NEWS | Gli incredibili ritrovamenti di Saltara (PU) tornano a casa
È molto soddisfatto Andrea Giuliani, l’assessore alla Cultura di Colli al Metauro (PU), per aver portato brillantemente a termine il progetto di restauro e valorizzazione museale dei frammenti musivi ritrovati negli anni ‘30 in loc. Gambarelli nell’ex Comune di Saltara, dal 2016 conservati nella sagrestia della ex Chiesa del Gonfalone.
Cosa si nascondeva in Val Metauro
“Il 27 novembre 1927 il parroco di Saltara segnalava la scoperta di rovine sepolte: non era chiaro di cosa si trattasse, ma le tessere di pietra sparse nei solchi dell’aratro lasciavano immaginare un edificio romano, forse prestigioso.” – racconta Giuliani – “La Soprintendenza organizzò quindi una campagna di scavo: emersero stanze, corridoi e di una sala ornata da un mosaico con tritone e animali esotici, purtroppo già intaccato dai lavori agricoli”.
Le parti superstiti furono distaccate e trasportate ad Ancona, esposte nel Regio Museo Archeologico Nazionale, dove rimasero fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando il museo fu danneggiato dai bombardamenti. Recuperati dalle macerie, i tre frammenti del mosaico di Saltara restarono a lungo nei depositi, per poi rientrare nel luogo di origine solo nel 2016. Nel 2017 è stato dato il via ad un progetto condiviso tra la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio delle Marche, l’Università di Urbino e l’Università Politecnica delle Marche, progetto che ha potuto contare sul finanziamento della Regione e sul supporto del Rotary Club Fano per l’acquisto della parte multimediale.
Il nuovo allestimento multimediale restituisce al pubblico questa testimonianza storica in una cornice capace di valorizzare l’antico attraverso una concezione contemporanea dell’esposizione e della divulgazione.
L’inaugurazione della MOS
L’inaugurazione della MOS – Sala dei Mosaici di Saltara – si terrà venerdì 25 settembre dalle 18:30 nella ex Chiesa del Gonfalone del comune di Colli al Metauro, per cui è previsto un numero di invitati forzatamente limitato a causa dell’emergenza Covid; tuttavia, è stato chiesto a FANO TV di registrare uno Speciale che darà a tutti la possibilità di vedere la conferenza e ascoltare le diverse autorità civili e accademiche che interverranno. Inoltre, sono state organizzate delle visite guidate alla MOS per tutte le domeniche di ottobre. I visitatori torneranno a casa con un ricordo speciale: verrà regalato a tutti il secondo libro pubblicato su Saltara, curato da Irene Cecchi, dal titolo “Arte, storia e archeologia per Colli al Metauro”.
“E’ stato un percorso lungo e per niente facile, peraltro non ancora concluso del tutto”, sottolinea il sindaco di Colli al Metauro, Stefano Aguzzi, che ha in mente anche una sistemazione degli spazi esterni della MOS per valorizzare ancora di più l’esposizione museale. Il MOS è un primo, ma importantissimo passo verso il più ampio recupero del ricco patrimonio archeologico di Colli al Metauro, che ci auguriamo avvenga a breve!
Da fanoinforma.it