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NEWS | Finanziati i lavori nel Parco di Leontinoi e nell’Antiquario di Megara (SR), Samonà: «Il governo sta orientando molte risorse»

Stanziato l’importo di 1.426.000,00 euro per il progetto relativo agli interventi di sistemazione dell’Antiquario di Megara Hyblaea e di miglioramento dell’area archeologica di Leontinoi. A essere coinvolte anche le aree di Monte San Basilio nel Museo Archeologico di Lentini (SR) dove è prevista la realizzazione di un laboratorio di conservazione e restauro.

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L’area di Megara Hyblaea (foto da Alberto Samonà)
Il progetto

Il progetto esecutivo, curato dal Dipartimento Tecnico dell’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, è stato affidato a un team di professionisti, architetti e ingegneri di varie regioni d’Italia. Il gruppo ha svolto già dei sopralluoghi insieme al direttore del Parco Lorenzo Guzzardi e ai tecnici, nonché agli archeologi della missione francese: si prevede manutenzione ordinaria e straordinaria. I lavori interesseranno  l’area archeologica di Megara Hyblaea e l’Antiquario, l’area archeologica Leontinoi, il Museo archeologico di Lentini, l’area archeologica di Monte San Basilio (SR). Le operazioni saranno dedicate al ripristino dei camminamenti e delle passerelle; inoltre, saranno messe a punto delle recinzioni e degli impianti di illuminazione. Si procederà poi con l’installazione degli impianti di video-sorveglianza e antincendio

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Una parte dell’esposizione dell’Antiquario (foto da Alberto Samonà)
Le parole dell’assessore Samonà e del direttore Guzzardi

«Con il completamento dei lavori dell’Antiquarium si potrà, finalmente, riaprire ai visitatori l’importante struttura nel complesso del Faro Cantera sulla rada di Augusta. Il percorso di visita includerà sia l’esposizione di reperti archeologici degli scavi della città e delle necropoli, sia la fruizione dei resti messi in luce all’interno dello stesso edificio museale. Si tratta di un’altra importante opera che valorizza il contenuto dell’area archeologica di Megara e arricchisce la complessiva offerta culturale della Sicilia. Un intervento che rientra tra le opere di ammodernamento e miglioramento dell’offerta dei musei e dei parchi della Sicilia, su cui il Governo Musumeci sta orientando molte delle proprie risorse». Commenta così l’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana Alberto Samonà.

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L’assessore Alberto Samonà in visita all’Antiquario di Megara Hyblaea (SR)

Il direttore del Parco Lorenzo Guzzardi stupisce svelando un punto di forza del progetto: «Il percorso museale di Megara comprenderà anche una sala multimediale che introdurrà i visitatori a una migliore comprensione dell’area archeologica e alla più compiuta fruizione delle sale espositive».

Il direttore del Parco di Leontinoi (SR) Lorenzo Guzzardi
L’assessore Alberto Samonà e i membri del Parco presenti nell’area interessata (foto da Alberto Samonà)
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NEWS | La storia di Pompei in digitale: riapre l’Antiquarium

Oggi riapre l’Antiquarium del Parco Archeologico di Pompei, grazie al duro lavoro svolto durante il periodo di chiusura. Una rivoluzione interna, che riprende l’idea organizzativa del passato: la concezione museale, infatti, è quella pensata da Amedeo Maiuri nel 1926, che nel 1967 affermava:

Eppure Pompei ha oggi, più che mai, bisogno del suo Antiquarium. L’estensione degli scavi, la preziosità e la singolarità di alcune scoperte, il dovere, ineluttabile dovere, di difendere dagli agenti atmosferici e dalle insidie, se non dal malvolere degli uomini, tutto ciò che non si può custodire all’aperto. L’utilità infine di presentare raggruppati e classificati i materiali che non si trovano nelle case.

L’Antiquarium diventa una vera e propria esperienza introduttiva al Parco Archeologico: vi è esposta la storia di Pompei, dall’età sannitica all’eruzione del 79 d.C., con la presenza di supporti digitali per accompagnare i visitatori alla scoperta dell’antica città e dei punti di maggior interesse.

L’esposizione del museo archeologico comprende reperti provenienti dagli ultimi scavi, come il tesoro di amuleti della Casa con Giardino e i calchi delle vittime dalla Villa di Civita Giuliana.

