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NEWS | Istituzione Bologna Musei, le novità in occasione della riapertura

Le sedi espositive dell’Istituzione Bologna Musei riaprono con nuovi orari da martedì 2 febbraio 2021. Sono diverse le novità a disposizione del pubblico e le attività svolte a porte chiuse negli ambiti di conservazione del patrimonio, riallestimenti delle collezioni, interventi di riqualificazione degli spazi espositivi, ricerca, pubblicazioni di studio, iniziative didattico-educative.

Istituzione Bologna Musei
La mostra Le Plaisir de Vivre al Museo Civico Collezione Davia Bargellini di Bologna (© Roberto Serra/Iguana)

A seguito della riclassificazione della Regione Emilia-Romagna in fascia gialla a partire dal 1 febbraio 2021, l’Istituzione Bologna Musei è pronta a ripristinare il servizio di apertura al pubblico nel rispetto delle misure di sicurezza vigenti a partire da martedì 2 febbraio 2021.

In ottemperanza al Decreto del Presidente dei Ministri 14 gennaio 2021, l’apertura è assicurata dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni di sabato, domenica e festivi. Al fine di assicurare una maggiore fruibilità di mostre temporanee e collezioni nei giorni feriali, il Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione Bologna Musei ha approvato un nuovo piano orario di apertura per un totale complessivo di 208 ore alla settimana.

I musei coinvolti

Per favorire l’accesso diverse sedi come MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini hanno infatti previsto una o più giornate di apertura pomeridiana prolungata fino alle ore 19, in modo da poter accogliere i visitatori al termine della giornata lavorativa.

Museo Civico Morandi (© Roberto Serra/Iguana)

Rimangono confermate tutte le misure di sicurezza già adottate dall’Istituzione tra maggio e ottobre 2020: acquisto on line dei biglietti, ingresso per slot numerici in base alla capienza degli spazi, misurazione della temperatura con termo-scanner, distanziamento interpersonale, obbligo di mascherina, disponibilità di gel igienizzanti.
Nel servizio di apertura al pubblico si esplica una delle condizioni fondamentali e intrinseche al concetto stesso di museo, come riconosciuto nella definizione approvata da ICOM – Internation Council of Museums.

Tuttavia l’inedita esperienza di chiusura, cui i musei sono stati costretti a più riprese nel corso dell’ultimo anno a causa della pandemia, non li ha resi luoghi fermi e inerti. Oltre a mantenere attivo il dialogo con il pubblico attraverso le numerose attività proposte nella sfera digitale, le istituzioni museali sono rimaste sempre attive e dinamiche, ripartendo innanzitutto da quella che è loro principale vocazione: prendersi cura delle collezioni.

Restauro Corali liturgici, Museo della Musica, Bologna (© Istituzione Bologna Musei)

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