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NEWS | Aspettando l’aldilà: cimiteri cristiani in età tardoantica

Aspettando l’aldilà: cimiteri cristiani in età tardoantica. Un’occasione per parlare di archeologia e antropologia in relazione alle testimonianze più antiche del cristianesimo. L’evento promosso dal Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA) si terrà il 27 aprile alle ore 18.00 in occasione del Mercoledì del MArTA

L’ultimo racconto dall’oltretomba

In diretta sui canali Youtube, Facebook e Linkedln del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, la direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti, introdurrà la relazione della prof.ssa Alexandra Chavarria Arnau dell’Università di Padova su “Aspettando l’aldilà: cimiteri cristiani in età tardoantica”. Questo evento costituisce l’appuntamento conclusivo della programmazione del mese di aprile interamente dedicata ai “Racconti dall’oltretomba. Tra archeologia e antropologia dei resti umani” con il coordinamento scientifico della stessa direttrice del MArTA e del dott. Antonio Fornaciari dell’Università di Pisa.

Scavo di una sepoltura del XVIII secolo da Badia Pozzeveri, Lucca

 

Tema della giornata

Le testimonianze più antiche del cristianesimo primitivo si documentano già dal terzo secolo in ambito funerario, quando cominciano a comparire i primi cimiteri suburbani cristiani che poi danno luogo in molti casi a grandi complessi ecclesiastici con carattere funerario e a volte martiriale – spiega la prof.ssa Alexandra Chavarria Arnau, docente dell’Università di Padova, di archeologia medievale. Nello specifico, si parlerà di chiese e sepolture. Si tratta, infatti, di due elementi intimamente legati tra loro, e  grazie alle più recenti tecniche di bioarcheologia, è possibile comprendere meglio i rapporti tra le tombe e gli spazi liturgici.

La professoressa Alexandra Chavarria

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