La notizia è arrivata alle 16.20 di oggi, 5 luglio 2021. Numerosissimi, nel mondo dello spettacolo e non solo, i messaggi di cordoglio per la morte di Raffaellà Carrà, 78 anni, grande show girl italiana e regina della tv degli anni ’70-’80. Tra i messaggi d’addio per la Carrà, anche Alberto Angela e il presidente Sergio Mattarella.
L’annuncio di Sergio Japino
«Raffaella ci ha lasciati. E’ andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre». Con queste parole Sergio Japino, suo compagno per lunghissimo tempo, ha dato l’annuncio unendosi al dolore dei nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici e dei collaboratori più stretti. La morte, probabilmente è sopraggiunta a seguito di una brutta malattia.
L’ultimo post nel giorno del suo compleanno
L’ultimo messaggio di Raffaella risale allo scorso 18 giugno, giorno del suo compleanno: «Il vostro affetto mi commuove, vi abbraccio e vi auguro un estate con ritorno alla normalità». La show girl aveva da poco compiuto 78 anni.
I messaggi per Raffaella
Tra le grandi personalità del panorama televisivo italiano, uno dei primi ad esprimere il dolore per la perdita della Carrà è Gianni Morandi, che con una nota su Facebook ha commentato: «5 luglio. Che dolore! Non ci voglio credere…».
Anche Alberto Angela si aggiunge al coro, con un tweet in onore della Carrà.
L’eco della scomparsa di Raffaella è giunto anche al Quirinale, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato come Raffaella Carrà: «Volto televisivo per eccellenza ha trasmesso – con la sua bravura e la sua simpatia – un messaggio di eleganza, gentilezza e ottimismo».
Riparte Ulisse, la docuserie più conosciuta di RaiUno condotta dall’archeologo più famoso della TV, Alberto Angela. “Anche questa serie di puntate, come quella precedente, è stata realizzata nonostante le tante difficoltà e le mille cautele che la pandemia in corso ci ha messo di fronte”, commenta Alberto Angela sul suo profilo Facebook ufficiale. “Non è stato facile per un programma come il nostro basato sui viaggi – aggiunge – ma ora siamo lieti di proporvi nuove esplorazioni nella storia e nel mondo.”
“Roma, le 7 meraviglie della Roma imperiale”. Questo l’argomento trattato nel corso del primo episodio di questo nuovo ciclo, particolarmente caro anche al noto conduttore: “D’altra parte, non poteva essere diversamente – scrive Angela – proprio oggi, infatti, si celebra il Natale di Roma che, secondo la leggenda, sarebbe stata fondata il 21 Aprile del 753 a.C.”.
Attraverso la Città Eterna nel giorno del suo compleanno
Angela ha accompagnato i telespettatori in un viaggio alla scoperta della Roma dei Cesari partendo da un sito eccezionale: il Mausoleo di Augusto, tornato finalmente visibile al pubblico dopo un lungo lavoro di restauro durato quattordici anni e che lo stesso Angela ha visitato per l’occasione per la prima volta.
Esplorati i luoghi simbolo dell’Impero, alla riscoperta della magia della Città Eterna tra cultura classica e panorami mozzafiato. Un viaggio nel tempo in cui è stata raccontata la storia dell’Impero attraverso le grandi opere che ci hanno lasciato, in sequenza, gli imperatori e le dinastie. L’attenzione è stata rivolta sull’età augustea, con la visita dell’Ara Pacis, uno dei monumenti che simbolicamente segna l’inizio della Roma imperiale, e le splendide statue della Collezione Torlonia, tornata visibile al pubblico dopo settant’anni. Seguendo la linea del tempo, il viaggio ha condotto il pubblico alla riscoperta di alcuni tra i più noti monumenti della nostra Capitale: il Colosseo, il più grande anfiteatro romano mai costruito; il Palazzo imperiale di Domiziano sul Palatino, per secoli il centro del potere dell’Impero; la Colonna Traiana, monumento simbolo dell’età d’oro di Roma; il Pantheon, il più importante tempio della Roma antica.