L’Antiquarium dalla realizzazione ad oggi

La realizzazione, ad opera di Giuseppe Fiorelli, iniziò nel 1873 e si concluse l’anno successivo, negli spazi al di sotto del Tempio di Venere con affaccio sull’ingresso di Porta Marina.

Nella sua prima vita l’Antiquarium ospitava al suo interno l’esposizione di reperti sulla vita quotidiana dell’antica Pompei e alcuni calchi delle vittime dell’eruzione.

Nel 1926 il Sovrintendente alle Antichità di Napoli e del Mezzogiorno, Amedeo Maiuri, curò l’ampliamento della struttura: furono esposte le mappe aggiornate degli scavi pompeiani e i reperti di Via dell’Abbondanza e di Villa Pisanella a Boscoreale, in un percorso-guida dalle origini di Pompei all’eruzione.

L’Antiquarium, vittima di un bombardamento durante la II guerra mondiale, venne chiuso nel 1943; fu riaperto solo nel 1948, dopo il restauro diretto da Maiuri, in occasione delle celebrazioni per il secondo centenario degli scavi di Pompei.

Una seconda chiusura avvenne nel 1980, a causa del terremoto che arrecò gravissimi danni all’intero edificio. Solo di recente, nel 2016, l’Antiquarium ha riaperto al pubblico come centro visitatori, accogliendo mostre come “Gli Arredi della Casa di Giulio Polibio”. 

Dal 2021 l’Antiquarium di Pompei torna ad essere un vero e proprio museo archeologico permanente.

Foto dell’Antiquarium di Pompei nel 1948
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NEWS | Riapre l’area archeologica di Alesa e l’Antiquarium di Milazzo

Riaprono oggi al pubblico due siti nella provincia messinese: l’area archeologica di Halaesa Arconidea, antica città siculo-greca nel territorio del comune di Tusa, e l’Antiquarium di Milazzo, che si trova in un’ala del “Quartiere degli Spagnoli”, realizzato nel XVI secolo a difesa della “cittadella fortificata”, oggi rappresentata dall’altura dominata dal Castello.  Il sito archeologico di Alesa, oggi, ci permette di ammirare i resti di due templi nella parte più alta, una possibile struttura termale, la necropoli a nicchie fuori le mura, la Torre Migaido risalente all’epoca della conquista araba e l’antica agorà.  Presso il Museo Antiquarium di Alesa Arconidea di Tusa sono esposti reperti dell’area archeologica, tra cui sculture e lapidari. È in fase di allestimento, invece, il Museo Archeologico di Halaesa di Castel di Tusa (fonte: sito web MIBACT). L’Antiquarium propone una lettura complessiva dei dati forniti dalla ricerca archeologica, condotta sul territorio di Milazzo dal secondo dopoguerra a oggi, in un continuum cronologico che va dall’età Neolitica all’età Bizantina (dal V millennio a.C. al VII sec. d.C.).
L’apertura è prevista dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 20, con ultimo accesso alle 19. L’ingresso è gratuito, ma per consentire il rispetto delle prescrizioni previste dal contenimento dell’emergenza Covid è necessario effettuare la prenotazione on-line attraverso l’app Youline al sito https://youline.eu/laculturariparte.html

Fonte: sito web MessinaToday

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Riparte “Le Vie dei tesori” | Tra i 26 punti, ArcheoMe gestirà Antiquarium/scavo di Palazzo Zanca per il terzo anno

L’antica Messina affacciata sullo Stretto, tra Scilla e Cariddi. La città di Antonello, la città da cui passò in fuga Caravaggio. Devastata dal terremoto del 1908 e rinata. Da quel sisma sono sopravvissuti ipogei, chiese, forti, ville, opere d’arte. Per il terzo anno consecutivo Messina partecipa al festival Le Vie dei Tesori e apre 26 luoghi di fascino immenso, tra i quali c’è anche il consueto appuntamento con noi di ArcheoMe all’antiquarium di Palazzo Zanca, con annesso sito archeologico e Mostra permanente della Vara e dei Giganti.

Le Vie dei Tesori a Messina, che si svolgerà a partire da venerdì 13, è stato presentato oggi  alle 11 al Buon Pastore, sede della Soprintendenza dei Beni Culturali (viale Boccetta 38). Partecipano alla conferenza stampa la presidente della Onlus “Le vie dei Tesori” Laura Anello, coadiuvata dal Dott. Marco Grassi, la nuova Soprintendente di Messina, la Dott.ssa Mirella Vinci, e Carmelo Briguglio per l’assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia.