Giacomo Longo, un ‘Poeta’ della musica
Il compositore Giacomo Longo, nacque nel villaggio Faro presso Messina, il 15 febbraio 1833. Studiò sotto la guida prima del maestro Paolo Abbagnato, perfezionandosi poi con Mario Aspa, uno dei più celebri compositori di musica classica del XVIII secolo, nato e vissuto anch’esso a Messina, di cui divenne l’allievo prediletto. Nel 1859 al teatro di Messina della Munizione, teatro risalente al 1827, così denominato perchè ricavato nella prima metà del Settecento da un’ampia sala dove si conservavano le armi e le munizioni, propose la sua prima opera intitolata: Ezellino III.
Sopragiunta la rivolta antiborbonica, entrò a far parte dei garibaldini, nelle file dei cacciatori, al seguito del Generale Giuseppe Garibaldi, prendendo parte così alla battaglia di Milazzo e proseguendo con le truppe fin sulla penisola. Dopo l’unità d’Italia, rientrato in patria, fondò la prima scuola corale. Nel 1871 divenne direttore d’orchestra del Teatro Vittorio Emanuele.
Numerose furono le sue cantate ed ouvertures pubblicati dalla casa editrice Ricordi. Tra le più celebri opere di questo compositore, ne citiamo alcune, quali ‘Inno a re Vittorio Emanuele’ una celebre marcia reale , ‘Ti pare’ una sorta di Scherzo-polka per la banda dell’Ospizio Cappellini di Messina, ed infine forse la più celebre opera accostata a questo maestro della musica del XIX secolo, ‘Il mio Poeta’ il cui significato rimane ancora oggi misterioso, non potendolo cogliere pienamente dai versi da lui scritti e musica del maestro etneo Francesco Paolo Frontini. Muore a Messina nel 1906, due anni prima da una delle tragedie apocalittiche che colpirono l’umanità intera e in particolare la sua amata Messina.