Grazie all’ingegno dell’artista digitale Daniel Voshart è stata realizzata una ricostruzione grafica dei volti degli imperatori romani, “quasi fossero dei ritratti fotografici”. Attraverso la rielaborazione fedele delle immagini di busti e monete, infatti, sono stati realizzati una serie di “identikit” di come sarebbero potuti apparire alcuni di questi grandi protagonisti della Storia.
Alberto Angela spiega, presentando la puntata, i motivi che hanno condotto la sua equipe a lavorare a questa idea: “In questi mesi in cui non possiamo muoverci come prima, ho voluto impostare questa puntata come una visita a Roma assieme a voi, passeggiando nella sua Storia in una giornata di primavera, rimanendo a bocca aperta davanti ad ogni meraviglia di questa città. Spero che stasera possiate vivere quest’emozione, in attesa, speriamo al più presto, che tutte le città tornino a riempirsi di turisti a caccia delle bellezze e delle meraviglie del nostro patrimonio”.
Non solo Roma: i prossimi episodi
Nelle prossime settimane lo show proseguirà con la riscoperta dell’Inghilterra del ‘500 alla corte di Enrico VIII, si ripercorreranno le tracce degli Etruschi con un appassionante viaggio archeologico attraverso le evidenze archeologiche, verranno approfondite le vicende di due tra i personaggi più amati della storia del nostro Paese: San Francesco e Santa Chiara.
L’ultimo episodio, invece, prevedrà uno dei temi più dibattuti del momento: i cambiamenti climatici.
Alberto Angela (Parigi, 8 aprile 1962) è un paleontologo, divulgatore scientifico, conduttore televisivo, giornalista e scrittore italiano.
Si celebra oggi, 21 aprile, il Natale di Roma, fondata nel 753 a.C.: ben 2774 anni fa! Per l’occasione i romani hanno grandi programmi, perlopiù online, ricchi di musica, cinema, conferenze, incontri sull’archeologia, passeggiate nella natura.
Cosa accade nel Pantheon solo oggi dal 27 a.C.
Un raggio di sole entra dall’oculo del Pantheon solo il 21 aprile di ogni anno, esattamente a mezzogiorno in punto. L’oculus è stato progettato da Agrippa, genero di Augusto, per colpire la porta del Pantheon nel momento più glorioso: nell’istante in cui l’imperatore la varcava tutto il suo corpo veniva investito dalla luce.
Nuove puntate di “Ulisse”, il regalo di Alberto Angela
Alberto Angela torna su Rai1 il 21 aprile alle 21:20 con la prima di cinque puntate, dedicata alle meraviglie della Roma antica. Lo annuncia la pagina Facebook di “Ulisse” in occasione del compleanno del giovane Angela, il divulgatore ha esplorato Roma in tante occasioni, siamo curiosi di vedere quali meraviglie ci proporrà stavolta!
Ritorna in carreggiata il Gruppo Storico Romano
Il Gruppo Storico Romano è un’associazione culturale di rievocazione storica che, da più di vent’anni, organizza i festeggiamenti per il Natale di Roma. L’evento conta più di 200.000 spettatori all’anno ed è tra gli eventi primaverili più famosi raccontati dai turisti e dai media stranieri: una parata in abiti storici per le vie dei Fori e echi degli antichi giochi al Circo Massimo non si vedono certo tutti i giorni! Dopo lo scorso compleanno sui social dovuto alla pandemia, quest’anno l’evento tanto atteso ha avuto un’importante variazione di programma: è stato anticipato al 18 aprile e si è tenuto in diretta streaming dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, ma niente paura! La diretta è stata registrata ed è visibile sulla pagina Facebook del Gruppo Storico Romano a questo link.
