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ARCHEOLOGIA | L’antica Strongyle, uno dei vulcani più antichi de mondo

L’antica Strongyle, con la sua forma rotondeggiante, da cui il nome, possiede la seconda vetta più alta delle Eolie. Caratteristica geografica molto nota è la presenza dell’omonimo vulcano, sempre attivo, che ogni tanto risveglia i timori degli abitanti e dei turisti. Il vulcano di Stromboli è ritenuto uno dei più attivi al mondo, e la sua caratteristica attività eruttiva, a condotto aperto, ha meritato l’epiteto di “stromboliana”.

La storia di Stromboli

Della sua storia si conosce poco ma possiamo immaginare vicende simili a quelle vissute dalle altre isole minori. Complessivamente, le ricerche archeologiche hanno rivelato abitazioni di varie epoche, dal Neolitico all’età romana. Diversi ritrovamenti sembrano concentrati i piedi del vulcano.   

Sul Serro Fareddu è testimoniato un piccolo insediamento della facies culturale di Piano Conte (prima me6tà del III millennio a.C.). Invece, sulla dorsale che va dalla chiesa di San Vincenzo alla località Semaforo, sorgeva un abitato riferibile cultura di Capo Graziano (Bronzo Antico – prima metà del II millennio a.C.). Questo è stato ampiamente indagato e poi ricoperto, al fine di garantirne la conservazione. Gli scavi hanno portato alla luce alcune capanne in pietra, paragonabili ai rinvenimenti sul Castello di Lipari, e frammenti ceramici tipici del periodo.

Dopo questa parentesi il sito non sembra essere abitato almeno fino alla fase greca. A questo periodo appartiene una piccola necropoli con sepolture databili tra il IV e la prima metà del III secolo a.C. Le sepolture, a incinerazione in vasi o a in sarcofagi lapidei, mostrano un ricco corredo, con vasi attribuibili al Pittore di Lipari e alla sua bottega, terrecotte teatrali e gioielli. Tutte le testimonianze ivi rinvenute sono conservate o esposte al Museo Archeologico Regionale Eoliano.

La vita di Stromboli continua anche in età romana, espressa da numerosi frammenti ceramici, resti architettonici e sepolture a cappuccina.

Come le altre isole, anche Stromboli, probabilmente, non fu abitata nei secoli VIII e IX d.C., a causa delle continue incursioni arabe. Dobbiamo aspettare il XVII secolo per trovare l’isola nuovamente e stabilmente abitata. Grazie alla fertilità del terreno, data dalla presenza del vulcano, ben presto Stromboli si riempie di vigneti e uliveti e diventa centro delle rotte commerciali che passavano per lo Stretto di Messina.     

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