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CULTORES ARTIUM | Castel Sindici: storia del Castello progettato dal Cavalier Sacconi

Castel Sindici è il secondo Castello di Ceccano (Frosinone), non per importanza, ma per epoca di realizzazione.

Si tratta di un elegante edificio, costruito alla fine dell’800 per volere dell’enologo e Cavaliere del lavoro Stanislao Sindici.

Il progetto del Castello venne realizzato dal Conte Giuseppe Sacconi,  importante architetto e politico italiano, noto principalmente per essere stato il progettista dell’Altare della Patria di Roma.

Il Conte Sacconi con i modellatori dell’Altare della Patria di Roma Foto a cura di Cultores Artium

 

Architettura del Castello

Il castello venne costruito in pietra calcarea, facilmente reperibile nelle zone circostanti, sul modello di un’antica fortezza medievale. Fu realizzato al centro di un grande parco verde che presenta, tuttora, un’interessante varietà faunistica.

Nel 1928, la tenuta di Castel Sindici venne dichiarata, per la sua bellezza e per la sua storia, zona di Interesse Artistico Nazionale.

L’edificio nacque, tuttavia, come cantina per la conservazione del vino: proprio qui, infatti, veniva prodotto il celebre “Castel Sindici”, paragonato al bianco di Frascati, molto apprezzato e venduto sia in Italia che all’estero, vincitore di ben otto medaglie d’oro. Fu, per questo, menzionato tra i vini pregiati del Lazio, nella prima edizione del 1931 della “Guida Gastronomica d’Italia” del Touring Club Italiano, ed esposto anche tra i vini del padiglione italiano della EXPO Mondiale del 1935 a Bruxelles. Ancora oggi è possibile, durante alcuni eventi, ammirare le bellissime botti di ceramica, nelle quali esso veniva conservato.

Castel Sindici _ foto di Alberto Bevere per Cultores Artium

Da Cantina a Salotto di Artisti

Con il passare del tempo, Castel Sindici venne convertito da semplice cantina a residenza della famiglia, divenendo, soprattutto, luogo di ritrovo per gli importanti artisti che gravitavano attorno agli stessi Sindici: visitatori graditi, di cui si hanno notizie certe, furono i fratelli e pittori romani Aurelio e Cesare Tiratelli.

Proprio grazie a una tela di Cesare Tiratelli del 1887, raffigurante Caterina Gizzi Sindici, moglie di Stanislao, è stato possibile dedurre che la data della costruzione del palazzo debba essere sicuramente antecedente alla realizzazione del quadro.

Nell’elegante dimora, inoltre, venne ospitato anche il celeberrimo Gabriele D’Annunzio, che pare fosse intimo amico della pittrice Francisca Stuart e di suo marito Augusto Sindici, forse cugino dello stesso Stanislao.

Dal secondo conflitto mondiale ad oggi

Dopo il 1943, l’edificio venne requisito dai Nazisti che ne fecero sede di comando militare di zona delle S.S.; secondo alcuni racconti, inoltre, avrebbero qui eseguito anche la condanna a morte di un civile.

Il palazzo, attualmente, è in possesso dell’Amministrazione Comunale che, dopo anni di abbandono, è riuscita ad acquistare la proprietà, con il proposito di disporne un adeguato restauro, al fine di renderla nuovamente fruibile alla popolazione.

Il parco circostante, invece, ricco di piante secolari, è aperto al pubblico tutti i giorni e al suo interno hanno luogo numerosi eventi culturali e sportivi.

Per un’anteprima del sito, utile il link sottostante:

CASTEL SINDICI: https://youtu.be/e82bTzwsmtA

Si tratta di una clip, realizzata dall’Associazione Culturale di Ceccano Cultores Artium, per la promozione dei monumenti e delle bellezze che può offrire la città.

Per ulteriori informazioni:

Castel Sindici, pagina Fb
Associazione Cultores Artium (cultores.artium@gmail.com), pagine Fb e Instagram.

 

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