Avendo anticipato il tutto, possiamo leggere il commento del direttore del Museo Nazionale Etrusco, Valentino Nizzo:
“Credo fermamente nel valore e nelle potenzialità straordinarie della rievocazione storica come strumento unico di mediazione umana in grado di trasmettere contenuti scientifici, naturalmente se vagliati con attenzione da studiosi e professionisti, nel modo più dinamico, affascinante ed emozionante possibile come la cultura deve sempre poter essere”.
Immagine di copertina: foto dalla performance di anni precedenti (foto di Anna Petruccioli dalla pagina Facebook del Gruppo Storico Romano).
“Vicini di Roma ai tempi dei re”, il convegno della Soprintendenza Speciale
Promosso un convegno online dal titolo “Amici/nemici. Vicini di Roma ai tempi dei re” dalla Soprintendenza Speciale della Capitale che si terrà il 21 aprile alle ore 16. Vuole far luce sulle recenti scoperte archeologiche delle più antiche città del Lazio, come Collatia, Gabii, Veio. Un modo alternativo di scendere sul campo ed osservare i lavori in corso dell’archeologia preventiva. Per partecipare basterà cliccare su questo link all’orario prestabilito.
Giacomo Balla per BVLGARI, il maestro del Futurismo nella storica boutique di Roma
Si celebrano così sia il Natale della Capitale che i 150 anni dalla nascita del pittore futurista, Giacomo Balla, nella storica boutique di BVLGARI in Via Condotti, 10 a Roma. Il tutto avviene con un percorso espositivo che raccoglie dieci capolavori dell’artista, grazie alla collaborazione della Galleria d’Arte “Futurism&Co”.
“Espansione di Primavera” di G. Balla, esposto nella Promenade della Boutique (foto: “Artribune”)
Quali fiori regalare per il compleanno? A Roma sicuramente rose!
Riapre oggi, in occasione del suo Natale, il Roseto comunale di Roma sull’Aventino, nel rispetto delle norme anti-Covid. Offre a Roma le sue 1.100 varietà di rose provenienti da ogni angolo della terra, dall’Estremo Oriente alla Nuova Zelanda; tra le più straordinarie: la Rosa Chinensis Virdiflora dai petali color verde, la Rosa Foetida dal cattivo odore o la Rosa Chinensis Mutabilis, che cambia colore stagione dopo stagione. Sono anche presenti “rose antiche”, sia specie primordiali di 40 milioni di anni fa che esemplari usati dai romani per creare profumi, cioè le rose “Damascene”; le rose “Galliche” erano sacre e ammirate perché considerate le uniche di colore rosso nell’antichità.
La Rosa Chinensis Mutabilis, che cambia colore stagione dopo stagione (foto: “Bessica Piante”)
A seguito di un improvviso cambio del palinsesto di Rai 1, lo scorso 9 dicembre non è andata in onda la puntata inedita su Caravaggio ma la replica del 2018 di Stanotte a Pompei.
Alberto Angela ritorna però in prima serata, sempre su Rai 1, mercoledì 16 dicembre, con la puntata inedita dedicata al genio irrequieto di Michelangelo Merisi.
Dopo il grande successo di Stanotte a… e Meraviglie. La penisola dei tesori sarà adesso la volta di un nuovo racconto, di un nuovo viaggio, stavolta nella vita di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio.
Stanotte con Caravaggio sarà una sorta di pellegrinaggio alla scoperta della sua arte, ripercorrendo, per quanto possibile a causa dell’attuale situazione sanitaria, le sue orme in giro per l’Italia. Da Milano a Roma, ci si soffermerà soprattutto a Ladispoli, una città che da qualche tempo rivendica la scomparsa dell’artista a differenza di quanto noto, secondo cui la morte sarebbe avvenuta il 18 luglio 1610 a Porto Ercole.
