ACCADDE OGGI | Il popolo contro il governo, la “Révolution” per la “Liberté”
Era il 14 luglio 1789, precisamente 232 anni fa, quando a Parigi vigeva l’Ancien Régime, ovvero la monarchia dei Valois e dei Borboni di Francia. Tra il feudalesimo e il capitalismo, l’aristocrazia di corte e la nascente borghesia, la monarchia assoluta difendeva le prerogative del clero e dell’aristocrazia.
Simbolo assoluto del regime, per la sua imponenza e indistruttibilità, fu la Bastiglia: grande fortezza eretta entro le mura di Parigi al fine di rafforzare le mura della città; durante il regno di Luigi XI fu usata occasionalmente anche come prigione. L’avvenimento storico è senz’altro il manifesto di «Liberté, Égalité, Fraternité».
Il 14 luglio 1789 gli insorti contro il Régime decisero di assaltare la prigione-fortezza della Bastiglia per approvvigionarsi di polvere da sparo e cartucce e fare occupazione. Dopo invani tentativi di mediazione tra assedianti e presidianti della fortezza, sia la guarnigione che gli insorti aprirono il fuoco, causando quasi cento morti e più di sessanta feriti. Solo un morto e tre feriti tra i difensori che, ben protetti, sparavano da scappatoie e merli. La folla scatenata tirò colpi di fucile isolati per circa quattro ore.
Fu l’intervento di un gruppo di 61 guardie francesi disertrici, che si trascinarono dietro sei cannoni presi dalla propria caserma, a cambiare le sorti. Non potendo resistere, dopo una serie di peripezie, venne aperta la porta, abbassato il ponte levatoio e consegnata la fortezza agli insorti.
La Presa della Bastiglia fu, dunque, l’esito di un tradimento. Un ammutinamento forse, invasa e conquistata dai ribelli solo perché il governatore, devoto al sovrano, venne abbandonato dalle sue truppe.