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NEWS | La Sapienza supera Oxford, prima al mondo in Classics & Ancient History

Alla Sapienza – Università di Roma torna lo scettro per il settore Classics & Ancient History nel Ranking QS 2021. È la seconda volta che l’ateneo romano conquista tale posizione: primo in classifica già nel 2018; nel 2019 era andato giù di una sola posizione, secondo solo all’Università di Oxford.

Il QS Ranking by Subject 2021 è stato pubblicato nella tarda serata di ieri: La Sapienza è l’unica università italiana a vantare un primo posto assoluto a livello internazionale. L’Ateneo si colloca al 10° posto a livello internazionale con Archaeology (al primo posto in Italia); cresce poi nella macroarea Arts & Humanities, collocandosi al 65° posto (+16 posizioni rispetto al 2020).

Cos’è QS World University Rankings?

QS World University Rankings è una delle più note classifiche universitarie al mondo. Viene pubblicata annualmente e stilata sui settori disciplinari dei vari dipartimenti delle università mondiali. La Classifica si basa su quattro indicatori per ognuna delle discipline considerate:

  1. Academic Reputation, riguarda la reputazione accademica degli atenei a livello mondiale;
  2. Employer Reputation, sulla base delle valutazioni dei datori di lavoro sui laureati assunti;
  3. Citations per Paper, cioè l’impatto della ricerca scientifica riguardo la disciplina in un determinato ateneo;
  4. H-index, ovvero una valutazione complessiva dell’impatto scientifico e dei contributi alla ricerca.
I parametri valutati in QS Ranking by Subject per i primi tre atenei classificati

Ecco perché La Sapienza è un’eccellenza mondiale

Progetto Theatron, Polo Museale e Grandi Scavi

“Questo brillante risultato, frutto di impegno e di passione. Si inserisce nel solco della tradizione di eccellenza nel campo degli studi classici del nostro Ateneo; tanti sono i corsi di laurea interamente in inglese e gli spazi per studiare tra statue e fregi decorativi nel Museo di Arte classica. Ruolo essenziale anche quello del Progetto Theatron in cui gli studenti adattano e mettono in scena i testi greci e latini. Parliamo di un ambito disciplinare che è base valoriale fondante della nostra società e, come tale, va custodito e trasmesso alle nuove generazioni. Inoltre, offre strumenti di analisi e competenze trasversali, che fanno la differenza in un mercato del lavoro e in un contesto socio-culturale che si evolve con estrema rapidità”. Commenta così Antonella Polimeni, rettrice dell’ateneo romano.

Il Teatro antico anche a distanza

Il progetto Theatron. Teatro Antico alla Sapienza” è coordinato da Anna Maria Belardinelli, docente di Filologia classica dell’Ateneo. Dal 2010 Theatron produce traduzioni di testi teatrali antichi su cui si basano le relative rappresentazioni. Il Progetto si articola quindi in due laboratori paralleli: uno di traduzione, cui partecipano gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Filologia, Letterature e Storia del Mondo Antico, e uno di messa in scena, cui partecipano gli studenti iscritti alle diverse Facoltà che animano La Sapienza. La traduzione, che si basa su un rigoroso lavoro di critica-testuale, di esegesi e di ricostruzione drammaturgica dell’opera in programma, è “messa alla prova” e trova conferma nel laboratorio teatrale vero e proprio.

Sapienza

Quest’anno la pandemia non ha fermato il Progetto: come le lezioni e tutte le altre attività, anche Theatron si è attivato a distanza! Oltre 30 collegamenti virtuali per lo studio del testo, 12 sessioni notturne per la registrazione, più di 35 partecipanti di cui una in Sud America, circa 60 ore di lavoro di post produzione multimediale, un’ora di spettacolo rappresentato su una piattaforma virtuale. Sono questi in numeri della tragedia “Agamennone”, lo spettacolo teatrale messo “in scena” quest’anno da Theatron.

Sapienza
Theatron a distanza durante l’a.a. 2019-2020
Il Museo dell’Arte classica: studiare tra le statue antiche

Il Museo occupa una superficie di oltre 3000 mq, con molte sale che accolgono gli oltre 1200 calchi in gesso di opere di scultura greca (originali e copie di età romana), esistenti in musei e collezioni di ogni parte del mondo. L’esposizione è organizzata in modo da illustrare agli studenti ed ai visitatori lo svolgimento storico della plastica greca. Gli studenti possono comodamente studiare nelle sale del Museo, le aule per seguire le lezioni di Archeologia e Storia Antica si trovano nella stessa sede.

Nota anche come “Museo dei Gessi”, la Gipsoteca della Sapienza fu fondata da Emanuel Löwy, Professore di Archeologia e Storia dell’Arte, che nel 1889-1890 si adoperò per creare una raccolta di calchi di sculture greche, originali e copie romane, sul modello delle gipsoteche europee. L’atrio di ingresso dal lato posteriore dell’edificio di Lettere e Filosofia accoglie il pubblico con il calco del colossale κοῦρος di Samo (570 a.C. ca.); le vetrine alle pareti contengono riproduzioni di statuette e altri materiali, dal periodo minoico e miceneo a quello greco classico ed ellenistico.

Grandi Scavi, studiare Archeologia nelle terre del mondo

I Grandi Scavi rappresentano da quarant’anni una delle più rilevanti prospettive di ricerca della Sapienza. Erano costituiti inizialmente da un numero limitato di ricerche di eccezionale importanza; nel tempo sono aumentati: oggi comprendono un elevato numero di missioni scientifiche (24) e coinvolgono numerosi docenti, ricercatori e studenti. Gli scavi coprono un ambito geografico molto esteso (Italia, Vicino e Medio Oriente, Africa orientale e sahariana) e interessano un arco cronologico amplissimo, dal Paleolitico al Medioevo, costituendo un patrimonio eccezionale di conoscenze che pone la Sapienza nella posizione di eccellenza nel campo dell’Archeologia