Il fascino di Caravaggio
Michelangelo Merisi (1571-1610), meglio noto come Caravaggio, è a oggi uno dei più celebri pittori di tutti i tempi. Ma è stato un mirabile artista o un delinquente? Tutte e due le cose, e proprio per questo è così interessante – spiega Alberto Angela in un’intervista a TV Sorrisi e Canzoni. Michelangelo Merisi detto il Caravaggio era un attaccabrighe, il figlio violento di un’epoca difficile: ha ucciso un uomo in una rissa ed entrava e usciva di galera. Ma ci ha lasciato in dono un patrimonio di bellezza inestimabile. […]La sua vita è come i suoi quadri: tanto buio, poi un’esplosione di luce che illumina un’immagine. E poi di nuovo buio. Ci sono periodi in cui nessuno sapeva dove fosse.
A causa delle limitazioni legate all’emergenza sanitaria, non è stato possibile realizzare un lavoro che comprendesse i viaggi in tutti i luoghi frequentati da Caravaggio. L’artista, personalità molto irrequieta, è stato infatti attivo in diversi luoghi: Milano, Roma, Napoli, Malta e Sicilia. Allora, spiega Alberto, se non potevamo più girare il mondo, lo abbiamo ricreato nel nostro studio. Abbiamo costruito un gigantesco set virtuale che mi permetterà di passeggiare dentro i quadri di Caravaggio come se fossi nelle vie di una città.
Nel corso della puntata saranno riproposte alcune scene della miniserie del 2008, che vedeva Alessio Boni nei panni del Merisi. Sarà inoltre ospite il premio Oscar Vittorio Storaro, il direttore della fotografia di quel set, che racconterà come le opere di Caravaggio abbiano influenzato i grandi nomi del cinema.
Alberto Angela batte Temptation Island. Una sfida che, sulla carta, non avrebbe motivo di esistere. Da un lato la cultura, dall’altro l’intrattenimento. La scienza contro il trash. Eppure nella nostra epoca, si sa, a vincere è la leggerezza, la mancanza di contenuti, la banalità. Ma non questa volta. Secondo quanto riportato dalle maggiori testate nazionali di informazione, come Repubblica.it, la sfida questa volta è stata vinta da Alberto Angela, tornato mercoledì su Rai 1 con Ulisse – Il piacere della scoperta: con 3 milioni 134 mila spettatori (share del 15.89%) la puntata dedicata a Roma vista dall’alto è il programma più visto della prima serata.
Su Canale 5 l’esordio di Temptation Island 8 condotto da Alessia Marcuzzi, ha avuto invece 2 milioni 958 mila spettatori (share del 18.78%).
Un viaggio nella bellezza, quello di Angela, che ha fatto scoprire al pubblico, grazie ai droni, la chiesa di Trinità dei Monti fino a piazza del Popolo e poi il Vittoriano, il Campidoglio, la piazza gioiello disegnata da Michelangelo, che non ha eguali al mondo. Poi il Foro romano dall’alto, Castel Sant’Angelo. Il divulgatore aveva promesso di “far volare in pubblico, come Peter Pan” e ci è riuscito. Ulisse è stato trending topic della serata.
La seconda puntata, il prossimo mercoledì, sarà dedicata a “Raffaello, artista divino”, a cinquecento anni dalla sua morte, raccontando la poliedricità del pittore, architetto, restauratore, scenografo, archeologo, poeta e anche il cotè da seduttore e libertino.
La notizia della scomparsa dell’archeologo Sebastiano Tusa, assessore ai beni culturali della Regione Sicilia, ha rapidamente fatto il giro del mondo commuovendo e sconvolgendo numerose persone.
