NEWS | Terremoto in Croazia, l’Italia invia i “Caschi blu della cultura”
Il MiBACT ha inviato in Croazia un gruppo ristretto di esperti, per contribuire al monitoraggio e alla salvaguardia dei beni culturali danneggiati dal terremoto lo scorso 29 Dicembre.
Il terremoto di magnitudo 6.4 della scala Richter ha colpito la Croazia, in particolare la regione di Petrinja, pochi giorni prima di Capodanno. La scossa però non è stata l’ultima: continua ancora il cosiddetto “sciame sismico”, ovvero una serie di scosse di media e bassa intensità. Questa attività sismica, oltre a provocare gravi problemi nella gestione dell’emergenza per migliaia di persone, crea ogni giorno ulteriori danni agli immobili e ai beni culturali, come palazzi storici e chiese.
Per tale motivo, il MiBACT ha inviato un gruppo di tre “Caschi blu della cultura”: avranno il compito di verificare i danni subiti dal patrimonio culturale croato. A renderlo noto è il ministro Dario Franceschini, che sottolinea la necessità che la comunità internazionale e l’Unione Europea si dotino al più presto di meccanismi di solidarietà per la protezione del patrimonio culturale, individuando, così come già avviene per la protezione civile, meccanismi rapidi e automatici per gli interventi di tutela a seguito di calamità naturale. Anche per i beni culturali – ha concluso il ministro – le prime ore sono fondamentali per salvare opere e luoghi patrimonio dell’umanità.
Chi sono i Caschi Blu della cultura
La task force dei “Caschi Blu per la cultura”, composta per intero da italiani, con sede a Torino, è nata ufficialmente dall’intesa siglata nel febbraio 2016 tra il Governo italiano e l’Unesco. “Unite4Heritage” è l’accordo che ha permesso la formazione di un contingente costituito da Carabinieri del Comando per la tutela del patrimonio culturale, oltre a storici dell’arte, studiosi e restauratori dei principali istituti pubblici nel campo del restauro (Istituto Centrale per il Restauro, Opificio delle pietre dure di Firenze, Istituto centrale per la conservazione e il restauro del patrimonio archivistico e librario, Istituto centrale per il catalogo e la documentazione).
Il compito della task force, oggi composta da circa 80 unità, arruolate tra le forze dell’ordine e gli esperti del MiBACT, è intervenire, su richiesta di uno Stato che stia affrontando una crisi o una catastrofe naturale, per stimare i danni al patrimonio culturale, pianificare azioni di salvaguardia, fornire supervisione tecnica e formazione. Si entra nel corpo su base volontaria, se si è già all’interno del Comando Tutela dei Carabinieri o si lavora per un istituto statale legato al MiBACT.
Cosa faranno in Croazia i nostri esperti
I tre Caschi blu inviati dal Governo italiano in Croazia sono due carabinieri del Comando Tutela del Patrimonio Culturale e un esperto restauratore dell’Istituto Centrale per il Restauro. Il team sarà di appoggio ad una squadra croata di esperti, al fine di mettere in sicurezza i beni e i monumenti danneggiati. Gli esperti italiani, a causa delle ripetute emergenze sismiche del nostro Paese, sono, in questo momento, tra i più qualificati al mondo per intervenire sui beni danneggiati da un terremoto.
Certo, è un minuscolo aiuto nel mare degli interventi post-sisma. L’esperienza del terremoto del 2016 insegna che sono necessari centinaia di esperti e di interventi tra messa in sicurezza, restauro, approntamento dei depositi e attività ausiliarie. Tuttavia, è importante che i Paesi dell’Unione Europea collaborino prontamente tra loro in ambito culturale oltre che politico.
Paolo Iannelli, dirigente del Servizio Emergenze e Ricostruzioni della Direzione Generale per la sicurezza del patrimonio del MiBACT, sottolinea che questa missione è un’ulteriore posso avanti rispetto alle missioni finora realizzate, perché interviene in una situazione ancora emergenziale nelle aree maggiormente colpite dal terremoto e ancora soggette a scosse di assestamento.
La Croazia ringrazia l’Italia
Nina Obiljien Koržinek, Ministro della Cultura del governo Croato, ha ringraziato il suo omologo italiano, il ministro Franceschini, scrivendo: “La vostra offerta di assisterci in quest’area con conoscenze e capacità di enorme valore è di grande importanza per noi. Il terremoto ha provocato danni ingenti nelle città di Petrinja, Sisak e Glina ed è stato avvertito anche a Zagabria, provocando l’ulteriore deterioramento di monumenti già danneggiati“ (dal sisma dello scorso 20 Marzo, ndr).