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Illustri Messinesi | Alberto Urso, il talento di ‘Amici’

Oggi la nostra rubrica la dedichiamo ai giovani talenti messinesi che si stanno facendo strada e che inorgogliscono la nostra città.

Parliamo di Alberto Urso, concorrente del serale di Amici. Ha 21 anni. Eun tenore polistrumentista, capace di creare il connubio perfetto tra lirica, pop e rock.

Nasce il 23 Luglio 1997. Ealleta di 7 anni che Alberto scopre il suo amore per la musica, grazie ad un concerto di un cantautore pop lirico napoletano. In unintervista Alberto racconta di essere rientrato a casa dopo il concerto e di aver cominciato ad imitare la sua performance continuamente, al punto di appassionarsi alla lirica. Il padre, notando le sue doti, decise di accompagnarlo in questo suo splendido percorso che, nel corso del tempo, è riuscito a dargli diverse soddisfazioni. Si diploma al Conservatorio di Messina, per poi conseguire, questa volta a Matera, la Laurea Magistrale in Canto Lirico. Alleta di 13 anni partecipa a Ti lascio una canzone, celebre trasmissione televisiva condotta da Antonella Clerici. Già in quelloccasione mostra le sue doti canore, tant’è che verrà molto apprezzato dal pubblico. Ricordiamo, infine, il duetto con Gianni Morandi e la splendida interpretazione dellAve Maria di Schubert.

A 17 anni duetta con Katia Ricciarelli, soprano famosa in Italia e nel Mondo.

A 21 anni decide di presentarsi alla nota trasmissione televisiva Amici, condotta da Maria De Filippi. La presenza di questo giovane lirico non è rimasta inosservata, tant’è che sia la giuria che il pubblico hanno da subito apprezzato e amato le sue doti canore.

La “Squadra Blu” di Amici 2019 con a destra Alberto Urso

Ed è proprio per la sua bravura che non sono mancate le polemiche, ritenendo il cantante di un livello troppo alto per poter competere con i ragazzi presenti allinterno della scuola.

Abbiamo deciso di dedicare questo spazio ad Alberto sia come buon auspicio per la vittoria al serale e il proseguimento di una carriera prestigiosa ma, soprattutto, per evidenziare come la nostra città sia patria di tanti giovani talenti, desiderosi di studiare, di impegnarsi, di costruire. I sacrifici dei giovani non devono mai passare inosservati.

In bocca al lupo Alberto e buon fortuna.

 

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