Tra le tante persone che lo hanno ricordato vi è il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci che, appresa la notizia, si è detto “distrutto”. Sui social, non appena ricevuto il comunicato ufficiale del decesso, ha espresso parole semplici, lontane dalla pomposità costruita del conosciuto linguaggio politico: Ho appena ricevuto la conferma ufficiale dell’Unità di crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: l’assessore Sebastiano Tusa era sull’aereo precipitato in Etiopia. Sono distrutto. È una tragedia terribile, alla quale non riesco ancora a credere: rimango ammutolito. Perdo un amico, un lavoratore instancabile, un assessore di grande capacità ed equilibrio, che stava andando in Kenya per lavoro. Un uomo onesto e perbene, che amava la Sicilia come pochi. Un indimenticabile protagonista delle migliori politiche culturali dell’Isola.
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci con Sebastiano Tusa
Da quel momento la pagina Facebook del presidente della Regione è stata inondata di ricordi dell’archeologo e di interviste fatte allo stesso Presidente, che così risponde: Fino all’ultimo abbiamo sperato che la notizia fosse infondata. Quando abbiamo avuto la conferma ci siamo ammutoliti, affranti, e senza parole– e ancora – Sebastiano Tusa non era soltanto un amico, era un assessore appassionato, un archeologo di fama internazionale instancabile che aveva sposato questa sua nuova esperienza di governo, a servizio della sua terra di Sicilia, con lo stato d’animo di un ragazzino. Proprio lunedì, sui social, il Presidente ha ricordato un’intervista fatta a Sebastiano Tusa in cui esprimeva il suo obiettivo come archeologo e politico amante dell’arte e della Sicilia, descrivendola come un’eredità che abbiamo il dovere morale di portare avanti in memoria di Sebastiano Tusa e per il bene della Sicilia.
Poetiche, intensi e brevi, che a malapena fanno capire a chi si riferiscono, sono le parole di Vittorio Sgarbi, predecessore di Tusa all’assessorato siciliano: Resta il suo pensiero, l’intelligenza, la disponibilità ad ascoltare, la gentilezza e tanti studi, tante ricerche sospese, tanti sospiri di conoscenza– e continua– In pochi casi l’archeologo, lo scienziato si era fatto politico con tanta naturalezza, continuando a vedere le cose, la storia e il mondo senza calcoli e strategia, per amore della bellezza, per la certezza che il mondo antico in Sicilia era ancora vivo.
Vittorio Sgarbi e Sebastiano Tusa
Per concludere con le commoventi parole: Potevano risorgere sculture, rinascere kouroi, uscire Venere dall’acqua. E come vive la storia con noi, vive anche lui oltre la sua apparente fine.
In un’intervista a Repubblica, anche Alberto Angela ha avuto parole accorate per il collega siciliano che descrive come una delle figure più luminose dell’archeologia. Direi che si è spenta una luce – commenta – è una tragedia che ha colpito tutti noi, tutto il mondo della ricerca. Alle domande riguardanti il suo personale pensiero risponde: Mi aveva sempre colpito in lui la grande professionalità, il suo entusiasmo, la sua capacità di organizzare la ricerca e le scoperte. Cita anche una delle tante occasioni in cui ha avuto modo di collaborare con Tusa: avevamo fatto un’immersione insieme alla scoperta di un relitto romano a 35 metri di profondità a Levanzo, nelle Egadi”.Sono molto vicino ai suoi cari, che sono stati così duramente colpiti da questa tragedia, ma penso anche a quanto ci mancherà la sua capacità di viaggiare nel passato e anche la sua umanità. Era una persona straordinaria.
Non sono solo i volti noti a rammaricarsi per l’improvvisa morte di questo personaggio. Numerosi sono i nomi di presidenti di enti pubblici, associazioni e partiti che hanno espresso il loro cordoglio scrivendo e pronunciando parole in ricordo delle sue azioni e dei suoi insegnamenti.La morte del professore Tusa – scrive il presidente della Pro Loco Isole Egadi di Favignana Massimo Saladino – ci lascia senza parole. Lascia un vuoto incolmabile e mi sento di dire che per la nostra Regione non poteva esserci evento peggiore. Il professore Tusa è stato un esempio, oltre che di grande cultura, di lungimiranza. Ci lascia in eredità una visione nuova dei beni culturali, una grande visione manageriale oltre che culturale che abbiamo avuto modo di apprezzare in questi anni sia quando svolgeva l’incarico di Sovrintendente del Mare sia come Assessore ai beni culturali.
