dario Franceschini, ministro della Cultura

In copertina: affreschi all’interno della Necropoli della Banditaccia nel Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (VT), uno dei quattro Istituti coinvolti nella Soprintendenza Speciale – foto: Scoprendo Roma.

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ATTUALITÀ | “1M Sotto la Metro”, la metropolitana di Roma si colora di arte digitale

La metro C di Roma è la sede scelta per ospitare una straordinaria iniziativa, coinvolgente e stimolante: una galleria d’arte diffusa a disposizione dei viaggiatori. Il progetto, 1M Sotto la Metro, è realizzato da Atac S.p.A. in collaborazione con Fusolab 2.0. Una mostra d’arte diffusa interattiva metropolitana che coinvolge 15 artisti del panorama internazionale e altrettante fermate della metro C.

Si tratta di una serie di opere d’arte digitali che arricchiranno e allieteranno l’esperienza del viaggio in metropolitana. «L’obiettivo» – sottolinea Atac – «è quello di regalare un momento di creatività ai passeggeri che potranno ammirare le opere esposte e interagire con esse». 

Sono previste tre edizioni del progetto, curato da Arianna Forte: maggio 2021, dicembre 2021 e dicembre 2022, con la collaborazione di 15 artisti e il coinvolgimento di altrettante fermate della metro di Roma. La prima edizione, presentata il 21 maggio, si svolgerà dal 26 al 28 maggio, dalle ore 15.00 alle ore 21.00. Un’edizione che prevede l’istallazione di 6 opere in 5 stazioni della metro C: Teano, Gardenie, Malatesta, Pigneto e Torre Maura.

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Programma delle istallazioni (Immagine via 1M Sotto la Metro)

A Torre Maura è destinata la guest installationDo ut Das” di Tamara Ceddi. E no, “Das” non è un errore; è un gioco di parole che sta per “Distributore Automatico Storie”. «Questa installazione – spiega Atacsi aziona ogni volta che il cliente inserisce un biglietto o un abbonamento. Una volta validato il titolo, l’opera restituisce una storia/poesia stampata su uno scontrino. Si tratta di un’istallazione innovativa, che si avvale della collaborazione de I Poeti der Trullo e il loro movimento poetico “Metroromanticismo“, in cui la città è vista come un immenso supporto su cui scrivere poesie».

Un’iniziativa da non perdere, dunque, per i fortunati che si trovano a Roma in questi giorni. Un’arte digitale che però è fortemente inclusiva e interattiva. Un’arte in grado di connettere persone, territorio e rete; in grado, anche, di dare forma e nuova vita alla città, con la collaborazione e la partecipazione attiva del cittadino-spettatore.