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NEWS | La Sapienza inaugura la mostra virtuale “Along the Nile”

Giovedì 20 maggio 2021 alle ore 9.45 si terrà l’inaugurazione della mostra virtuale Along the Nile, through the Archives, and into the Web. A Virtual Exhibition of the Archaeological Activities of  Sapienza University of Rome in Sudan, promossa e finanziata dall’Ambasciata Italiana a Khartoum. La mostra, organizzata dal Dipartimento SARAS, verrà trasmessa in streaming su YouTube a questo link e abbraccia un arco cronologico che va dal 1964 a oggi, giovandosi, tra le altre risorse, di materiali documentari appartenenti ad archivi privati e in deposito presso il Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo (MVOEM) della Sapienza. La mostra può esser seguita in diretta tramite questo link.

La Sapienza anche in Sudan

La storia delle spedizioni archeologiche condotte in Sudan dalla cattedra di Egittologia della Sapienza rappresenta un segmento importante dell’impegno italiano nella salvaguardia del patrimonio archeologico sudanese e, per quanto concerne le missioni più antiche, strettamente connesse alla campagna di salvataggio dei monumenti nubiani promossa dall’UNESCO in occasione della costruzione della “grande diga” di Assuan, che avrebbe determinato la formazione del lago Nasser e la conseguente scomparsa dei monumenti che non fossero nel frattempo stati trasferiti altrove. Raccontare, seppur brevemente, la storia di tali ricerche vuol dire dunque narrare dei lunghi, continuativi e fruttuosi rapporti di collaborazione tra l’Italia e il Sudan.

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Il Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo (MVOEM) della Sapienza, Università di Roma. Sullo sfondo i pannelli con la storia delle ricerche nel Vicino Oriente

La mostra dunque mira a illustrare i risultati delle missioni “storiche” della Sapienza in Sudan – a Tamit (1964), a Sonqi Tino (1967-1970) e a Jebel Barkal (1973-2004), oltre varie altre esplorazioni compiute in quegli stessi anni tra la seconda e la quarta cataratta –, dirette dalla cattedra di Egittologia e in particolare da Sergio Donadoni prima e da Alessandro Roccati poi, ma al contempo guarda al futuro dei rapporti tra la Sapienza e il National Corporation for Antiquities and Museums (NCAM) che, attraverso una missione congiunta, lavoreranno insieme presso il tempio meroitico di Hugair Gubli e nell’area di Magal (quarta cataratta).

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Il Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo (MVOEM) della Sapienza, Università di Roma

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