ACCADDE OGGI | Lo scoppio della Grande Guerra
La prima guerra mondiale (o Grande Guerra) scoppiò il 28 giugno del 1914 a causa dell’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria, a Sarajevo.
Un mese più tardi, il 28 luglio, l’Austria dichiarò guerra alla Serbia. All’inizio si pensava che fosse una questione facilmente risolvibile tra le due potenze, ma ben presto entrarono in gioco anche gli stati alleati suddivisi in due schieramenti: la Triplice Intesa, composta da Russia (che abbandonò la guerra nel 1917), Francia e Gran Bretagna; e la Triplice Alleanza, composta da Germania, Austria e Italia (si dichiarò in un primo tempo neutrale, ma entrò in guerra l’anno seguente). Il conflitto assunse quindi carattere europeo.
Interventisti contro neutralisti
Nel frattempo, in Italia si svolgeva la diatriba tra interventisti e neutralisti; questi ultimi avevano a capo Giovanni Giolitti, il quale aveva offerto la neutralità in cambio dei territori di Trento e Trieste dall’Austria.
Vinsero gli interventisti e il 24 maggio 1915 l’Italia dichiarò guerra all’Austria.
Il trattato di pace di Versailles
Il 18 gennaio 1919 i capi delle nazioni vincitrici (Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Italia) si riunirono a Versailles in una Conferenza di pace. I rappresentanti dei Paesi vinti vennero chiamati solo a firmare il trattato.
Le conseguenze
Dopo il trattato di Versailles l’Europa assunse un nuovo aspetto. La Germania venne riconosciuta come maggiore responsabile del conflitto e fu costretta a pagare i danni di guerra e a mantenere un esercito molto ridotto. L’Italia ottenne dall’Austria il Trentino, l’Alto-Adige, la Venezia-Giulia e Trieste. L’Austria perse gran parte del suo territorio. Gli Stati Uniti furono riconosciuti come i veri vincitori della guerra.