PIEMONTE | Il Museo di Antichità di Torino
Nel centro storico di Torino, nei locali appartenenti al Palazzo Reale, trova posto il Museo di Antichità, che raccoglie i reperti archeologici più significativi, trovati non solo in città, ma in tutto il Piemonte.
Le collezioni storiche
Il primo nucleo del museo fu messo assieme nella seconda metà del ‘500, quando il duca Emanuele Filiberto, seguendo la moda dell’epoca, iniziò a raccogliere oggetti antichi, principalmente statue. La collezione fu continuata dai suoi successori, che ne collocarono la parte più pregiata nella Galleria d’arte adiacente a Palazzo reale. Questo edificio, sfortunatamente, nel 1811, fu vittima di un violento incendio, che lo distrusse completamente: dei pezzi qui, allora, conservati, rimane solamente un inventario, commissionato da Vittorio Emanuele II, nel XVII sec., a Scipione Maffei. Le collezioni, invece, trovarono posto nel cortile della Regia Università, donate dal Re. Dopo varie vicissitudini, nel 1989, i reperti archeologici così raccolti trovarono sistemazione, mantenuta fino ad oggi, nelle Orangeries di Palazzo Reale, restaurate per l’occasione. Nello stesso luogo, dal 2014, è ospitato anche l’allestimento del Papiro di Artemidoro.
La sezione del Territorio
Se della collezione storica fanno parte reperti vari, messi insieme nel tempo, la sezione del territorio racchiude solo oggetti provenienti dagli scavi effettuati a Torino e nel resto del Piemonte. Questa ala del museo trova posto in una nuova struttura, in parte sotterranea, realizzata nel 1998; qui, il visitatore si trova all’interno di una sala che scende a spirale: l’esposizione si muove cronologicamente a ritroso, avendo inizio dall’Alto Medioevo, con le pregiate fibule longobarde; si passa, poi, all’età romana, arrivando fino alla preistoria e ai primi oggetti fabbricati dall’uomo. L’idea è quella di “ricostruire” gli strati di un eventuale scavo archeologico, nel quale i reperti più recenti si troverebbero più in alto di quelli più antichi.
La Manica Nuova
La parte più recente del museo è anche quella che lo spettatore visita per prima. Allestita nel 2013, nel piano sotterraneo della Manica Nuova di Palazzo Reale, contiene la mostra permanente “Archeologia a Torino” e il nuovo allestimento per il Tesoro di Marengo: un impressionante insieme di argenti lavorati a sbalzo, scoperti nel 1928 e datati tra i II e il III sec. d.C. La sezione si collega con l’area archeologica del teatro romano, riscoperto tra ‘800 e ‘900, proprio durante i lavori di costruzione della nuova manica del Palazzo.