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NEWS | A Taormina apre la mostra “Umiltà e Splendore”, l’arte nei Conventi Cappuccini

A Taormina, all’interno del suggestivo Palazzo Ciampoli, apre al pubblico, dal 14 giugno, “Umiltà e Splendore”, l’arte nei conventi cappuccini di Messina, Catania ed Enna. Dalla Controriforma al Barocco, in arrivo a Palazzo Ciampoli grandi capolavori: fra gli artisti di spicco Scipione Pulzone, Durante Alberti, Giovanni Lanfranco, l’olandese Stomer e il fiammingo Borremans. Le visite saranno garantite tutti i giorni, dalle 10 alle 19, in ingresso gratuito, fino al 14 settembre.

Un’occasione unica nel suo genere

“Esposizione unica per qualità delle opere, restauri e rivelazioni” afferma l’Assessore Samonà. “Un progetto irripetibile: capolavori inediti o semisconosciuti provenienti da eremi, sacrestie e magazzini dei musei”, sono invece le parole della direttrice Tigano.

Lavori di allestimento (immagine via Giornale di Sicilia)

“Siamo particolarmente orgogliosi – spiega la direttrice del Parco Naxos Taormina – di aver prodotto questa mostra sull’arte nei Conventi Cappuccini. Si tratta di un progetto unico e irripetibile che consentirà di avere riuniti a Palazzo Ciampoli capolavori semisconosciuti o addirittura mai esposti al pubblico provenienti da eremi remoti, chiese raramente aperte, sacrestie, magazzini dei musei. Una grande opportunità di studio e approfondimento per gli storici dell’arte, che potranno esaminare da vicino opere mai pubblicate o definire con certezza attribuzioni ad autori del tempo; ma anche un’occasione per fare un check-up sullo stato di conservazione di tele e pale d’altare perfezionare interventi di restauro o programmarne nuovi per garantire anche alle future generazioni la possibilità di godere del grande patrimonio artistico della Sicilia”.

Opera di Borremans, ospitata alla mostra, durante i lavori di restauro (immagine via Messina Today)
La mostra

Suddivisa in quattro sezioni espositive, la mostra ospita circa 30 opere d’arte. Stefania Lanuzza, storica dell’arte e curatrice della mostra, spiega: “In un arco temporale che va dalla fine del ‘500 sino ai primi decenni del ‘700 sono state selezionate quelle opere che documentano i mutamenti epocali, gli orientamenti stilistici e la varietà degli idiomi parlati dagli artisti apprezzati nel viceregno spagnolo. Un itinerario trasversale che affronta i contenuti religiosi trascorrendo dal rigore delle canoniche composizioni controriformate all’efficacia narrativa dei testi d’intonazione caravaggesca, per approdare alle ariose atmosfere della pittura barocca senza tralasciare le diverse declinazioni dei temi messe in atto dai pittori stranieri attivi nell’isola e da quelli autoctoni”.

Restauro sull’opera di Ignoto, Incoronazione di spine, ospitata alla mostra (immagine via Gazzetta del Sud)

“In tal modo – continua Lanuzza – si offrirà uno spaccato della cultura artistica seicentesca penetrata nei cenobi cappuccini attraverso il confronto tra le splendide tele eseguite da figure di spicco del panorama pittorico nazionale (Scipione Pulzone, Durante Alberti, Mathias Stomer, Giovanni Lanfranco) e la produzione di alcuni artisti cappuccini formatisi presso rinomate botteghe messinesi”.

In copertina: Locandina mostra (via Parco Archeologico Naxos Taorimina).

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