26 aprile 1986

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NEWS | Il disastro di Cernobyl in mostra al Museo Nazionale dell’Umbria

Da sabato 23 aprile a lunedì 20 giugno 2022 il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria ospiterà la mostra dal titolo Cernobyl-Pripyat: quando la storia non insegna. Curata da Kathiuscia Covarelli, nasce da una collaborazione tra Università degli Studi di Perugia e Direzione Regionale Musei Umbria – Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria e Associazione Borgo Bello.

Locandina della mostra
La mostra

La mostra Cernobyl-Pripyat consisterà in un set fotografico che riassume in una cinquantina di scatti il disastro nucleare del 26 aprile 1986.  Si rievocheranno le dinamiche dell’incidente fino ad arrivare a una riflessione sul nucleare oggi.

Successivamente, in un incontro con le scuole si parlerà del ruolo delle piante nei processi di fitodepurazione, anche da composti radioattivi. Infine, prendendo in esempio Pripyat, città a soli due kilometri da Cernobyl, abbandonata in seguito all’incidente, si approfondirà il tema dell’urbanistica sovietica della metà degli anni Ottanta.

Pripyat, una delle aree abitative maggiormente colpite dal disastro (immagina via Keblog)
Chernobyl-Pripyat

Il disastro della centrale nucleare di Chernobyl (1986) fu uno dei più gravi incidenti della storia Europea. Le conseguenze sia in termini di raggio d’azione, sia a livello di tempo furono devastanti. Dalla salute delle persone, a quella dell’ambiente, gli effetti furono rovinosi.

Pripyat è la città più vicina alla centrale nucleare, e quella che un tempo era una popolosa città di 47 mila abitanti, oggi è una città fantasma. Addirittura a Pripyat possono essere ancora scorsi dei murales di chiara ispirazione sovietica. Oggi più che mai la centrale nucleare è tornata d’attualità con l’invasione della Russia all’Ucraina, rievocando i fantasmi del passato.