Anche il Wwf Sicilia Area Mediterranea commenta la tragica notizia: Nessuno lo avrebbe mai detto che mentre si disvelava la tragica notizia dell’assessore Sebastiano Tusa, vittima di un incidente aereo in Etiopia, i volontari del WWF stavano ripulendo le rive dello Stagnone di Marsala, che abbraccia l’isola di Mozia. Mozia, luogo amato da Sebastiano Tusa, che in quell’isolotto e nei suoi tesori nascosti aveva creduto. Piangiamo la tragica scomparsa dell’amico Sebastiano Tusa, ambientalista vero, amante della bellezza, della sua terra, della vita.
Una tragedia che lascia senza parole – commenta la capogruppo dell’UDC Eleonora Lo Curto – l’aereo dell’Ethiopian caduto in Africa ci porta via una delle persone migliori della Sicilia: Sebastiano Tusa, archeologo e assessore del governo siciliano, va via da questo mondo lasciandoci atterriti”. Anche lei ha solo parole di elogio per il nostro corregionale. Piangiamo una persona di grande livello che abbiamo apprezzato e che si è fatta stimare per la competenza, la serietà, la generosità e la buona volontà, caratteristiche, queste, che rendono speciali gli uomini. A nome mio personale e del gruppo Udc del parlamento regionale esprimo i sentimenti di cordoglio alla famiglia di Sebastiano Tusa e al governo siciliano. Personalmente perdo un amico a cui riserverò per sempre un posto unico e speciale nel mio cuore.
Il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo ricorda che ha avuto modo di apprezzarne le doti umani e professionali. Si è sempre battuto per la valorizzazione del nostro patrimonio archeologico ed è stato, fra l’altro, il primo sostenitore del nuovo Museo degli Arazzi. In questo momento di grande dolore sono vicino assieme alla Giunta al dolore dei familiari.
Giuseppe Castiglione, sindaco di Campobello, invece lo ricorda come un archeologo di fama internazionale e uomo di grande spessore culturale e di rare doti umane con cui ho avuto il privilegio di confrontarmi diverse volte e che sempre ha dimostrato particolare sensibilità verso le iniziative intraprese per la valorizzazione del patrimonio archeologico delle Cave di Cusa.
Il collega archeologo Giovanni Di Stefano, direttore del Polo Regionale per i siti culturali di Ragusa e per i Parchi di Camarina e Cava Ispica, docente all’Università della Calabria e all’Università di Roma 2 Tor Vergata, scrive il suo personale rammarico: La perdita drammatica di Sebastiano Tusa mi addolora e mi rattrista profondamente perché perdiamo un amico sincero e uno studioso di grande valore che, con spirito di servizio e generosità, aveva accettato l’oneroso incarico di assessore regionale ai beni culturali. Sebastiano è stato un protagonista della scienza archeologica con risultati di ricerca per la preistoria del Mediterraneo indelebili nella storia degli studi. Per l’archeologia subacquea ha scritto pagine che rimarranno per sempre nella storia della moderna ricerca archeologica mondiale.
A queste e ad altre voci si sono unite le mute parole degli archeologi, giovani e meno giovani, che hanno avuto modo di conoscerlo, collaborare con lui o studiare sui suoi scritti, degli amanti della nostra bella terra, la Sicilia, degli amatori e dei protettori dell’arte e di tutti coloro che hanno appreso della sua vita, del suo lavoro e della sua perdita solo mediante questa disgrazia e che rimpiangono di non aver avuto la possibilità di attingere dalla sua profonda cultura.
A queste voci si lega anche il pensiero di ArcheoMe.
Un saluto al prof. Tusa da tutta la Redazione.
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