NEWS | Nuova veste da un milione di euro per la Zisa di Palermo
A Palermo, l’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ha destinato fondi per un milione di euro per i lavori di restauro della Zisa, storico castello del capoluogo siciliano.
La Zisa (dall’arabo al-Azīz, “la splendida”), fondata da Guglielmo I nel 1165 e completata dal suo successore Guglielmo II intorno al 1175, si trovava fuori dalle mura dell’antica città di Palermo.
Si presentava come il monumento più importante e rappresentativo del Genoardo (dall’arabo jannat al-ar, “giardino” o “paradiso della terra”), il parco reale che si ispirava ai giardini di ascendenza islamica e costituiva una prerogativa del territorio appena fuori dalla Palermo normanna.
Nuovi lavori a trent’anni dall’ultimo restauro
Dopo un restauro effettuato nel 1972 a opera dell’architetto Giuseppe Caronia, si ritorna adesso a porre l’attenzione su interventi necessari alla vita della struttura.
Sono previsti, così, interventi mirati sulla struttura stessa e su tutto il giardino circostante con opere di sistemazione esterna delle aree verdi e creazione di impianti idrici e di illuminazione.
Le opere di manutenzione riguardano, in particolare, interventi di rimozione delle parti rovinate e di ripristino delle strutture che pregiudicano la fruibilità del sito, il restauro delle pavimentazioni in ceramica smaltata, dei rivestimenti marmorei, degli affreschi e dei mosaici alle pareti che risentono dell’usura del tempo.
È prevista, inoltre, l’impermeabilizzazione della peschiera e la creazione di un impianto di ricircolo delle acque permettendo di migliorare la qualità dell’acqua, in modo da evitare l’insorgere di muffe e microrganismi che potrebbero alterare i marmi su cui scorre.
Sulla terrazza di copertura, oltre a effettuare lavori di impermeabilizzazione, sarà inserito un sistema di protezione di lastre in vetro per tutelare maggiormente i visitatori che da lì si affacciano per una veduta panoramica della città.
Opere di manutenzione e miglioramento sono previste nell’area della biglietteria e del bookshop, attualmente affidato a CoopCulture.
Inoltre, la Sezione Archeologica della Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo, sotto la direzione di Lina Bellanca, si concentrerà anche sulla zona dello scavo archeologico per un ulteriore approfondimento e la realizzazione di nuove misure di protezione dello stesso.
Valorizzazione e riqualificazione
“Il palazzo della Zisa – secondo quanto detto dall’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – al di là della sua indiscutibile importanza storico-monumentale, rappresenta ancora oggi un esempio innovativo e moderno di architettura bioclimatica. Creata come residenza estiva, infatti, la Zisa è stata realizzata seguendo gli accorgimenti al tempo conosciuti per garantire un sistema di refrigerazione naturale; sistemi e metodi che ancora oggi sono fortemente innovativi.”
“L’intervento sulla Zisa – continua l’assessore Samonà – nel quale come Governo regionale stiamo investendo, arriva dopo quasi trent’anni dall’ultimo restauro, realizzato nel 1972 su progetto dell’Arch. Giuseppe Caronia, e mira alla conservazione e alla valorizzazione del monumento.”
Precisa inoltre l’assessore che “relativamente a quest’ultimo aspetto l’azione che sto portando avanti attraverso il mio mandato si muove su più fronti: la riqualificazione del patrimonio abbandonato e degradato, la creazione di nuovi spazi espositivi, il miglioramento e l’adeguamento delle strutture museali e dei siti archeologici esistenti ai più moderni standard, la promozione del territorio attraverso iniziative che incentivino la conoscenza e la visita dei luoghi della nostra cultura.”