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NEWS | Egitto, a Saqqara ritornano alla luce sarcofagi dipinti e statuette bronzee

La missione archeologica egiziana, operante nel cimitero degli Animali Sacri nell’area della necropoli di Saqqara, ha riportato alla luce il primo e più grande deposito del sito risalente al periodo tardo. Il deposito comprende 150 statuette bronzee di divinità e circa 250 sarcofagi lignei dipinti.

Le 150 statue bronzee

Il dott. Mustafa Waziri, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità e capo della missione, ha affermato che il deposito scoperto include appunto 150 statue bronzee di varie dimensioni. Le statuette rappresenterebbero diverse divinità antico-egiziane, tra cui Anubi, Amon-Min, Osiri, Iside, Nefertum, Bastet e Hathor.

Statuetta bronzea di Bastet (Fonte: Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano)

Insieme alle statuette, sono stati rinvenuti un gruppo di vasi in bronzo legati ai rituali della dea Iside e una statua in bronzo, acefala, dell’ingegnere Imhotep, che si distingue per l’ottima qualità dell’esecuzione.

Le statue bronzee rinvenute nella necropoli degli Animali Sacri a Saqqara (Fonte: Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano)
I sarcofagi dipinti

I ricercatori egiziani, alla quarta missione nell’area, hanno individuato un nuovo gruppo di pozzi funerari. Da questi, sono stati riportati alla luce circa 250 sarcofagi in legno colorato del periodo tardo (VII-IV sec. a.C.), risalenti al 500 a.C. circa. I sarcofagi presentano al loro interno delle mummie in buono stato di conservazione. Sono stati rinvenuti, inoltre, anche amuleti, scatole di legno dipinte e statue lignee, alcune delle quali con il volto dorato. Dallo scavo di uno dei pozzi funerari è stato rinvenuto, inoltre, un sarcofago in buono stato di conservazione che sembrerebbe contenere capitoli del Libro dei Morti, prontamente trasferito nei laboratori di restauro del Museo Egizio di Piazza Tahrir, al Cairo.

 

Statuette lignee di Iside e Nephtys (Fonte: Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano)
L’indagine dell’area

La missione archeologica egiziana ha iniziato suoi lavori nell’area nel 2018. Era state rinvenute la sepoltura di un sacerdote della V Dinastia e, anche, sette tombe rupestri, quattro dell’Antico Regno e tre del Nuovo Regno. Questa stessa indagine, inoltre, aveva recuperato oltre un migliaio di amuleti di maiolica, decine di statue lignee di gatti e gatti mummificati.

Nel 2020, poi, la missione aveva già ritrovato oltre 100 sarcofagi ancora sigillati e in perfetto stato di conservazione, risalenti al Periodo Tardo e Periodo Tolemaico. Questa scoperta era stata corredata anche dal ritrovamento di circa 40 statue della divinità della necropoli di Saqqara Ptah-Sokar, che presentavano parti dorate, e 20 scatole lignee del dio Horus.

 

Fonte: Ministry of Tourism and Antiquities.

Oriana Crasi

Classe '89. Sono laureata in Beni Culturali, Curriculum Archeologico presso l'Università di Messina e in Egittologia presso l'Università di Pisa. I miei interessi spaziano dall'ambito funerario e cultuale antico egiziano all'arte contemporanea!

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