NEWS | La storia di Pompei in digitale: riapre l’Antiquarium
Oggi riapre l’Antiquarium del Parco Archeologico di Pompei, grazie al duro lavoro svolto durante il periodo di chiusura. Una rivoluzione interna, che riprende l’idea organizzativa del passato: la concezione museale, infatti, è quella pensata da Amedeo Maiuri nel 1926, che nel 1967 affermava:
Eppure Pompei ha oggi, più che mai, bisogno del suo Antiquarium. L’estensione degli scavi, la preziosità e la singolarità di alcune scoperte, il dovere, ineluttabile dovere, di difendere dagli agenti atmosferici e dalle insidie, se non dal malvolere degli uomini, tutto ciò che non si può custodire all’aperto. L’utilità infine di presentare raggruppati e classificati i materiali che non si trovano nelle case.
L’Antiquarium diventa una vera e propria esperienza introduttiva al Parco Archeologico: vi è esposta la storia di Pompei, dall’età sannitica all’eruzione del 79 d.C., con la presenza di supporti digitali per accompagnare i visitatori alla scoperta dell’antica città e dei punti di maggior interesse.
L’esposizione del museo archeologico comprende reperti provenienti dagli ultimi scavi, come il tesoro di amuleti della Casa con Giardino e i calchi delle vittime dalla Villa di Civita Giuliana.
L’Antiquarium dalla realizzazione ad oggi
La realizzazione, ad opera di Giuseppe Fiorelli, iniziò nel 1873 e si concluse l’anno successivo, negli spazi al di sotto del Tempio di Venere con affaccio sull’ingresso di Porta Marina.
Nella sua prima vita l’Antiquarium ospitava al suo interno l’esposizione di reperti sulla vita quotidiana dell’antica Pompei e alcuni calchi delle vittime dell’eruzione.
Nel 1926 il Sovrintendente alle Antichità di Napoli e del Mezzogiorno, Amedeo Maiuri, curò l’ampliamento della struttura: furono esposte le mappe aggiornate degli scavi pompeiani e i reperti di Via dell’Abbondanza e di Villa Pisanella a Boscoreale, in un percorso-guida dalle origini di Pompei all’eruzione.
L’Antiquarium, vittima di un bombardamento durante la II guerra mondiale, venne chiuso nel 1943; fu riaperto solo nel 1948, dopo il restauro diretto da Maiuri, in occasione delle celebrazioni per il secondo centenario degli scavi di Pompei.
Una seconda chiusura avvenne nel 1980, a causa del terremoto che arrecò gravissimi danni all’intero edificio. Solo di recente, nel 2016, l’Antiquarium ha riaperto al pubblico come centro visitatori, accogliendo mostre come “Gli Arredi della Casa di Giulio Polibio”.
Dal 2021 l’Antiquarium di Pompei torna ad essere un vero e proprio museo archeologico permanente.