NEWS | A Biandrate (NO) scoperta un’anfora africana di età imperiale
Il rinvenimento è importante per ricostruire i rapporti commerciali tra Biandrate e il resto dell’impero.
Si sono conclusi da poco gli scavi a Biandrate, prima fase del progetto Archeobiandrate.
Terminate le ultime operazioni di scavo, gli archeologi sono passati allo studio dei reperti emersi. Spicca un frammento d’anfora risalente all’epoca tardo-romana imperiale, prodotta in Africa settentrionale e destinata al trasporto di olio. Nonostante sia rimasto solo un frammento del vaso, la presenza di incisioni e segni sotto il collo dell’anfora ha permesso agli archeologi di capirne il luogo di produzione.
Le materie prime come l’olio erano molto importanti: è noto come i Romani utilizzassero il fiume Po e la sua foce come strada d’acqua per la distribuzione dell’olio e di altri prodotti.
Il rinvenimento è stato accolto con gioia dalla comunità scientifica e dalla Soprintendenza. Il fatto che dagli scavi in Piemonte emerga un’anfora africana dimostra gli ampi rapporti commerciali che Biandrate aveva non solo con Milano, ma anche con il resto dell’Impero.
L’importante frammento ceramico è ora oggetto di studio di un validissimo gruppo che sta collaborando con la Soprintendenza. Il team di ricerca si compone di quattro ceramologhe piemontesi: Anna Lorenzatto, Elena Quiri, Angela Deodato e Stefania Padovan. Se le prime tre studiose sono specializzate nella ceramica romana, Padovan è specializzata sulla Preistoria e si sta infatti occupando dei reperti risalenti al Neolitico.