8 Marzo

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Festa della Donna, perché si regalano mimose l’8 marzo

Fiori e amore fanno parte di un binomio indissolubile: il fiore è da sempre un simbolo della bellezza e al tempo stesso della fragilità. Per queste sue peculiarità, è associato all’amore e, in particolare, alla figura femminile. Non è un caso, infatti, che durante la Giornata internazionale dei diritti della donna, che ricorre l’8 marzo, le figure femminili vengano omaggiate con un fiore, cioè la mimosa.

Mimosa regalata alle donne l’8 Marzo

La pianta della mimosa

La pianta della mimosa, il cui nome scientifico è acacia dealbata, è originaria dell’Australia, ma ha trovato il suo clima ideale dove poter crescere e svilupparsi anche in Europa. In particolare, verso la metà del 1800 arriva in Italia, adattandosi perfettamente all’ambiente della Riviera Ligure, delle regioni meridionali e dei grandi laghi del Nord d’Italia. La pianta può raggiungere anche delle grandezze considerevoli. I suoi noti fiori gialli sbocciano a fine inverno, eliminando il grigiore della stagione fredda e “annunciando” l’arrivo della bella stagione, cioè la primavera.

Perché si regalano mimose l’8 marzo

Sono due le tradizioni che vengono, solitamente, prese in considerazione per spiegare il motivo per il quale l’8 marzo le donne vengono omaggiate con il fiore della mimosa.

La prima fa riferimento all’incendio di una fabbrica tessile di New York, nel 1908, dove persero la vita molte lavoratrici. Si narra che accanto alla fabbrica andata in fiamme crescesse un albero di mimose: questa circostanza avrebbe fatto di quella pianta un simbolo per onorare le giovani operaie che morirono durante l’incendio.

Molto diversa è invece la tradizione italiana, secondo la quale l’idea di omaggiare le donne, durante la festa dell’8 marzo, con una mimosa venne a tre figure femminili: Rita Montagnana, Teresa Noce e Teresina Mattei. Le tre, infatti, cercavano un fiore che potesse essere regalato alle donne in occasione della prima Festa della Donna dopo la Seconda guerra mondiale. 

Nel 1946, le tre attiviste proposero di rendere la mimosa il simbolo della Festa della donne, in virtù della sua facile reperibilità in primavera, e presentarono la loro richiesta all’UDI (Unione Donne in Italia), che alla fine risultò vincente. Inoltre, sebbene l’usanza di regalare mimose l’8 marzo sia italiana, è bene notare che già, anticamente, gli Indiani dell’ America regalavano mimose alle donne per dichiarare il loro amore e gli Australiani estraevano dalla pianta della mimosa un antidoto contro le malattie veneree.

Manifesto dell’UDI (Unione Donne in Italia) in favore dei diritti del genere femminile.
Accadde oggi

ACCADDE OGGI | 8 Marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna

L’8 marzo ricorre la Giornata internazionale dei diritti della donna per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche che hanno avuto come protagoniste figure femminili. L’idea di istituire una giornata internazionale per celebrare le donne nasce in seguito a una serie di abusi e di violenze subiti, nel corso del tempo, dalle stesse, ritenute da sempre socialmente inferiori agli uomini e quindi non degne di godere dei medesimi diritti civili.

Come nasce la Giornata internazionale dei diritti della donna

Le origini di questa giornata vanno ricercate nei primi anni del Novecento. Sono due gli avvenimenti storici a cui, spesso, viene collegata questa ricorrenza, databili, rispettivamente, all’8 marzo del 1908 e all’8 marzo del 1917.

 L’8 marzo del 1908 alcune operaie di un’industria tessile, a New York, che da giorni protestavano contro le disumane condizioni in cui si trovavano costrette a lavorare, persero la vita a causa di un incendio, forse appiccato dal direttore dell’industria, Johnson, reo di averle rinchiuse all’interno della fabbrica. Questa storia è, in realtà, un adattamento di un fatto realmente accaduto ma con tempi e modalità diverse. L’incendio in questione avvenne il 25 marzo del 1911, sempre a New York, nella Triangle Shirtwaist Company , ma non fu doloso. Le lavoratrici di questa fabbrica erano state protagoniste di un’importante mobilitazione, già a partire dal 1909, a causa dei massacranti turni di lavoro a cui erano sottoposte e degli straordinari non retribuiti. Le vittime furono oltre 140 e, tra queste, erano presenti anche delle lavoratrici italiane.

Il secondo evento è da collocare negli anni della Prima Guerra Mondiale ed è legato a un evento della Rivoluzione Russa. L’8 marzo del 1917 diverse operaie russe, insieme a molti uomini, protestarono contro il vertiginoso aumento del prezzo dei generi alimentari e, in poco tempo, la manifestazione dilagò in tutto il paese, trasformandosi in una sommossa generale conto lo zar Nicola II.

 

Incendio della Triangle Shirtwaist Company di New York del 25 marzo 1911
Istituzione della Giornata internazionale della donna

L’istituzione della Giornata internazionale della donna (nome ufficiale della ricorrenza) avvenne durante il dinamico contesto politico del Novecento, nel momento in cui la popolazione femminile cominciò a mobilitarsi per richiedere maggiori diritti, primo fra tutti quello di poter votare. Nel 1909 il partito socialista americano propose di istituire una giornata dedicata all’importanza delle figure femminili all’interno della società, che poi venne celebrata il 23 febbraio di quello stesso anno. La proposta suscitò un grande entusiasmo, al punto che, nel giro di poco tempo, molti altri partiti si impegnarono nell’istituire una giornata che fosse dedicata alle donne. Nel 1910, in occasione dell’VIII Congresso dell’Internazionale socialista tenutosi a Copenaghen, in Danimarca, la proposta venne ripresa e accolta dall’attivista tedesca Clara Zetkin, celebre per aver dedicato la sua intera esistenza alla battaglia per l’emancipazione femminile. Da quel momento, i singoli Paesi scelsero giorni diversi per celebrare la figura della donna, almeno fino al 1921. In quell’anno, a Mosca, in occasione della Seconda conferenza delle donne comuniste, l’assemblea decise di rendere istituzionale la data dell’8 marzo come Giornata internazionale dell’operaia, in ricordo della prima manifestazione delle operaie russe contro lo zarismo (1917). Infine, il 16 dicembre 1977  l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione 32/142, invitò gli Stati membri a dichiarare un giorno all’anno «Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale».

L’attivista tedesca Clara Zetkin